La verità

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Trascorsero quattordici ore prima che gli occhi di Edward potessero incontrare quelli di Bella. Quattordici ore durante le quali il vampiro aveva lasciato la sua camera un paio di volte. La prima fu per nutrirsi: era decisamente affamato e debole. La seconda fu per essere messo al corrente dalla famiglia di alcune questioni in sospeso. Quando aveva fatto visita a Carlisle ed Esme, loro erano stati piuttosto vaghi circa la vita a Forks. Non che Edward ne avesse fatto domanda a riguardo ma l'ultima cosa che i coniugi Cullen avrebbero voluto, era mettere Edward in una situazione difficile raccontandogli di Victoria. La vampira sembrava girare vicino a Bella, o almeno era questa la sensazione e quando lo riferirono a Edward per il vampiro fu tutto molto chiaro. L'anno precedente si era concentrato sui pensieri di James trascurando quelli della sua compagna la quale, dopo la morte del suo amore, pareva avere un solo pensiero in testa: vendetta. Nel momento in cui Carlisle ed Emmett misero al corrente Edward della situazione, il vampiro piombò nuovamente nello sconforto. Un altro casino. Eppure, sebbene la preoccupazione fosse tanta, Edward si sentiva... positivo. Non gli capitava da molto tempo e apprezzò se stesso per la capacità di concentrarsi su un'emozione alla volta. In quel momento, la cosa davvero importante era Bella: tutto il resto avrebbe aspettato.

La vide muoversi e capì che si stava svegliando. Rimase immobile accanto a lei in attesa di quell'attimo in cui i loro occhi si sarebbero incrociati e tutto sarebbe andato al suo posto. Ma con Bella le cose non vanno mai nel modo in cui si crede.

Non appena lo guardò, la ragazza ebbe un sussulto.

"Oh", disse coprendosi gli occhi con i pugni. Lui le accarezzò il braccio, cercando di capire se l'avesse o meno spaventata.

"Oh, merda!", rincarò Bella, con la voce rotta dalle ore di sonno.

"Che c'è che non va?". Era preoccupato. Non si aspettava un risveglio da gran film d'amore ma nemmeno un Oh, merda per cominciare!

"Sono morta, vero? Sono annegata. Merda, merda, merda! Charlie ci resterà secco". Edward si rilassò: non aveva fatto paura alla ragazza né era contrariata dal vederlo... Credeva solo di essere morta.

"Non sei morta", cercò di tranquillizzarla. Inutilmente.

"Allora perché non mi sveglio?"

"Sei già sveglia". Davvero Edward non capiva. "Mi rendo conto che tu possa avermi scambiato con un incubo, ma non riesco a immaginare cosa tu possa aver fatto di così brutto da finire all'inferno". Cercava di nascondere la delusione col sorriso: forse erano cambiate molte cose... Eppure, Edward aveva avuto l'impressione che la forza dell'amore di Bella non avesse ceduto di un millimetro. Strano, davvero strano.

"Se fossi all'inferno tu non saresti con me". Edward sospirò. Se c'era una cosa certa in quel mondo era che Bella non poteva essere prevedibile nemmeno appena sveglia. La guardò negli occhi cercando di raccapezzarsi.

"Perciò", disse lei, rompendo il silenzio, "è successo davvero?". Quella domandò bruciò sulla pelle del vampiro. In un attimo, Edward si ritrovò catapultato nella realtà dove i Volturi l'avevano costretto a fare una promessa che non aveva il coraggio di mantenere. Sperò con tutto se stesso che la parte relativa alla promessa fosse stata rimossa dalla memoria di Bella come un brutto ricordo, che il suo inconscio avesse rimosso quel particolare nei meandri delle emozioni.

"Dipende", rispose Edward. "Se ti riferisci al fatto che abbiamo rischiato di farci massacrare in Italia, allora la risposta è sì". Il vampiro cercò di leggere l'espressione di Bella per capire l'effetto della sua frase. Sembrava... meravigliata?

"Sono stata in Italia davvero. Sai che non sono ero mai andata più a est di Albuquerque?". La situazione degenerava nella pazzia. Sul serio Bella era piacevolmente meravigliata dal fatto di essere stata in Italia? Nemmeno un ombra sui Volturi?

Edward's New MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora