Litigi e sorprese

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Driiiin!!!
La sveglia mi fa fare un rantolo giú dal letto... Wow! Cominciamo bene la giornata.
Un momento...ma oggi che giorno é?!
Giovedi.
O mio Dio Santissimo!
La prof di inglese mi farà almeno 50 domande nell'interrigazione!
Ok, Liliana. Calma e sangue freddo.
Ma sangue freddo un corno, non posso mica passare da essere umano a lucertola!!!
Sono le 6:10 del mattino.
Oh no ci mancava solo un ritardo di dieci minuti!
Di corsa scendo al piano di sotto e vado in cucina per preparare la colazione per le mie sorelle.
Io non ho fame. Non mangio da due giorni e non capisco perché.
Credo che dovrò consultare di nuovo il dottor Longhi, lo psicologo che mi é stato raccomandato da mia zia.
Nella fretta, mi scotto un dito mentre preparo il latte con il cacao... Ahi che male!
Peggio di cosi...
Anziché preparare i pancakes, dispongo sul tavolo una fila di biscotti, i preferiti di Lavinia.
Mi perdoneranno per sta volta.
Risalgo le scale e prendo con un unico movimento sia il mio cambio intimo sia la maglia e il pantalone che ho scelto di mettere ieri sera. Nulla di speciale... Una maglia leggermente scollata e un paio di jeans con delle semplici scarpe.
Dopo essermi vestita mi trucco leggermente e dopo di che dò uno sguardo all'orologio: 6:30.
Beh, ora non sono piú in ritardo...
Di solito le sveglio sempre a quest'ora.
Dolcemente scuoto la spalla di Lety, che si sveglia quasi di scatto e abbastanza pimpante.
Beh, buon per lei se é di buon umore...
Poi é il turno di Lavinia, che, forse per la fretta di rivedere Diego, si alza senza fare le sue solite storielle mattutine.
Wow. Deve essere proprio bello, questo Diego. Solo che é un atteggiamento strano, il suo.
"Buongiorno" dico a entrambe.
No risposta. Tipico di chi si é svegliato ma é ancora nel mondo dei pony. Ahha!
"Perché sti biscotti?"
Scontrosa al 100% la piccola Lavy.
"Ehm.. Ragazze scusatemi ma sta mattina..."
"Senti Liliana sono stanca di stare ad ascoltare i tuoi problemi!
Pensi di essere la sola a patire l'assenza di mamma e papà? Pensi di essere l'unica ad avere problemi di cuore?! Sai che c'é?! C'é che sei solo un egoista, ecco!"
Non ci credo. Non mi ha mai parlato cosi sin da quando é nata.
Problemi di cuore ha detto? Ma io...
"Lavinia ma sei impazzita? Come puoi dire certe cose a tua sorella?! É appena uscita da un crollo emotivo!"
"Zitta tu! Anche tu hai voluto essere sua complice!"
Ma complice di che?!
A questo punto Letizia si gira.
Mi guarda ma subito dopo abbassa gli occhi.
Le ha raccontato di...
"Pensi che sia troppo piccola eh!
Solo perche ho sei anni e mezzo tu non mi vuoi dire nulla!"
"Lavinia che cosa non ti ho detto?"
"Nicolas. Ti dice nulla sto nome?
Lety mi ha raccontato tutto perché ieri sera l'ho costretta io.
Dici sempre che noi tre dobbiamo parlare di tutto e non avere segreti. Bugiarda!"
Sono scioccata. Cosa le dico? Ha ragione, ma... Come potevo spiegarle cosa é successo se non lo bene manco io?! Lei é davvero troppo piccola.
"Lavinia, io... Ti chiedo scusa, ok?
Non era mia intenzione.
Ti spiegherò tutto dopo, ma ora va a vestirti, siamo in ritardo!"
Scende dalla sedia con il broncio e mi spintona leggermente.
Perfetto. Non me ne va bene una.
Spero che a scuola non mi capitino altre novità.
Gia, peccato che ho un brutto presentimento.

