Capitolo 3

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Questo pomeriggio ho davvero tante cose da fare. Alle 15:00 dovrò essere a casa di Lucas per il progetto di fisica. Dovrò andarci a tutti i costi se non voglio beccarmi un bel 3 di fisica.
Suona la campanella e tutti usciamo. Passo dall'armadietto per prendere le ultime cose e mi dirigo verso l'uscita. Con me c'è Sophie che non fa altro che parlarmi del nuovo ragazzo che ha conosciuto. Ma sono talmente con la testa fra le nuvole,che non ho capito nemmeno di chi si tratti. -"Hai capito? Quindi cosa devo fare? Ci vado oppure no? Adelle! Ma mi ascolti?!" Continua a ripetermi, passandomi la mano davanti. -"Come hai detto scusa? Non ho capito l'ultima parte." Le dico. -"Vabè lascia perdere,dai io devo andare. Ci vediamo domani",mi da un bacio e va via.
Anch'io faccio lo stesso. Esco le cuffie dallo zaino e metto la riproduzione casuale e parte "Don't you worry child" che mi accompagna fino a casa. La strada è un pó lunga,ma comunque sia,con le cuffie non ne sento il peso. Come se una canzone potesse alleggerire questa giornata. Arrivata davanti casa,suono al campanello e ad aprirmi è mia madre. -"Ciao tesoro. Com'è andata la giornata?" Mi chiede. -"Bene,mamma" rispondo mentre mi sto sedendo al tavolo perché il pranzo è già in tavola. -"Ciao Loreley" dico a mia sorella. -"Ciao" risponde lei. *squilla il telefono*,lo prendo e vedo scritto "Sophie". Decido di non rispondere e di chiamarla in un secondo momento. Finito il pranzo,vado nella mia camera. Sono le 14:30,fra mezz'ora dovrò essere a casa di Lucas. Oggi gli ho detto che per motivi familiari ieri non avevo potuto fare la ricerca di fisica. Fortunatamente l'ha presa bene.
Decido di cambiare la maglietta prima di andare e ne prendo una rosa con scritto "La vie est belle". Si è proprio così. La vita è bella. La vita è bella quando la si sa vivere. La vita è fatta piena di tanti piccoli istanti di felicità. Di tante piccole emozioni vissute con il tempo. Sono le 14:50 e mi arriva un messaggio da parte di Lucas :"Ti aspetto da me :)"
Lucas è un ragazzo molto gentile e simpatico ma certe volte sa essere veramente pesante,ti fa uscire il senso anche con una frase sola! Quando deve fare una cosa,te la ripete 50 volte per fartela ricordare.
Prendo le ultime cose,allaccio le scarpe ed esco di casa. -"Mamma vado da Lucas,ci vediamo stasera" dico. -"A stasera,stai attenta" mi dice e mi da un bacio sulla guancia.
Fuori c'è veramente freddo. A dicembre è meglio starsene a casa sotto le coperte,non fuori per andare a fare un progetto di fisica. Dannazione che nervi! Giro l'angolo e sono arrivata davanti casa di Lucas. Fortunatamente abita a due passi da casa mia,quindi non sono stata costretta a prendere il bus. Suono il campanello e apre lui. -"Ehi!" Dice lui. -"Ciao Lucas" rispondo io. -"Accomodati" dice. La sua casa e veramente così grande. Ci saranno almeno 7 stanze e un salotto gigantesco e c'è anche un buon odore di crêpes! -"Stavi cucinando?" Chiedo. -"Io no,ma mia sorella si. E alle prime prese,quindi se sentirai puzza di bruciato,sappi che è lei" dice e tutti e due ridacchiamo. Sua sorella avrà 11 anni. -"Ehi ciao! Mi ha parlato molto Lucas di te" dice lei. Resto immobile. Lucas ha parlato di me? Ha parlato MOLTO di me? E perché? Ma soprattutto con sua sorella di 11 anni? -" Ah.. Che piacere" sono le uniche parole che riesco a dire". -"Vieni,andiamo nella mia stanza che iniziamo la ricerca" dice e io lo seguo.
