Capitolo 8

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A chiamarmi è proprio Drake. Non ci credo nemmeno io. È proprio lui. Quando mi sono sentita chiamare,mi sono girata lentamente. Avete presente i film horror,quando la protagonista sta per guardare in faccia la persona che non le dà pace? Perfetto,la stessa cosa ho fatto io. Non so cosa rispondere. Se dirgli:"Ehi,ciao!" Oppure guardarlo solamente. Ma certo,che stupida! Cosa dovrei dirgli? -"Ehi,dimmi" mi limito a dire e spero tanto di non aver fatto la figura della scema. -"Hai dimenticato questi nella caffetteria" e mi porge il libro di matematica e il quaderno di filosofia. -"Ah..."inizio a tremare. -"Gr...grazie!" Gli sorrido e prendo i libri.
Il professore ci rimprovera -"Cosa avete da parlare?Credete che i vostri discorsi,siano più importanti della mia lezione?Parlo con voi,signorina Roses e il compagno Correia". Dal tono di voce sembra molto arrabbiato. -"Ci scusi prof." Dico io. Lui è rimasto immobile e zitto. Ma cosa gli prende? Non solo mi ha fatta girare lui e nonostante tutto sta zitto? Mah! Io proprio non capisco...
La giornata per fortuna passa in fretta.
Suona la campana e tutti usciamo dalle aule. Arrivata fuori,noto che era  appena iniziato a piovere. Fantastico! Adesso sarò costretta a chiamare mia madre per farmi venire a prendere. Il telefono squilla ma mia madre non risponde. Insisto,ma nulla. Ad un tratto risponde-"Pronto,tesoro" -"Mam..." Non faccio in tempo a finire,perché si avvicina Drake facendomi segno di staccare. E senza pensarci due volte dico-"Mamma,scusa ho sbagliato" e riattacco. -"Hai bisogno di un passaggio? Posso dartelo io perché sono con la macchina" mi dice. -" No no tranquillo,mi stanno venendo a prendere. Grazie lo stesso" rispondo sorridendo. -"Andiamo Adelle! Ma se hai appena staccato la chiamata senza dirle nulla" e inizia a ridere. Il suo sorriso è così dannatamente bello...
Cosa faccio? Accetto? Cosa penserà Sophie? E poi perché un ragazzo fidanzato dovrebbe dare un passaggio alla migliore amica della sua ragazza? -"Ehi,se è per Sophie puoi stare tranquilla. Non si arrabbierà." Ma cosa fa adesso? Mi legge pure nel pensiero? Distolgo lo sguardo per guadare la pioggia e noto che sta per cominciare un temporale. -"Emh..." Dico mentre vengo interrotta da un tuono fortissimo. Sembrava così vicino. Era così forte,come se a farmi provare quelle emozioni,fosse stato proprio lui. Come se a far vibrare ogni osso del mio corpo,fosse stato quel dannato tuono.-"Va bene dai"dico arrendendomi. Mi guarda e mi sorride e poi inizia a camminare verso la sua macchina. È una GMC nera. Niente male! Saliamo,metto la cintura e lo stesso fa lui. Fa partire lo stereo e parte "Secret" degli OneRepublic. Adoro questa canzone perché la base inizia con il violoncello. -"Ho saputo che ti sei trasferita a New York da poco,è vero?" Mi chiede curioso. È qui da 2 giorni e già da tutto di tutti? -"Si si,è vero" dico solamente questo. -"Mh interessante..." Fa lui. Interessante? Cosa c'è di così tanto interessante? -"Tu invece? Come mai proprio New York?" Chiedo. Tossisce e poi dice-"I miei si sono voluti trasferire qui". Solo questo? Non è una risposta...ma decido di non continuare. Arriviamo davanti casa mia e non mi accorgo nemmeno di non avergli spiegato la strada. Sa anche questo di me? Prima di scendere dall'auto mi dice -"Ti andrebbe se pomeriggio ci incontrassimo? Sono un pó indietro con la matematica" mi spiega.
Non ho assolutamente intenzione di accettare. E Sophie? Non voglio litigare con la mia migliore amica. -"Oggi non posso... Ho delle cose da fare nel pomeriggio" mento. Vedo la sua faccia perplessa. -"Magari un'altra volta" dico e poi scendo dall'auto. Non alzo lo sguardo nemmeno per salutarlo,cammino a testa bassa con un libro sopra la testa per non bagnarmi i capelli, fino a quando non arrivo davanti la porta di casa mia.

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