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Le 23:19, ormai tutti erano nelle proprie stanze, a dormire o cazzeggiare. Nella mia stanza c'era in atto la seconda azione. Come tutti gli anni, ci siamo messe a raccontare e raccontare. Però mancava la presenza di Eloise, che non era venuta, da quello che avevo capito le era mancata la nonna, e in queste settimane sarebbe andata a Londra per il funerale, e i genitori avevo deciso di stare un po' lì.
Si sentiva che non c'era, la sua voce acuta non era qui ad interrompere i discorsi.
"Ho conosciuto un ragazzo" cominciò Sarah. Fino ad allora avevamo parlato di tutt'altro. "O almeno, a scuola ho sentito che gli piacevo." continuò spostando i capelli da un lato. "Mi ha chiesto di uscire, era carino si, è stato dolce e tutto, ma ha parlato solo di se stesso e della sua famiglia" spiegò, il suo sguardo era fisso a terra, come ogni volta che spiegava. Non è mai stata il top a spiegare. Se lo diceva lei da sola. "Tu, ragazza rubacuori" mi chiamò facendo notare l'evidente sarcasmo nella parola 'rubacuori'. "Che ci racconti?" completò Zu la frase di Sarah.
Dirlo o non dirlo?

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