Stop cry

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Sabato. Il giorno della settimana più bello.
Indovinate che cosa farò di tanto entusiasmante in questo bellissimo giorno?
Niente. Non ho intenzione di muovermi dalla mia camera, che ormai é diventata il mio rifugio personale, devo ammetterlo.
É mattina presto, non penso che Lavy e Lety saranno già sveglie, percui torno a dormire.
O, meglio, a provare a dormire.

D'improvviso sento delle voci provenire dal salotto.
Le mie sorelle e... Un'altra voce  molto familiare.
Chiara!
Ma cosa ci farà mai da queste parti alle ore otto del mattino la mia amica?
Decido di tendere le orecchie e di ascoltare quello che si dicono.
"Devi fare qualcosa. Sono tre giorni che se ne sta chiusa li dentro. Io voglio i miei pancakes!"
"Al diavolo tu e i tuoi pancakes! Qui la questione é molto grave!
Non esce manco per mangiare!
L'ho vista solo entrare in bagno un paio di volte... Sono preoccupata, se andrà avanti cosi si ammalerà e la cosa assai più complessa é che non sappiamo che cosa le sia successo!!"
Oh, sorelline, mi vergogno cosi tanto di raccontarvi ciò che ho fatto..
"OK, ok. Calmiamoci tutte."
La voce di Chiara risalta matura e decisa.
"Ho un'idea. Adesso noi entriamo li dentro e cerchiamo di fare due chiacchiere. Con me accanto a voi vuotera il sacco!"
Oh-oh...
Bussano tutte con una violenza pazzesca, tanté che mi chiedo se la porta reggerà...
"Liliana, tesoro, sono io, Chiara.
Dai aprimi per favore cosi facciamo due chiacchiere."
La sua voce, da dura che mi era sembrata, ora é diventata misteriosamente dolce.
"Adesso apro... Ehm... Pero mi devo... Ehm.. Vestire, prima.
Un momento!"
In realtà non é vero che non esco mai di qua.
Per lavarmi, bere e mangiare esco. Solo che non mi hanno mai beccata.
Si, é vero che pero quella che faccio io da tre giorni non é una vita...
Piuttosto una morte cercata.
Svelta, mi vesto con un paio di jeans a caso con una maglia a caso e delle ciabatte a caso prese da sotto il mio letto.
Apro la porta cautamente, per evitare che mi saltino subito addosso e mi facciano il terzo grado.
"Buongiorno, Liliana. Hai deciso di tornare a vivere questa mattina?"
"Chiara! Ma.. Che ci fai tu qui?!"
"Passavo da sotto casa tua e le tue sorelle mi hanno chiamato dalla facciata del balcone, cosi eccomi qua!"
Lancio un occhiata furtiva alle mie sorelle.
"Non guardarci cosi! Abbiamo provato mille volte di farti uscire e tu sei rimasta li dentro! Ma dico... Ti rendi conto?!" letizia sembra essere davvero arrabbiata.
Chiara le fa il segno di essere meno severa..
Proprio lei che prima credevo volesse abbattere la porta di camera mia con un calcio.
"Senti.", si preannuncia la mia sorellina più piccola.
"Datti una mossa a dirci cos'hai!"
Si mette sempre sulle punte dei piedi quanto vuole cercare di ottenere qualche  cosa.
"Io... Ho... Fatto una cosa di... Di Cui mi.. Pento... Ehm..."
Chiara sembra avere un lampo di genio.
"Si tratta di Nicholas, vero?"
Anche le altre due sembrano capire.
"Ehm.. Io.. Ecco..."
Ho la gola che mi impedisce di parlare, ma che diamine! Mi mancava questo infatti!
"Si si riguarda lui, abbiamo capito."
"Come fai a sapere che..."
Le tre moschettiere mi accompagnano fino al sofà del salotto, per parlare meglio.
"Oh avanti, Lily. L'altro giorno ho visto come l'hai guardato... E anche come lui ha guardato te."
Sorride un attimo.
Anche io, misteriosamente, sorrido.
Ma subito dopo mi incupisco nuovamente.
"Cosa é successo?", domanda lety.
"Ha detto che mi ama. Insomma... Lui... Ehm... Voleva anche baciarmi e..."
"Ma vi siete già baciati voi due!"
Esclama lavy.
Chiara si mette una mano davanti alla bocca dallo stupore.
Come non capirla...
"Davvero?!!!!"
"S-si." ammetto con voce stridula.
"Qual'è stato il problema allora?"
Abbasso gli occhi. Mi viene da piangere.
"Io... L'ho respinto... Gli ho detto che non... Non lo amo e che non..
Voglio ferire i suoi sentimenti."
Seguono attimi di silenzio, che per me risuonano assordanti.
"Lui per caso si é fatto sentire, dopo?" mi chiede la mia amica, seria.
"No.. Cioè.. Ieri a dire il vero... Ho ricevuto un paio di messaggi strani da un numero sconosciuto, ma.. Non può essere lui perché io non gli ho dato il mio numero..."
"Invece puo essere davvero lui, dato che l'ho fatto io. Nicholas era un po triste l'altro giorno e mi ha pregato molto affinché cedessi a darti il tuo numero e.. Cosi..."
Ora mi é tutto chiaro.
Quindi... Ho messaggiato con lui!
Oddio. O. Mio. Dio.
"Che ti ha scritto?"
"Che sono la ladra del suo cuore.." la mia voce é stridula.
Ma Liliana la smetti di fare l'adolescente in piena circolazione  ormonale?
Chiara sembra assumere di colpo un espressione di sconforto sul viso. E adesso che succede?
Non comprendo... Ho detto qualcosa di male?
"Già... Allora... É davvero innamorato."
Aggettivo troppo grosso, per me.
"Innamorato dici?"
"Si. E anche tu lo sei."
Immagino che, data la mia reazione, un po mi piaccia, ma addirittura esserne innamorata...
Gli occhi della mia amica, dapprima luminosi, si rabbuiano in modo sorprendente. In pochi attimi mi rendo conto del suo cambiamento strano nel parlare.
Anche lei nasconde qualcosa, me lo sento.
Ma non voglio interferire, per il momento. Magari é solo una mia impressione.
"Ahhh lilyy!"
"Che c'è Lety?"
"Ho sentito che sta sera danno una festa al pub degli angeli..
Sai, in centro."
Dove vuole andare a parare?
Non se ne parla di andare a una festa!
"E quindi?"
"Ci devi andare! Devi distrarti!
Anche se non capisco perche gli hai detto che non lo ami... Beh...
Non puoi comunque auto ammazzarti, su!"
"Tua sorella ha ragione, Lily.
Devi andarci." interviene Chiara.
Una festa? Andiamo dai, non sono dell'umore!
"Ma io... Io... Non..."
"Niente ma!" urlano tutte e tre in coro, prima che potessi ribattere.
A volte la soluzione migliore é arrendersi e farsi trascinare.
Continuiamo ancora a parlare, ma per fortuna il discorso finisce sui pancakes di mia sorella golosona.
Pancakes alla nutella... Giusto per chiarire. A chi non piacciono?
Già, perche dato che ora sono uscita dalla mia camera la piccola lavy pretende che mi metta ai fornelli.
E come potrei dire di no?!
"Ok ragazze. ", dice dopo un po Chiara.
"Si é fatto tardi. Adesso vado. Poi alle 18 verro di nuovo per aiutarti a truccarti e vestirti... Dovrai essere perfetta...
Ehm... Hai un vestito adatto, vero?"
Che cosa intende per adatto?
Per una banale festa non occorre chissa che.
"Ho dei vestiti fino al ginocchio.. smanicati e..."
"E scollati sul davanti o sul retro no?"
Arrossisco. Non mi é mai andato di mettere in mostra il mio décolleté o la mia schiena.
"No. Quel genere di vestiti no."
Chiara sbatte gli occhi, incredula.
"Come é possibile? Tutte le ragazze ne hanno almeno uno!
E poi tu hai un bel corpo.."
Questo non é affatto vero. Non sono proprio magra e non tutto mi sta bene. Ho dei fianchi piuttosto importanti.
"Io non credo." riesco ad affermare, dubbiosa.
"Non sono poi molto bella."
"Sciocchezze. Te ne porterò uno io, ok?"
Faccio per ribattere, ma lei mi precede ancora una volta, dicendomi che deve assolutamente andare via. Chissà dove andrà cosi tanto di fretta..
Ci salutiamo velocemente e io non ho neanche il tempo di ringraziarla, ma lo farò più tardi.
Ancora non posso credere di andare ad una festa.
In che nuovo pasticcio mi starei cacciando?!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2016 ⏰

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