Dopo 2 ore consecutive alle prese con quel progetto,finalmente finiamo. Devo dire che è venuto un bel progetto. Sono le 17:00 e Lucas mi propone di andare a prendere qualcosa da mangiare in centro,naturalmente accetto perché ho davvero tanta fame. Quindi,usciamo di casa e saliamo sulla sua auto. Accende la radio e parte "Chandelier" di Sia. Mi guarda e mi sorride. Non so perché l'abbia fatto. Se l'abbia fatto per mettermi a mio agio oppure non so...Arriviamo in centro e scegliamo di andare a mangiare in una yogurteria. Mi guarda e mi chiede:"Ehi,tutto apposto?". Io non capisco...cos'hanno tutti? Sembro davvero così giù di morale? -"Si si certo! Perché non dovrei?" Chiedo. -"Boh...sembri strana.." Risponde. -"No tranquillo è tutto apposto" rispondo con un sorriso. Dopo un pó squilla il mio telefono. Di nuovo Sophie. -"Sophie!" Esclamo. Rispondo a telefono -"Sophie scusa ma prima non potevo rispondere. Dimmi " le dico. -"Devi venire a casa mia! Devi aiutarmi a scegliere cosa mettere stasera" dice. -"Mettere stasera? Perché dove vai?" Le chiedo curiosa. -"Adelle! È da stamattina che te lo dico! Esco con quel ragazzo!" Risponde agitata. Ah! Vero...oggi ero così assente con la testa...-"Ah,certo che mi ricordo! Che stupida me ne ero dimenticata" fingo. -"Allora dai,arrivo tra 10 minuti" le dico e riattacco. -"Lucas io devo andare da Sophie. Ci vediamo domani,ciao" gli dico. -"ah vai già?.."sembra deluso ma poi continua -"Va bene dai,stai attenta,a domani" risponde. Nel frattempo mi dirigo verso la fermata degli autobus per arrivare da Sophie.
Mentre sto per raggiungere la stazione del bus,noto dei ragazzi che stanno giocando nel campo da basket. Li ho già visti nella mia scuola ma non ho mai dato loro tutta questa importanza. Oggi stranamente mi stupisco di vederli. -"Passa! Dai! Jack,che diavolo fai?!" Dice uno di loro.
E mi scappa un sorriso...cosa sto facendo? Mi sono appena fermata a guardarli! Devo andare da Sophie,sarà sicuramente arrabbiata.
Cammino più velocemente possibile e incontro Virginia con sua madre. Vado verso di loro per salutarle,quando mi passa una macchina davanti a tutto gas che mi fa sobbalzare all'indietro! -"Adelle! Attenta!"grida Virginia -"Cosa cavolo fai? Chi te l'ha data la patente?" grido,ma comunque non mi avrà sentita perché ha continuato a correre.
Ho il cuore a mille. Avrebbe potuto uccidermi. Virginia viene correndo verso di me-"Stai bene? È lo stupido della città,lascialo perdere" dice lei. -"Bene,allora devo cercare di ambientarmi meglio in questa città" dico e iniziamo a ridere. -"Cosa ci fai da queste parti tutta sola soletta?" Mi domanda sua madre. -"Salve signora" e le porgola mano-"Ciao anche a te" risponde con un sorriso. -"Ero qui perché sono venuta a prendere qualcosa da mangiare insieme a Lucas solo che adesso sto raggiungendo Sophie" dico. -"Allora ti lasciamo andare,piacere di averti incontrata" dice sua madre, -"Piacere mio" rispondo. Do un bacio a Virginia sulla guancia e vado verso il bus,ripensando ancora a quello che sarebbe potuto succedere un pó prima.
Salgo sul bus e nel frattempo metto le cuffie. Mi passa per la testa il fatto che quel ragazzo avrebbe potuto uccidermi. E se non lo avessi visto in tempo? E se fossi già stata in mezzo alla strada? Cosa ne sarebbe stato di me? Del mio futuro?
Dopo 10 minuti sono arrivata a casa di Sophie.
Ad aprirmi è proprio Sophie che è abbastanza agitata. -"Finalmente ti sei decisa di venire!" Dice lei. -"scusami tanto,ma ho incontrato Virginia e sua madre e abbiamo iniziato a parlare..." Dico. -"Dai,aiutami a scegliere il vestito per stasera." Mi dice.
Dopo 35 minuti,Sophie è pronta per la sua romanticissima uscita. Indossa un abito nero di pizzo e dei tacchi altissimi. -"Come sto? I capelli? Il trucco?" Mi domanda. Me l'avrà chiesto almeno 50 volte stasera. -"Sophie sei bellissima! Saresti bella anche senza tutto questo trucco!" Le dico. Non le dico queste cose solo per consolarla,ma perché le penso veramente. È bellissima.
-"Va bene,lui è qui fuori. Vado. Augurami in bocca al lupo." Mi dice. -"In bocca al lupo,tesoro." Dico e poi esce dalla porta.
Prima di uscire da casa sua,dato che sono da sola,decido di mangiare qualcosina.
Apro la dispensa e l'unica cosa che trovo sono dei biscotti e del caffè. Lascio perdere e torno a casa. Decido di cenare direttamente.
Mentre sono per strada mi ritorna in mente il fatto che domani arriverà un nuovo ragazzo. Perché continuo a pensarci? Cosa mi prende? Sono così curiosa di sapere chi sia.

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