Si vede dalla mia finestra la luce del sole, si sente la canzone delle rondine che sono felici e spensierate mentre io ho un dolore,lo stesso che mi lascia senza fiato.
La luce del sole attraversa la finestra, percorre la mia camera e si ferma al centro della mia camera, davanti ai miei occhi. Proprio in quel momento entra mia madre che mi disse< Viviana alzati è tardi,sono le 7:30 devi andare a scuola, non é tempo di dormire>
"Quelle parole, quelle frasi dette senza motivo, senza nessun significato, senza nessuna ragione. La luce non mi ha svegliato stavo già sveglia anzi non riesco più a dormire,piango solo e sento un dolore allo stomaco, lo stesso dolore che mi lacera dentro, che non mi lascia scampo. Quel dolore che non é forte anzi é piano, uno di quelli che ti butta a terra piano piano ma con colpi cosi forti che ti senti rompere le costole e quei singhiozzi che vogliono pietà." Ecco cosa volevo dire a mia madre invece del semplice< ok, mamma vado>. Mi alzo dal letto piano, senza fare rumore e senza troppa velocità se no si capiva che ero sveglia,vado in bagno mi lavo e mi sistemo i capelli, questa mattina mi faccio le trecce alla greca ho avuto sempre un debole per le trecce,sono le acconciature che preferisco. Esco dal bagno, mi vesto velocemente non mi importa di come mi vesto anzi non mi importa di nessuno,non voglio le grazie o i giudizi di come sono. Io sono cosi,sono diversa dalle altre ragazze tutte uguali,tutte truccate,tutte belle. A me non piace il trucco, non sono perfetta come loro e non mi sento bella, per me basta essere speciale per qualcuno e il resto non mi importa. Esco di casa velocemente,non volevo vedere la faccia di mio padre che mi ripete che sono troppo magra che devo mangiare ma loro non capiscono, nessuno capisce come sto, nessuno mi comprende. Io dico,come possono comportarsi cosi con me? Sapendo che oggi è un mese,come fanno a giudicarmi e non capire come sto. Come fa il destino a lasciarmi sola davanti a tutto questo schifo,perché ci ha separato? Perché ha rotto quel filo quel filo che ci legava? Forse perché eravamo troppi felici,contenti,uniti per questo mondo di schifo,lo stesso che ha deciso di portarmi via te,lo stesso che ci ha separato in due mondi diversi, perché io spero che tu sia accanto a me, che li sei felice e che non ti manco. Mentre a me manchi troppo e spero che tu ovunque ti trovi non soffra come soffro perche si sapeva che tra noi due il più forte ero io. Sto andando a scuola, la campanella e già suonata io percorro il corridoio sotto gli occhi di tutti, lo so che dicono; pensano" come faccio ad andare avanti" ma tutti vogliono sapere la verità ma quella verità non la dirò mai.
Per fortuna passano in fretta le ore e ora mi trovo qui davanti a questa tomba di marmo gelida e fredda mentre ti parlo e chissà se tu mi sentirai. La tua voce percorre la mia mente come il suono della sirena la stessa che ti portò per sempre via da me. Adesso devo andare a casa, come ormai un mese salto la cena e vado in camera. Mando la serratura e mi appoggio alla porta e inizio a piangere come ogni sera,il rumore si sente nella camera e poi svanisce come tu hai fatto nella mia vita.
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Una Ragazza,un segreto, Una Storia
RomanceLei si chiama Viviana ha 16 anni e ha una storia alla spalle una storia che nessuno dovrà mai sapere Lui si chiama Marco ha 16 anni è un ragazzo solare,pieno di vita Questi ragazzi sono legati dallo stesso filo