Mi risvegliai sul marciapiede davanti al bar sotto casa mia. Mamma mia che posti strani che mi vengono assegnati!
Non sapendo cosa fare, mi alzai e entrai nel bar. Il mio sguardo cadde istintivamente su un ragazzo seduto in un angolo, sul pavimento. Era molto pallido, capelli scuri e occhi azzurri chiarissimi. Mi avvicinai e lo fissai. Era davvero strano, così pensai a voce alta: "che tipo strano". Si alzò, mi guardò e disse: "la strana sarai tu semmai". Entrambi spalancammo gli occhi sorpresi da cosa era appena successo e urlammo. Poi lui iniziò a parlare:
"Oddio santo non ci credo! Oddio finalmente non sarò più l'unico fantasma in circolazione! Oddio santo!"
Io rimasi scioccata. Avevo appena trovato un ragazzo che poteva parlarmi! Da quello che aveva detto avevo capito era morto. Non ci credevo. Ero felicissima!
(Ovviamente non per il fatto che era morto, ma per il fatto che potevo parlare con qualcuno!)
Decidemmo di andare a passeggiare per conoscerci meglio. Inizio lui la conversazione:
- "Mi chiamo Lorenzo e tu?"
-"Angelica. Senti posso farti una domanda?"
-"certo"
Aveva uno sguardo stupendo.
-"come sei morto?" Chiesi timidamente.
-"A causa di un incidente in moto. Un camioncino mi ha tagliato la strada ed eccomi qui"
Di questo incidente ne avevo sentito parlare.
-"Aspetta, ma io ti conosco! Tu venivi a scuola con me alle medie, vero?"
-"Oddio si, mi sembrava un volto famigliare"
Arrossii stando zitta.
-"tu come sei morta?"
-"non ne ho idea, vorrei tanto scoprirlo, ma non ho avuto modo di avere spiegazioni. Ogni volta che provo ad avere una conversazione con un vivo vedo tutto buio"
-"è normale. Non puoi avere conversazioni troppo lunghe con i vivi, hai un tot di tempo. Io lo so perché sono morto da almeno 1 anno"
Quest'ultima frase mi aveva spaventata.
-"Aspetta, ma tu non eri morto due mesi fa?"
-"no io sono morto 1 anni fa"
-"in che anno siamo?"
-"2017"
-"Oddio, ma perché il tempo passa così veloce? Allora sono passati si e no 7 mesi dall'ultima volta che ho vista Camilla. Oddio, come faccio adesso?"
Questa cosa dell'essere morta mi stressa a parecchio. Lorenzo mi spiegò tutte le cose che sapeva e che aveva sperimentato. Mi disse che dovevo trovare una tavola ouija che mi era stata assegnata attraverso dei segni astrali. Capii che dovevo andare in quella maledetta cantina. Rimasi molto tempo con lui, era davvero simpatico e gentile. Mi disse una cosa che non dimenticherò mai: "Angelica, anche se è solo un giorno che abbiamo passato insieme, sento che sei davvero perfetta. Potremmo vedere buio da un momento all'altro. Ricordati di gridare il mio nome se dovessimo risvegliarci in posti diversi. Io arriverò il prima possibile. Mi raccomando fai att.."
Non fece in tempo a finire la frase che la sua immagine divenne una sagoma informe e scomparve, poi vidi tutto buio.