Il filo rosso del destino.

Capitolo dodici.

Qualche giorno dopo...

La situazione nei giorni andava solo a peggiorare, e se già c'era un grosso conflitto dentro di me assieme alla difficoltà a parlare con la mia Lupa, la situazione con Peter non aiutava.
Aveva spostato gli allenamenti miei e di Derek e sembrava stesse cercando con tutte le sue forze di farci incontrare il meno possibile, sicché non ero riuscita a parlargli e tantomeno a vederlo.

Avevo deciso di andare a scuola a piedi quella mattina e rifiutai il passaggio sia da Scott, che da Stiles e pure da Aiden. Una passeggiata sarebbe stata utile a rilassarmi ma soprattutto a stare un po' da sola, dovevo assolutamente chiarire con la mia Lupa.

Te lo avevo detto io che era una cazzata. Mi stava dando le spalle, sicuramente non sarebbe stato facile.
"Credi sia facile per me? È una situazione di merda. Io e Derek siamo cresciuti come fratelli, già questo per me è un problema, se ci mettiamo poi la richiesta di quella donna, tutto diventa più difficile."
Non dovevi leggerla. La curiosità uccise il lupo, non hai mai sentito questo proverbio?
"A dire il vero credevo fosse un po' diverso, e comunque cosa ne potevo sapere?"
Come pensi reagirà il nostro compagno quando scoprirà che sei incinta del nostro Alfa?
"Gli spiegherò con calma la situazione e... spero capisca." Mi sentivo già ridicola solo ad averlo detto, o pensato, Derek non era dicerto famoso per il tuo temperamento calmo o per la sua propensione alla comprensione.
Si incazzerà e darà di matto, lo sai. Dovevi dirglielo subito, ed è ancora in preda allo sviluppo, succederà un casino.
Aveva ragione, non avevo pensato nemmeno al mio di sviluppo che mi stava dando non pochi problemi, gli allenamenti di Peter mi stavano senza dubbio aiutando, riusciva a rendermi talmente stanca da non sentire il nervoso, e la situazione aiutava a non pensare a tutto questo.
Questione di giorni prima che esploderai. In pieno sviluppo con una situazione molto delicata fra le mani, incinta di un Alfa iperprotettivo che si sta innamorando, con il proprio compagno lontano emotivamente parlando e con la propria Lupa contro. Quanto resisterai?
Mi lasciai scappare un ringhio, sentii improvvisamente il nervoso salire e scorrere nelle mie vene.
"Tu dovresti aiutarmi, non farmi esplodere."
È quello che sto facendo.

Smisi di parlare con lei oltrepassato il cancello della scuola, che poi a che serviva la scuola? Avevamo già gli allenamenti a casa, a che cosa serviva imparare così tanta teoria?
Imparare la storia dei Licantropi più importanti e che hanno lasciato un segno, allenamenti fisici anche qua per capire le nostre abilità, Anatomia del Licantropo, e tante altre materie per conoscere al meglio la nostra parte animale. Poteva essere utile, certo, ma così tanti anni?

«Finalmente ti ho trovata!» – Spostai lo sguardo verso la rossa lasciandole un piccolo sorriso. Ultimamente stavo trascurando troppo il branco.

«Dovresti legare di più con Lydia, sai?»
«Ma io le voglio bene, Peter.» – Alzai un sopracciglio alla sua affermazione.
«Come una conoscente, ma fa parte del tuo branco, e siete le uniche due femmine. Dovete essere molto più affiatate di così, dovreste guardarvi le spalle.»

Forse aveva ragione Peter; nonostante avessi un rapporto speciale con Tyler, Liam ed ovviamente Derek, non dovevo accartocciare gli altri.

«Lydia, buongiorno.» – Guardai l'orologio velocemente, mancava ancora un po' prima del suono della campana.
«A te, come mai sei venuta a piedi?» – Incrociò le braccia al petto, scrollai le spalle sbuffando.
«Periodo difficile, sai... lo sviluppo.» – Roteai gli occhi.
«Lo sviluppo è stressante, ma non così. L'altro giorno mi hai chiesto strane informazioni sui compagni e qualche giorno dopo Derek attacca Tyler e vuole marchiarti.» – Alzò un sopracciglio osservandomi. Era troppo intelligente per non capire tutta la situazione, e se potevo raggirare Tyler con l'aiuto di Peter, se potevo contare sul fatto che Aiden ed Ethan non si sarebbero imbarazzati minimamente, che Scott era troppo preso da Kira e Stiles dai suoi studi, Liam e Theo troppo confusi, su di lei non c'erano dubbi... avrebbe capito tutto. «Derek è il tuo compagno e ciò evidentemente ti turba, di certo non perché siete cresciuti assieme, ma per altro.» La voglia di sfogarmi e dirle tutto; dire tutto ad una persona razionale, che avrebbe potuto aiutarmi, darmi dei consigli era forte, ma non potevo. «Non voglio impicciarmi nei tuoi affari, e capisco che sono sicuramente grossi affari. Ma ti consiglio di evitare Derek oggi.»
«Cosa? Perché?» – Mi lasciò alla sprovvista l'ultima frase del discorso, anche se ero felice di non doverle mentire né inventarmi scuse.
«Hai l'odore di Peter addosso, sei impregnata. Davvero, ti si sente da lontano, e nonostante sia molto offesa del fatto che non mi hai raccontato nulla, ti avviso. Se Derek sente questo odore andrà fuori di testa.» – Alzò le spalle facendo un cenno con la mano prima di sparire dentro scuola.