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Mi alzai dal letto cercando di non far rumore e andai ad aprire la finestra, era la sotto che guardava in alto. "Come faccio a salire?" chiese urlando "zitto cretino!" sussurrai-urlai io di rimando, "vengo ad aprirti ma non fare rumore!"
Chiusi la finestra e uscì dalla camera cercando di non sbattere ovunque come mio solito. Scesi le scale, non le avevo mai sentito scricchiolare tanto. Girai la chiave nella serratura, sembra che il mondo abbia amplificato tutti i suoni. Aprì e lo trovai lì, tremante in pantaloncini e felpa. Lo guardai con un sopracciglio alzato e lo feci entrare. "Non fare rumore" dissi, lo vidi annuire. Si stava guardando in torno, era la prima volta che entrava in camera mia. Vidi il suo piede sbattere contro il mobile e il vaso barcollare. "Dio santo, ho detto che non devi fare rumore!" lo rimproverai.
Salì le scale, ovviamente gli scricchiolii si sentivano perfettamente. "No, no, no, quella è la camera dei miei!" lo spinsi dalla parte opposta. "Scusa" sussurrò ridacchiando.
Chiusi la porta e mi buttai sul letto. "Cosa ci facevi fuori di casa in pantaloncini all'una di notte?" chiesi stringendomi nel mio pigiama, avevo freddo al posto suo.
"Mh... Mi sembrava carino salutarti" scrollò le spalle, teneva le mani strette a pugno nelle tasche. "Ma potevi farlo domani mattina" ridacchiai. "Volevo farlo ora" sorrise.
Si dondolava sui talloni e guardava in basso, dopo un po' si decise di accomodarsi vicino a me. "Pensavo di dormire insieme a te questa notte" sospirò leggermente.
Lo guardai per qualche secondo senza dire niente, "Non voglio fare niente" si affrettò a dire "solo dormire" sorrise guardandomi in volto. Annuì, e mi infilai sotto le coperte lasciandogli un po' di spazio. Il letto era ad una piazza, uno dei due sarebbe caduto.
"Come.." mi mossi nel letto mentre lui si copriva "Sta ferma" ridacchiò e mi fece girare di spalle a lui, incrociò le nostre dita e mi circondò con il braccio. "Ora va meglio" ridacchiò ancora. Annuì, "Si, va meglio" sorrisi imbarazzata. "Domani mattina come farai..." parlai, "Mi farò venire in mente qualcosa" rispose sospirando.
Mi baciò il collo "Ora dormi" sentì il suo fianto sul collo, "Notte" sussurrai, "Notte" lasciò un altro bacio, e sentì crearsi la pelle d'oca ovunque.

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