Capitolo sei.

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Erano passati ormai ben tre giorni da quando scoprii tutta la verità sulle mie origini, ma non ne avevo professato parola con nessuno, nemmeno con Derek. Semplicemente avevo deciso di lasciar scorrere la mia vita nello stesso modo, continuando a fingere di non sapere. Avevo conservato la lettera, indecisa o no se farla leggere a Peter, nonostante la richiesta di mia madre che mi pregava di bruciarla nell'immediato, una parte di ciò che aveva scritto riguardavano anche lui.

Non sapevo cosa fare, come reagire, come comportarmi, semplicemente temporeggiavo.

Sentii due braccia avvolgermi la vita e facendo un sorriso spontaneo e, riconoscendo tali braccia, tornai alla realtà.

«Come mai sei così pensierosa?» – Esordì Derek mentre mi stringeva.
«Niente di che, è solo il sonno. Ieri ho dormito tardi.» – Mentii, non avevo raccontato niente nemmeno a lui.
«Zio Peter ha russato troppo forte?» – Scherzò lui, risi appena scuotendo le spalle.

Ci raggiunsero finalmente Scott con Kira, Malia con Stiles, Aiden, Ethan, Jackson, Allison con Isaac, Lydia, Theo e Liam.
Eravamo a scuola e finalmente era ricreazione, tutti noi stavamo nel retro dell'edificio, nel posto più isolato, seduti in un tavolino e chi in piedi – come me e Derek.

«Come mai l'abbracci così?» – Domandò alzando un sopracciglio Jackson riferendosi al modo in cui mi stava abbracciando Derek, in risposta lui ringhiò.
«Non sono affari tuoi.» – Disse semplicemente innervosendosi, ma Jackson era testardo, molto testardo.
«Ti sei riconglionito?» – Continuò. Non scorreva buon sangue tra i due, nonostante fossimo nello stesso gruppo.
«No» intervenne Lydia catturando l'attenzione «ma Denise sta sviluppando i suoi poteri ed i maschi del branco lo avvertono, e quando una femmina nel branco sviluppa si sa che i maschi diventano più protettivi.» – Spiegò lei.
«Sopratutto chi è più legato alla femmina, come Derek con Denise, appunto.» – Continuò Stiles.
«E come mai accade questo?» - Domandò incuriosito Scott.
«Beh, semplice» – rispose Lydia al ragazzo seduto di fronte a lei «da bambina passa a ragazza, non a donna attenzione. E questo stadio intermedio la rende si più forte su alcuni aspetti, ma debole su altri, e poi c'è ovviamente la gelosia e la paura che decida di andare via dal branco o che qualcuno la porti via.» – finì la ragazza
Sentii Derek irrigidirsi alle parole della ragazza ed in tutta risposta stringermi ancora di più, sorrisi semplicemente nel sentire quel contatto. Come potevo non stare bene fra le sue braccia? Nel tumulto di tutte queste scoperte e pensieri l'unico che riusciva a spazzarmeli via come il vento fa con le nuvole era lui, il mio adorato Derek.

«E spesso si creano brutte situazioni, molto spesso. Perché questa protezione spesso si tramuta in ossessione» raccontò Lydia «e può finire che il maschio s'innamori.»
«Non ci vedo niente di male.» – Affermò Jackson. «A parte che per loro non può succedere, sono fratelli.»
«Non di sangue, quindi può succedere.» Rispose Stiles staccandosi per qualche secondo da Malia, che era seduta sulle sue ginocchia. Sentii Derek irrigidirsi nuovamente e così anche io, non amavamo quando le persone precisavano quel particolare, perché noi eravamo fratelli a tutti gli effetti.
«E se accade tra due maschi verso la femmina, possono accadere cose spiacevoli.» Continuò Stiles.
«Il branco può dividersi in due, no?» – Scott prese nuovamente la parola e Lydia in tutta risposta scosse la testa.
«Dipende. Se i due maschi sono beta no, semplicemente ci saranno discussioni e lotte finché la femmina non deciderà chi scegliere fra i due, o se rifiutarli entrambi. Se invece c'è di mezzo l'Alpha, il beta viene quasi sempre cacciato dal branco e, se la femmina è innamorata può seguirlo uscendo anch'ella dal branco.» – Scosse appena le spalle.

Dopo varie chiacchiere e vari argomenti ognuno andò via dal parco; Stiles e Malia assieme a Scott e Kira nella libreria della scuola dove amavano scambiarsi effusioni di vario tipo come tutte le coppiette, mentre i gemelli e Jackson erano andati in palestra dove avevano la prossima lezione e volevano scaldarsi, Theo era andato con dei suoi amici e Liam pure, Allison ed Isaac si erano semplicemente alzati senza dare troppe spiegazioni.

Eravamo rimaste solo io, Lydia e Derek a parlare ma fu una ragazza di media statura con i capelli riccioli di un biondo cenere e gli occhi marroni ad interrompere la nostra conversazione.

«Derek, dovevamo vederci dieci minuti fa, ti ho cercato ovunque.»

E questa chi è?
Sentii una voce nella mia testa che non mi apparteneva, sentii poi un ringhio sempre venire dalla mia testa. Ero forse impazzita?
Derek si staccò immediatamente da me andando verso la ragazza.
«Giusto, scusami mi era passato di mente. Andiamo Amy.» – Ci fece un semplice gesto con la mano allontanandosi con la ragazza.
Seguili e chiedi spiegazioni a Derek, subito.
Non ascoltai la voce dentro la mia testa finché non mi ricordai ed immediatamente mi voltai verso Lydia sobbalzando.
«Lydia» – Richiamai la sua attenzione e continuai con la domanda non appena riuscii nel mio intento «ma quando si sviluppa; assieme alla forza, ed altri poteri, conosci anche il tuo lupo interiore, vero?»
«Esattamente, l'hai sentita per caso?» – Mi domandò la ragazza con un sorriso, di risposta annuii. «Sono felicissima per te! Parlale, potrà aiutarti molto, infondo è una parte di te. E lei riconoscerà subito il tuo compagno.»

Dai ascolto alla rossa, è una ragazza intelligente. Quindi ascolta anche me, segui il nostro compagno e sbrana la bionda.
Il mio compagno? Chi? Derek? Impossibile. È mio fratello, il mio gemello, non il mio compagno. Sono semplicemente pazza, e poi lui dovrebbe già sentire il suo lupo, no?

«Lydia, ed i maschi quando avvertono il loro lupo per la prima volta? Durante il primo o il secondo sviluppo?»
«Secondo, quando sono completamente sviluppati.» – Mi rispose la ragazza.

Derek non poteva sospettare nulla quindi, e potevo tranquillamente fare finta niente il più possibile cosa che ti sta riuscendo fin troppo bene ultimamente, vero?
Tra il vario stress e confusione che già avevo, ci mancavano solo queste due scoperte. Dovevo dirlo a Peter?

Qualche giorno dopo.
Sabato.

Avevo continuato a fare finta di niente, ripensando però alla lettera della mia madre biologica ed alla sua bizzarra richiesta, alla mia lupa che non mi lasciava tregua, al fatto che Derek, il mio Derek, potesse essere il mio compagno.
Avevo chiesto a Lydia cosa potesse accadere se non si scegliere come compagno di vita, ben appunto, il proprio compagno.

«Non lo so, non ci sono molti casi. A livello fisico e mentale però è una sofferenza, è molto difficile che accada ciò perché è difficile trovare un altro lupo disposto a non stare col proprio compagno. Ma presumo che oltre alla forte gelosia e quindi alle liti e probabili morti, se tutto va bene, c'è un decadimento fisico, non porta di certo alla morte ma non è una passeggiata fare una scelta così.»

La cosa che più amavo di Lydia e che lei rispondeva in modo esatto e senza porgersi troppe domande, facendosi i fatti suoi. Abbiamo avuto sempre un bel rapporto e fra di noi non c'erano gelosie o invidie, mi ha sempre aiutata e supportata ed io con lei. Di certo, il nostro legame non era profondo ed intenso a tal punto da confidarci i nostri più intimi segreti.

Decisi finalmente di alzarmi dal letto notando nella sveglia che avevo dormito più del solito, avevo perso il senso del tempo date tutte le varie notizie e mi addormentavo sempre più tardi.
Mi feci una doccia veloce mettendomi poi una canottiera scollata nera ed un paio di leggins del medesimo colore, andando poi in sala.

Al mio arrivo notai subito un tumulto, erano quasi tutti presenti ed all'appello mancavano soltanto Lydia e Stiles, quest'ultimo probabilmente da Malia e Lydia chissà dove. Tyler ed Aiden stavano tenendo Derek fermo sul divano che si dimenava mezzo trasformato.

«Cosa succede?» — Non diedi il buongiorno a nessuno, ma mi allarmai.
Cosa succede al nostro compagno? Vai a vedere, aiutalo.
Non ora. Non di prima mattina. Non con il mal di testa. No.
Sbuffai, la mia lupa mi stava tremendamente sul cazzo.
«Derek è sviluppato.» – Mi sorpresi della tranquillità con cui lo disse Peter.
«Come? Cosa? Ma non doveva sviluppare il prossimo anno?»

Sentii il cuore bloccarsi ed il mondo cadermi addosso, questo voleva dire che da lì a pochi giorni avrebbe sentito il suo lupo, pensavo di aver più tempo... ed invece.

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