Capitolo 10.

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L'unica cosa che riesco a percepire è il suono di un macchinario e delle voci, nulla di più. Non riesco a muovermi, ne tanto meno aprire gli occhi.

Il mio corpo non risponde ai comandi.

"È in coma da ormai una settimana. " odo una voce, sembra quella di un dottore. "Pensa che si sveglierà dottore?" Chiede un'altra voce, più profonda e tremante.

Voglio svegliarmi. Non ci riesco.

Sento una leggera pressione sulla mano destra; non riesco a reagire.

"Ti prego svegliati." Un sussurro, proveniente dalla stessa voce di prima. Ci sto provando a svegliarmi.

"È colpa mia, mi dispiace." Continua; la sua voce è spezzata da singhiozzi, il che mi fa capire che sta piangendo.

Non riesco a riconoscere chi sia.

"Ti prego, svegliati. Lo so sono stato un coglione, ma ti prego non andartene." Vorrei svegliarmi e abbracciarlo. Ma niente.

Sto lottando, ma sembra che ogni mio tentativo sia vano.

"Ti prego, resta. Non te ne andare." Sussurra infine. No, non voglio andarmene.

*Stefano pov*

Esco dalla sua stanza d'ospedale, non riesco più a reggere questo senso di colpa, se non dovesse farcela non me lo perdonerei mai, e neanche Sascha me lo perdonerebbe tanto facilmente. È arrivato da Milano circa tre giorni fa, ma non può rimanere ancora per molto, deve tornare da Sabrina.

Esco dalla struttura per prendere una boccata d'aria fresca.

Non posso sopportare di vederla così, non per colpa mia.

Mi siedo su una panchina a pensare. Non posso permettermi che muoia, non può; non deve.

Un dottore esce correndo.

"È il signor Lepri?" Chiede, con un filo di fiatone.

"Sì sono io." Mi preparo già per la brutta notizia.

"La signorina Burci si è svegliata." Mi avvisa.

Il mio cuore fa tre carpiati, e sento che tra un po' uscirà dal petto.

Corro istintivamente verso la sua stanza, mentre il dottore di poco fa mi rimprovera di aspettare, ma non posso: devo vederla.

Spalanco la porta, facendola sobbalzare.

Ha un taglio sopra il sopracciglio sinistro e parecchi lividi sulle braccia.

Istintivamente la abbraccio, e scoppio in un pianto liberatorio.

"Sono felice che tu ti sia svegliata!" Le dico a gran voce.

Mi accorgo che mi fissa curiosa.

"Che c'è?" Chiedo preoccupato.

"Chi sei tu?" Risponde semplicemente.

------------spazio me---------

Ma quanto mi amate da 1 a Stefano Lepri? No cioè non è da me aggiornare così frequentemente ma fa male anche a me non andare avanti con sta storia. Ne vedrete delle belle. Assicurato.

~Giulia

Arriverà di nuovo l'amore||Stefano Lepri [Sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora