Verdetto parte II

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Il dolore cessò così com'era arrivato ma non si poteva dire lo stesso del ricordo. Il corpo di Edward ricordava quella sofferenza con paura e ogni parte di lui gridava per scappare lontano... ogni parte tranne la testa. La rabbia era montata ben oltre la sopportazione e la voglia di fare a pezzi Jane era quanto di più insano Edward avesse mai provato. Nel momento in cui Edward realizzò che la vampira stava provando i suoi poteri su Bella faticò a trattenere un ringhio cupo, ma ben presto la frustrazione e la paura lasciarono il posto al sollievo. Non sta funzionando, pensò. Jane era contrita nel tentativo di far soffrire Bella e più si sforzava più la sua espressione diventava arrabbiata. Quella stronza non ce la fa, pensò soddisfatto.

"È meraviglioso!", disse Aro ridendo. "Non essere dispiaciuta cara", disse poi rivolto a Jane "Siamo tutti in difficoltà". Edward contrasse la mascella a quell'affermazione. Se da un lato apriva la speranza di lasciare in vita Bella, dall'altra poteva significare che Aro fosse più che mai interessato a loro. Sembrava che lui sapesse qualcosa che ai Cullen era sfuggito, ma cosa?

"E adesso cosa facciamo di voi?", domandò in modo impersonale Aro. Edward cambiò inconsapevolmente il suo sguardo: quello era il momento che aveva temuto fin dall'inizio.

"Immagino che le possibilità che tu abbia cambiato idea siano minime". Ovviamente Edward non aveva mai avuto alcuna intenzione di unirsi a loro e Aro lo sapeva bene. Allora perché chiedere di nuovo?

"Preferirei... di... no". Scandì ogni singola parola perché venisse ben recepita non come un insulto ma come una volontà di andarsene da Volterra il prima possibile.

"Alice? Forse tu sei interessata a unirti a noi?". Edward sapeva che sua sorella poteva essere molto utile ad Aro e non si stupì del tentativo.

"No, ti ringrazio", fu la risposta cortese e fredda di Alice. Poi accadde: la domanda venne posta anche a Bella.

"E tu, Bella?", chiese Aro. Edward venne come scosso per svegliarsi da un incubo. Perché Aro era interessato a Bella? Perché le aveva chiesto se fosse intenzionata a unirsi a loro? Non capisco, Edward... e non mi piace per niente, gli disse Alice. Aro aveva sempre avuto un ottimo intuito nel comprendere le potenzialità delle persone, ma Edward non capiva cosa potesse aver visto su Bella. Ma forse si stava sbagliando: Aro stava solo giocando al gatto col topo. Non aveva mai avuto intenzione di lasciarli in vita.

"No, grazie", rispose Bella.

"Che peccato. Che spreco". Ecco la parola che rafforzò l'idea di Edward che fosse tutta una messa in scena: "spreco". Aro voleva ucciderli perché lasciarli in vita avrebbe rappresentato un pericolo. Eppure c'erano tanti vampiri lì intorno, troppi perfino per i Volturi. Loro rappresentavano la legge e metterne in discussione la giustizia avrebbe messo Aro in difficoltà. L'unica speranza che avevano per uscirne vivi era giocare d'anticipo e costringere Aro a fare marcia indietro.

"La proposta è 'unitevi a noi o morirete'? L'ho capito da quando siamo entrati. Con tanti saluti alle vostre leggi", disse d'un botto Edward. Quella frase poteva essere la loro unica salvezza.

"Certo che no, Edward. Eravamo qui riuniti in attesa del ritorno di Heidi. Non di voi". Aveva funzionato. Aro doveva giustificare la presenza di così tanti vampiri riuniti e per farlo doveva dichiarare che la riunione fosse già in programma da tempo.

"Aro", sibilò Caius. "La legge li reclama". Edward rivolse al vampiro uno sguardo carico d'odio e rabbia: con quella frase aveva confermato la sua più grande paura. Lesse rapidamente nella sua mente e ciò che vide non lo rassicurò affatto: Bella sapeva e per loro era troppo rischioso. Eppure, Edward voleva che si giocasse a carte scoperte in modo che i Volturi non potessero mai dire cose che non fossero state vere nei loro confronti e "usare" così tutti quei testimoni. Sapeva che le parole che Caius avrebbe usato sarebbero tornate utili a lui per ribaltare la situazione.

"Spiegati", gli ringhiò contro.

"La ragazza sa troppo. Le hai rivelato i nostri segreti". Tombola!