*****************************

Entro in classe con Chiara. Anche lei, come me, é in ritardo di cinque minuti.
Ha qualcosa che non va. Anche un cieco potrebbe vederelo.
Sembra che abbia avuto una delusione d'amore.
Chi é il deficiente che puó far soffrire una ragazza cosi dolce?
Durante l'intervallo decido di avvicinarmi a lei.
"Ehm.. Chiara ti senti bene?"
"Si, certo, Liliana. Cosa ti fa pensare che non stia bene?!" é leggermente scontrosa.
"Oh dai avanti... Si vede lontano un miglio che hai qualcosa."
"Beh... Tu come ti sentiresti se, dopo esserti dischiarata a un ragazzo a cui pensi di piacere, questo ti dice che é confuso? Io mi aspettavo tutt'altra reazione. Sembra che ci sia un altra ragazza di mezzo. Ma non riesco a capire chi.." la sua voce é fredda. Questo ragazzo deve proprio averla ferita.
"Oh, mi dispiace molto. Come si chiama questo deficiente?"
M guarda letteralmente stupita.
Beh, che c'é che non va?
"Si chiama Nicolas. Pensa che...."
Va avanti col discorso ma a me si é congleato il sangue del cervello e non riesco a collegare il timpano agli impulsi nervosi.
Respira Liliana, respira... Quanti Nicolas ci sono al mondo?
Tanti.
Per cui piantala di pensare che sia proprio lui. E poi anche se fosse lui a te che te ne frega?!!
Il mio subconscio ha ragione, come sempre.
"Liliana ci sei?" mi chiede.
"Ehm si certo"
"Dai andiamo, che é tardi". Solo ora mi accorgo che l'intervallo é gia finito e che tutti sono entrati in classe.
Le prime due ore di trigonometria sono state per sin troppo pallose.
Ora ho lezione di francese. Fortuna che io adoro questa lingua. E sono anche l'unica della mia classe.
La prof entra con la sua solita camminata da piccione...
Un piccione con i tacchi!
Gia, non é proprio bellissima.
Rido per il pensiero che ho fatto e la prof, appena dopo aver salutato, mi fulmina con lo sguardo.
Sguardo da Piccioneee!
"Fiocchi che ha da ridere? Mi trova divertente?"
In effetti si prof.
"No, prof. Mi scusi."
Assumo subito un'aria colpevole e dispiaciuta per fare la parte della vittima. Quando voglio riesco ad essere una brava attrice.
"Va bene Fiocchi, va bene. Ma per favore non mi guardi piú in quel modo".
Visto? Convinco tutti con questo sguardo.
Lo faceva spesso anche mamma a papà quando combinava qualcosa.
L'ora di francese vola sempre veloce.
Sono le 13:01. La campanella é suonata un minuto fa.
"Lilianaaa"
"Ehi Chiara. Com'é?"
Ma che domanda é questa? Certo che sta ancora male!
"Mmh, insomma...
Volevo chiederti scusa per sta mattina. Sono stata un po troppo dura nei tuoi confronti."
"Ma no, figurati. Tranquilla."
"Grazie. Sei un'amica."
Mi abbraccia velocemente. Giuro che se prima non credevo nell'amicizia ora sono piu che certa che io e lei possiamo essere davvero amiche. Gli amici sono importanti, ora sto cominciando a capirlo.
Bene, ho il tempo di pensare per un po.
Lavinia. Chissà se é ancora molto arrabbiata con me. Sta mattina sembrava davvero sconvolta. Spero di 'fare pace' al piú presto.

******************************

Mentre mi dirigo verso casa, noto una figura femminile molto appariscente: tacchi altissimi e completino fucsia.
Vanessa... E chi se no?
É sul punto di baciare uno... Chissa chi é il 'fortunato'.
Il ragazzo, pero, cerca di respingerla... Solo che lei non si da mai per vinta e ci riprova sempre.
Ama sfottere e sbaciucchiarsi con tutti i ragazzi. E non solo sbaciucchiarsi...
Apro lentamente il cancello, ma poco prima di entrare do un altra occhiata a quei due.
Quel ragazzo...
No vabbhe, non puo essere! Forse é un allucinazione...
Solo ora lo riconosco. Nicolas.
Lo sapevo, io, che i ragazzi sono una perdita di tempo.
Ma lui mi sembrava diverso dagli altri.
Vanessa si spinge oltre e comincia a baciargli il collo e, mentre si piega leggermente,
In un misero istante Nicolas sembra avermi notato e riconosciuto. Ma nulla ha piú senso ormai. Io mi sono convinta che lui... Che lui... Io...
Una lacrima comincia a scendere piano. Lui riesce a separarsi da lei e a mandarla via, anche se con difficoltà. Ma ormai ho capito di aver sbagliato a credere in certe cose.
Anche se... Non capisco perché reagisco cosi.
Nicolas attraversa la strada e si avvicina sempre di piú al marciapiede su cui mi trovo io.
Ritorno alla realtà e in uno scatto improvviso rispalanco il cancello con l'intenzione di andare verso casa mia, ma due braccia forti mi fermano.

*Nota dell'autrice*

U-uh... Ecco un nuovo capitolo.
Avete visto la reazione di Liliana? Che sarà mai?
Commentate e, se volete, mettete like!

Bye!



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