Sempre presente

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Da quella famosa cena era passata una settimana e non avevo ne visto ne sentito Emilie.

Alessia stava già organizzando il matrimonio, fiori, ristorante e tutte cose che non fanno per me quindi ho lasciato a lei tutta l'organizzazione.

Ora sono dietro al palco, tra poco salirò e inizierò a suonare, il lavoro ormai è l'unica cosa che riesce a distrarmi.

A distrarmi da quella ragazza che dopo averle confessato che non smetterò mai di tenerla nel cuore è rimasta in silenzio senza bloccarmi mentre me ne tornavo dagli altri invitati.

Sento le ovazioni di tutta la gente che sta aspettando solo me e la mia musica, più carica che mai mi metto bella mia postazione e dopo un forte urlo e saluto faccio partire la musica, sia ragazzi che ragazze mi guardano, ballano e mi urlano cose sconce spinti dall'alcool che gira tra le vene.

Sorrido a quella scena fino che alzo lo sguardo e la vedo, seduta ad un tavolo circondata dalle sue amiche, mi sta guardando e mi sorridi, il suo solito sorriso che mi mandava fuori di testa.

Le faccio segno di raggiungermi e quando è vicino la aiuto a salire insieme a me sul palco, bevo dal suo bicchiere e sento il sapore del Jack scendere nulla gola immaginando come sarebbe buono assaggiarlo dalle sue labbra.

Caccio il pensiero e torno a concentrarmi sulle canzoni, faccio saltare le persone, battere le mani, urlare e loro seguono ogni mio geste come un ordine.

Delle braccia mi circondano i fianchi, le sue braccia, il suo petto premere sulle mia schiena, il suo respiro percorrermi il collo, questa situazione mi impazzire.

Faccio segno ad un mio assistente di prendere un attimo il mio posto e senza parlare prendo la mano di Emilie e la trascino fuori dal casino, dalla discoteca in un vicolo scuro.

La guardo, osservo ogni suo minimo dettaglio, quel vestito così corto che se lo alzassi appena potrei vedere che intimo indossa.

La scollatura che lascia intravedere un reggiseno rosso con il pizzo, questa cosa mi fa deglutire.

Lei non parla, si fa osservare, sa che la sto mangiando con gli occhi.

Mi avvicino a lei, la vedo indietreggiare fino ad appoggiarsi al muro, mi fiondo sul suo collo, lo mordo, lasciando dei segni che poi lecco e bacio, sento il suo respiro diventare piano piano un ansimare.

Faccio salire la mano lungo la sua coscia fino a sotto il vestito, tra le sue gambe sentendo le sue mutandine già bagnate, soffoco un gemito contro la sua pelle ormai bollente, scosto il suo intimo e senza difficoltà faccio entrare le mie dita nella sua intimità già così calda.

Pompo fuori e dentro, sento la sua eccitazione sempre di più sulle mie dita.

'Amore'

La sento pronunciare a fatica.

'Ti prego amore facciamo tardi'

Mi fermo senza capire cosa possa significare.

Di colpo apro gli occhi trovandomi Alessia di fianco a me bel letto.

'Amore dai devi prepararti o facciamo tardi'

Non parlo, era un fottuto sogno, stavo sognando di scopare con la mia ex ragazza quando nella mia stessa casa c'è la mia futura moglie.

Mi alzo e mi dirigo in bagno, mi spoglio dei vestiti bagnati di sudore a causa del sogno, buttandomi subito sotto la doccia.

'Emilie pure nei mie sogni sei sempre presente'

Mi dico sotto voce e poi inizio a rilassarmi sotto l'acqua.

L'altra metà della mia melaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora