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Mancava qualche minuto alle otto e la campanella sarebbe suonata. Ero come sempre seduta sul mio muretto, con il bolck notes in mano. Ripassavo la Sindrome di Stoccolma. Luke ha un modo strano di far studiare le cose, rimasi perplessa dopo che mi aveva detto che avevo già studiato la sindrome, ma qualche ora più tardi quando arrivò mia madre riuscì a raccontarglielo dopo avermi costretto, ovviamente.
Alla prima ora avevo l'interrogazione, e per una volta in vita mia speravo mi interrogasse. Immaginavo già, io che facevo domande alla classe per spiegare la materia. Insomma, la mia prof è strana quindi ci affida del materiale da poi spiegare alla classe. Queste sono le nostre interrogazioni.

La campanella suonò. Cosí scollegai le cuffie dal cellulare e le infilai in tasca.

Idiota: buongiorno Amanda
Idiota: oh giusto ora sei a scuola
Me: buon giorno
Me: si, sto entrando in classe
Me: a dopo :)
Idiota: buona lezione, a dopo ;)

Silenziai il telefono e infilai anche esso nella tasca della giacca.
Ma prima che potessi chiudere la tasca si illuminò, un altro messaggio.
Idiota: in bocca al lupo
Me: crepi ;)

La mente tornò alla chiamata del giorno prima e sorrisi entrando finalmente in classe. "Oh guarda guarda" si avvicinò Penelope "Il fidanzato ti ha sverginato?" la ignorati prendendo posto in penultima fila, la ragazza rise "gli ho scritto," si avvicinò "ha detto che scoperebbe subito" si porse verso di me mettendo in evidenza le tette rifatte "mi ha chiesto tante foto, e lui me ne ha mandate altrettante, ce l'ha così lungo.." sospira alzando lo sguardo come se stesse ripensando a ciò. Continuai ad ignorarla, e se ne andò ridendo.

Mi presi la testa tra le mani e cercai di non far caso alle cose che mi aveva detto quell'oca. Tirai su con il naso sentendo gli occhi pizzicare e ripassai gli appunti.

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