Capitolo otto.

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Il nostro Alpha perdeva spesso le staffe in termine di rabbia, ma non era mai capitato che qualcosa gli sfuggisse di mano, che non riuscisse a trovare una soluzione. Era molto severo, ed era vero, poteva quasi essere chiamato tiranno o addirittura dittatore, ma se lo spirito della nostra ex capo-branco aveva scelto lui un perché c'era. Il pregio più grosso che aveva Peter, senza dubbio, era la saggezza, la cultura e prontezza, erano rare le volte in cui non sapeva cosa fare, come reagire. Purtroppo, se non avevo memoria del nostro Alpha colto alla sprovvista da una situazione, da oggi, potevo dire di averlo visto.

Dopo che lo informai di tutto ciò che sapevo anche io, rimase pietrificato, non sapeva cosa dire o che fare. Vidi il suo corpo irrigidire tutti i muscoli quando gli diedi le ultime due notizie.

«Peter» – Richiamai la sua attenzione dopo variati minuti di silenzio «non dovevo dire niente a nessuno, e forse sarebbe stato meglio, ma ho scoperto troppe cose in così pochi giorni, e non sapevo cosa fare o come reagire. Da sola non sarei riuscita a gestire il tutto, probabilmente avrei fatto qualche cazzata.» – Abbassai lo sguardo sbuffando appena, l'uomo stava camminando in modo ossessivo in tutta la stanza.
«Te l'ho detto, hai fatto bene a dirmelo, non mi rimangio ciò che ho detto.» – Si fermò qualche secondo posando il suo sguardo ghiacciato su di me. «Dobbiamo analizzare bene la situazione se vogliamo trovare una soluzione.»

Passammo le ore successive ad analizzare la situazione da ogni possibile punto di vista, elencando sia i pro che i contro. Se ignoravo la richiesta della donna; non madre, ma donna dato che non ha mai rappresentato niente nella mia vita, sarei diventata Omega ed avrei perso tutti i miei poteri, diventando debole ed un punto sfavorevole per il branco, potevo anche rischiare di essere cacciata e non li avrei biasimati, un'omega mette in rischio l'intero branco. Ma almeno potevo stare con Derek, il mio compagno. Dai miei pensieri mi distolse non appena l'Alpha davanti a me iniziò a parlare, nuovamente.

«Se non starai con Derek ti sentirai vuota e persa, la cosa peggiore che può succedere ad uno della nostra specie è proprio quella di perdere o di non poter stare con il proprio compagno, questa depressione ti indebolirebbe a livello mentale, perderesti ogni sorta di interesse.» – Ripetè per l'ennesima volta ciò che già era chiaro ed era stato detto più di una volta, sbuffai. «Lasciami finire» – mi ammonì l'alpha «non posso essere io il tuo compagno, i nostri lupi ne soffrirebbero troppo, ma dobbiamo fare quello che è richiesto nella lettera.»
«Peter» – Non riuscì a tenere a bada il mio tono scocciato «questo lo so, l'abbiamo ripetuto tante volte. Sembra che non ci sia una soluzione, ed inizia a venirmi il mal di testa a furia di pensarci inutilmente.»
«Una soluzione invece c'è» – Quella frase risuonò nelle mie orecchie come il canto di un angelo «tua madre a richiesto di mandare avanti la stirpe Diaz, non serve per forza che diventiamo compagni.»

Rimasi in silenzio per una quantità di tempo a me indefinito, era una buona idea e sicuramente era l'unica soluzione possibile, dovevo dire di sì, anche se quello voleva dire avere uno o più rapporti sessuali con l'Alpha.

No.
Sentì un ringhio provenire da dentro di me, la mia lupa.
"È l'unica soluzione" provai a comunicarle mentalmente.
Noi non ci accoppieremo con lui, non è lui il nostro compagno. E poi, risolverai questa situazione, sì, ma quando ci trasformeremo in Alpha? Come faremo?
"Sai la situazione in cui mi trovo? Anzi, ci troviamo. Se non facciamo così, possiamo dire addio al nostro compagno. Quindi per favore, smettila di fare la cucciola." Tagliai corto così tagliando anche momentaneamente la comunicazione con ella, non avevo assolutamente voglia di litigare con lei.

«Va bene, Peter.» – Acconsentì alla sua idea, ma da un lato aveva ragione la mia lupa. Potevo anche non pensarci, ma questo non avrebbe evitato il problema, ed era meglio affrontarlo subito anzi che troppo tardi e con un figlio di mezzo.
«Così anche io avrò un'erede.» – Tagliò corto.
«Peter, ma quando io mi trasformerò in Alpha, cosa faremo? Non starò con te e nemmeno voglio uscire dal brano.»
«Puoi semplicemente sottostare a me, diventando la mia aiutante se così si può definire, sarà difficile per te controllare la tua lupa e la vostra voglia di comandare su tutti.»
«Questo può diventare pericoloso a lungo andare, potrei attaccarti in un momento qualunque, Peter.»
«Ho pensato anche a questo, mi hai preso per uno sprovveduto, cucciola?» – Mi osservò alzando un sopracciglio. «Ti allenerò non solo per riuscire a farti controllare la tua parte da mutaforma ma ti farò diventare anche una buona capo-branco, un'ottima madre e sopratutto, la cosa a cui dovremmo lavorare di più, è la pazienza ed il controllo in tal maniera da non esplodere contro di me quando diventerai Alpha, ma non capobranco.» – Era davvero intelligente, se prima avevo molti dubbi sul perché fosse lui l'Alpha, ora mi era tutto chiaro. Dovevo solo che esserne felice ad avere un Alpha così, chiunque altro si sarebbe tirato indietro probabilmente e mi avrebbe cacciata.

O peggio, uccisa.
Mi corresse la mia lupa, dovevo solo che darle ragione.
Non mi piace l'idea di fare dei cuccioli con qualcuno che non sia il mio compagno, ma so che per ora sia l'unica soluzione.

«Però dobbiamo sbrigarci, se Derek è il tuo compagno in pochi giorni si sveglierà il suo lupo, e se scoprirà la cosa» – Non lo lasciai finire.
«Succederà un'apocalisse.» – Troncai io.

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