"Eppure, mi sembra che anche nella vostra combriccola ci siano altri umani". Sul volto di Caius apparve un'espressione a metà fra il sorriso e il ghigno.

"Sì, ma quando non ci sono più utili, diventano una fonte di sostentamento. Tu non farai altrettanto con lei. Se rivelasse i nostri segreti, saresti pronto a distruggerla? Credo di no. E non sei nemmeno disposto a trasformarla. Perciò lei rappresenta un punto debole. È la sua vita che reclamiamo. Voi potete andare, se lo desiderate". In quel momento Edward si sentì sprofondare: Caius gli aveva mostrato l'unica via per salvare Bella e lui non avrebbe mai voluto intraprenderla. La scelta era fra lasciare che i Volturi trasformassero Bella o farlo lui stesso. In entrambi i casi, Bella ne usciva sconfitta così come la sua anima. Edward, ho visto Bella diventare una di noi, lo sai. Non puoi fermare questa cosa, puoi solo scegliere quando, gli disse Alice. Edward sapeva che aveva ragione e che l'unica scelta che gli era rimasta era quella di farlo con amore.

"E se lo facessi?". Fu Aro a sorridere.

"Se lo farai, vi concederemo di tornare a casa e di salutare il mio amico Carlisle", rispose. "Ma temo che dovrai impegnarti con una promessa", aggiunse infine. Edward si sentì la gola secca e guardò Bella negli occhi. Non voleva trasformarla ma che scelta aveva?

"Prometti, ti prego", gli sussurrò Bella. Dio! Perché? Perché farmi questo? Urlava Edward nella sua testa. Non poteva fare una promessa simile eppure ne era obbligato. Stava per rispondere quando Alice si mosse verso Aro, porgendogli la mano. Il vampiro la prese e lesse fra i pensieri di Alice con sguardo soddisfatto. Dopo qualche istante, Aro spezzò il silenzio carico di tensione.

"Che gran cosa vedere ciò che hai visto... soprattutto gli eventi che ancora non si sono compiuti!", disse sbalordito.

"Ma che si compiranno", concluse Alice.

"Sì, sì, ormai è tutto scritto. Non c'è alcun problema, ne sono sicuro". In quel momento Edward capì ciò Alice aveva mostrato ad Aro: Bella trasformata.

"Aro!", esclamò nervoso Caius, incapace di credere a quel repentino cambio di trattative.

"Caius, mio caro, non essere impaziente. Pensa alle opportunità! Non si sono uniti a noi oggi, ma ci resta una speranza per il futuro. Immagina quanta gioia potrebbe portare la giovane Alice, da sola, alla nostra piccola famiglia... e poi, sono davvero curiosissimo di scoprire cosa diventerà Bella".

Ciò che Edward sapeva e che Aro ignorava era il confine sottile delle visioni di Alice, un confine che avrebbe concesso a loro di andarsene vivi da Volterra e pensare a una soluzione. Per quanto quella speranza di poter evitare la trasformazione di Bella fosse presente in lui, la convinzione che i Volturi avrebbero "controllato" di persona il rispetto della promessa era decisamente più forte. Meglio godere di questa piccola vittoria piuttosto che preoccuparsi già per il futuro, gli disse Alice come se gli avesse letto nel pensiero.

"Perciò ora siamo liberi di andarcene?", chiese Edward, più tranquillo.

"Sì, sì. Ma vi prego, tornate a trovarsi. È stato davvero incantevole!", rispose Aro, ancora estasiato.

"E noi ricambieremo la visita", promise Caius, "Per assicurarci che abbiate rispettato le decisioni. Fossi in voi non attenderei troppo. Non diamo mai una seconda possibilità". Era una minaccia bella e buona, e Edward lo sapeva. Avevano poco tempo per decidere come uscire da quella situazione ed evitare a Bella la trasformazione, ma giurò a se stesso che avrebbe usato ogni singolo istante di quel tempo.

Edward, Bella e Alice si lasciarono i Volturi alle spalle. Nello sguardo di Alice, Edward lesse tutta la preoccupazione che lui stesso provava. Avrebbe dovuto trasformare Bella? Davvero? L'idea non gli era mai piaciuta, ma forse avrebbe potuto conviverci...

L'unica cosa davvero importante in quel momento era andarsene da Volterra e tornare a casa. Avrebbe avuto molto tempo per pensare a ciò che avrebbe dovuto fare: per il momento, aveva Bella fra le sue braccia e non l'avrebbe mai più lasciata.

Di questo era sicuro.


Edward's New MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora