Odio e Amore

3.1K 118 0
                                    


Era domenica sera e i miei amici sarebbero passati a breve per fare un giro, ovviamente loro mi avrebbero portata alla solita sala giochi anche se avevo pregato loro di non farlo.
Non volevo vedere Emilie, dopo che avevamo litigato non l'avevo poi rivista ne sentita anche perché chiedevo tutte le sue chiamate.

Sento la loro macchina fermarsi davanti casa mia, esco frettolosamente e salendo al mio posto saluto tutti con un "ciao"

'Allora almeno te la sei scopata prima di non sentirla piu?' mi chiese uno di loro.

Non so perché ma sentendo quelle parole mi iniziai a innervosire, non doveva osare parole di lei.

'Sta zitto idiota osa ancora parlare in questo modo di lei che finisce male.' risposi.

'Oh-oh la nostra piccola Ruby è cotta'

Gli dirai un pugno sul braccio scherzosamente e lui smise di parlare.

In poco tempo arrivammo fuori dalla sala giochi e appena scesa dall'auto inizia a provare ansia e angoscia avevo paura di rivederla.

Come se capisse il mio silenzio la mia migliore amica, Alessia, mi abbraccio da dietro in modo di incoraggiarmi ad affrontare le mie paure.

Mi conosce davvero bene, abbiamo avuto una breve storia di sesso ma poi ci siamo rese conto che era meglio rimanere amiche e ora senza di lei non capirei molte cose.

Le sorrisi e iniziai a salirebi gradini fino a trovarmi davanti alla porta d'entrata, presi un lungo respiro e entrari.

Lei era lì, come al solito dietro al bancone, ma questa sera aveva gli occhi spenti non sorrideva e aveva due grandi occhiaie come se non dormisse da giorni.

Distolsi lo sguardo e mi avvicinai al tavolo dove poco dopo iniziammo a giocare a biliardo, dopo quasi un ora decisi di prendermi una pausa per fumarmi una sigaretta presi la mia vita e mi diressi fuori.

Mi appoggiai al muro per accendere la sigaretta ma delle urla mi disturbarono.

'Devi andartene, non ti voglio più vedere!'

Era la sua voce, mi mossi per vedere da dove proveniva ed eccola la in mezzo al parcheggio con quella specia di ragazzino che litigavano.

'Mi fai schifo, non ti piace più il cazzo eh? Sei solo una lesbica di merda! Mi fai schifo stronza!'

Lo sentii urlare feci per muovermi ma fu troppo tardi, quel ragazzino tirò un forte schiaffo sul viso di Emilie la mia ira prese il sopravvento e corsi da loro tirando un pugno di pieno volto al ragazzo quando fece per avvicinarsi a me gliene tirai un altro.

'Prova ad avvicinarti ancora a lei che io ti mando in ospedale' dissi.

'Siete solo due lesbiche di merda' rispose.

Feci per avvicinarmi ancora a lui ma scappò via, poi mi girai verso quella piccola ragazza che era ancora terra mentre piangeva.

La aiutai ad alzarsi e lei mi strinse immediatamente.

'Non piangere piu, ci sarò sempre io a peottergerti baby'.

Lei crollò in un pianto liberatorio mentre resrammo li ad abbracciarci, mi resi conto ti quanto mi fu mancata in questi giorni.

L'altra metà della mia melaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora