Capitolo cinque.

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Ero seduta sul letto con quella collana in mano ed i minuti ormai si erano trasformati in una mezzora, sapevo che dovevo aprila, tirare fuori il piccolo foglio all'interno e leggere la verità su me stessa, ma non ero sicura di essere pronta.
Strinsi tra le mani con rabbia quella collana, il portale per scoprire la verità, iniziai a prendere respiri profondi e sempre più profondi serrando gli occhi.

Leggere quella lettera significava ammettere a me stessa la verità: gli Hale non erano la mia famiglia biologica. Ed anche se l'ho sempre saputo ho sempre nascosto la verità dentro di me, in un piccolo angolo della mia mente e mi ero sempre rifugiata nei loro comportamenti, mi avevano sempre trattato come parte integrante della famiglia e potevo benissimo fingere nonostante conoscessi la realtà.
A distogliermi dai miei pensieri fu la porta della camera che si aprì facendo entrare Peter.

«Ormai è quasi un'ora che sei chiusa qui, cosa succede?» Mi domandò sedendosi nel letto accanto a me.
«Niente, volevo stare da sola.» Mentì.
«Posso sentire la tua rabbia e... Tristezza.» Tentativo di mentire miseramente fallito.
«Non è niente di che, davvero.» In quel momento non avevo assolutamente bisogno di qualcuno che mi consolasse o mi dicesse cose che sapevo già o, anche peggio, frasi di circostanza. Volevo stare da sola, con i miei ricordi.
«Cos'hai in mano?» Il suo sguardo si posò tra le mie mani, chiuse in un pugno stretto che nascondevano l'oggetto. Sapevo che non se ne sarebbe andato finché non gli avrei rivelato la verità, così aprì semplicemente la mano. «La tua collana... Vuoi aprirla?» Annuì per poi serrare gli occhi abbassando il viso ed iniziai a parlare con voce tremante.
«Sì, cioè... Non lo so.» Presi una grossa boccata d'aria. «Non ne sono affatto sicura di quello che voglio.»
«Hai paura che le cose cambino dopo questa scoperta?» Il suo tono era diventato come non lo avevo mai sentito e per la prima volta, per qualche frazione di secondo, lo vidi come un vero Alfa.
«Sì.» Ammisi semplicemente, era inutile mentire, lo avrebbe scoperto.
«La verità l'hai sempre saputa, ed è bene che tu ora la scopra per intero. Le cose non cambieranno mai, e se cambiano lo faranno in meglio.» Dopo di che si alzò accarezzandomi la spalla e lanciandomi uno sguardo scomparì dalla stanza.

Aveva ragione, non potevo nascondere a me stessa la realtà e non potevo né dovevo aver paura, questi sentimenti avrebbero danneggiato sia me che il mio branco, per addestrarmi bene dovevo sapere la realtà.
Aprì la collana per la seconda volta nella mia vita facendo riaffiorare il ricordo di quel giorno con Talia. Pensai a lei, alla mia unica e vera madre, ed alzando gli occhi al cielo tirai fuori la lettera ingiallita e piegata.

"Ciao, Lilith. Non so a chi ti affiderò, ma so che devo trovare qualcuno, ed in fretta. Ultimamente ho sentito parlare di una certa Talia Hale, Alfa presso i boschi di Beacon Hills ed in quei giorni sto scappando assieme a te da Houston, Texas: sono lì le tue vere origini. Probabilmente ti starai chiedendo perché ti ho chiamato Lilith e non con il nome che ti hanno dato nel branco dove vivi ora; beh, non voglio che questa lettera sia aperta se non dalle tue mani, Lilith Diaz è il tuo vero nome. Così si chiamava tua nonna nonché mia madre, il nome deriva dall'arcadico Lilitu e significa "della notte". Ti spiegherò prima chi sei e poi cos'è successo.
Io, tua madre, mi chiamo Reana Diaz sono un'Alpha ed al contempo mutaforma, come tutte le donne della nostra famiglia erediterai anche tu questo particolare nonostante tuo padre sia un Beta e non mutaforma. Nell'adolescenza riscontrerai dei problemi con i tuoi poteri e diventerai molto aggressiva, sarà difficile imparare a controllare questi poteri se accanto non avrai un mutaforma già esperto, o un buon Alfa. Il branco Diaz è uno dei più numerosi e potenti di tutto il Texas ed anche dei più temuti e tutto andava per il verso giusto fino alla morte dei tuoi nonni, Lilith ed Oliver, alla loro morte ogni branco dell'Houston si ribellò cercando di annientare ogni membro del nostro branco anche il più piccolo, per questo sto scappando cercando di portarti in salvo. Se riuscirò a portarti in salvo ti affiderò ad una famiglia che farà di tutto per proteggerti, io probabilmente non sopravviverò come ogni membro della nostra famiglia e tu sei l'unica sopravvissuta. O almeno spero.
Non nascondo che la nostra famiglia ha fatto vivere nel terrore l'intero Texas per secoli, abbiamo fatto cose orribili e non lo nascondo, abbiamo ucciso Omega, ci siamo appropriati dei branchi altrui uccidendo Alfa ed ora tutto questo si sta rivoltando contro di noi sfruttando un momento di debolezza ed unendosi in massa contro di noi.
Anche se stai leggendo questa lettera a quarant'anni, non dire mai, a nessuno le tue vere origini, nega fino alla fine, nascondi la collana e brucia la lettera e per favore... Non tornare mai più in Texas, vivi come ti hanno cresciuto fino ad ora. Addio figlia mia, ti ho amato ogni singolo giorno e spero di aver preso la scelta giusta per te.
Non dimenticare mai le tue vere origini, anche se sono crudeli, questa sei tu e nonostante tutto devi andarne orgogliosa.
Ti chiedo un'ultima cosa, figlia mia, la nostra tradizione vuole che la figlia più grande di ogni generazione sposi un Alfa per mandare avanti la nostra stirpe, se non farai questo la nostra famiglia si estinguerà del tutto, scegliti come compagno di vita il tuo Alfa, se maschio. Non far terminare la nostra stirpe, questo è il mio ultimo desiderio di lupa, di Alfa, di donna e di madre e come tale devi rispettarlo. Addio, Lilith."

Accartocciai con tutta la rabbia che avevo in corpo quella lettera lanciandola contro il muro cominciando ad urlare e piangere accovacciandomi in un angolo.
Non mi aveva scosso più di tanto queste cose, né le mie origini, né lo sterminio della mia famiglia, né le crudeltà commesse ma il flagello a cui mi aveva condannato con la sua ultima richiesta: aveva chiesto questa cosa come suo ultimo desiderio in tutta sé stessa, se non l'avessi fatto avrei preso ogni possibilità di diventare Alfa, sarei stata una condannata diventando pure Omega ed i miei occhi gialli si trasformerebbero in occhi Blu metallici, come se avessi ucciso io quella persona.

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