Era lunedì e questo significava che dovevo tornare a scuola. La settimana di vacanza era finita anzi era volata. La mattina era come le altre,l'unica differenza era il vento. Quella mattina soffiava un vento incredibile. Andai a scuola molto presto,arrivavo sempre presto prima di quel maledetto giorno. Dentro la scuola faceva caldo,c'era un aria diversa,un aria di felicità, era una cosa strana non era una discoteca o il sabato, era lunedì e stavamo a scuola. Entro in classe,questa mattina la professoressa di italiano avevo messo il compito in classe. Era il tema su come avevi trascorso la settimana di vacanza. Pensai " il tema? Veramente? Ma uffa". Io ero stata sempre brava a scrivere,mi piaceva molto. Questa volta la traccia non mi piaceva,non sapevo cosa dire. Che cosa raccontavo? Che cosa dicevo? Dovevo mentire anche al tema? Quella mi sembrava l'unica soluzione. Presi la penna e poggiai l'inchiostro sulla carta ed incominciai a scrivere. Era finita la 6 ora,si 6 ore di compiti e un ora di greco. Non volevo ritornare a casa quindi decisi di andare all'ospedale ma la notizia che mi aspettava non era per niente bella. Ormai sapevo dove dovevo andare e mi precipitai al 5 piano. La camera la sapevo bene era la 424 e aprii la porta ma Francesco non c'era,c'erano i suoi genitori. Entrai in silenzio e mi avvicinai a loro e dissi < Francesco come sta?> la madre si giro di scatto e disse < ha avuto un problema al cuore e l'hanno operato adesso sta in camera di rianimazione> a quelle parole volevo morire,volevo aprire la finestra e buttarmi giù , cosi almeno lo potevo raggiungere. Non avevo voce,le gambe mi tremavano,il cuore mi batteva forte e gli occhi erano pronti per piangere. Ma non un solito pianto,un pianto di quelli disperati che anche al lato opposto del mondo mi dovevano sentire. Con un filo di voce dissi < come? Perché? Non se lo merita...mi dispiace molto> il padre mi disse< hai ragione non se lo merita prima la lucemia adesso questo,tu sei Viviana?> io < si sono io,e lei é Fabio e lei signora é Sabrina?> il padre mi ripose< si vedo che ti ha detto tutto...mi fa piacere. Senti mi dispiace molto lo so che siete legati> io dissi < si ma adesso vado mia madre mi sta chiamando> loro mi salutarono e io me ne andai triste. Pensai durante tutto il tragitto alla sfortuna di Francesco: prima la leucemia che ancora é in corso,poi questo. Basta. Arrivai a casa, andai in camera e cominciai a piangere. Mi venne la fantasia di vedere tutte le vecchie foto. É stata un'idea pessima perché appena mi comparì una foto nostra,continuai a piangere di più. Adesso non era solo un motivo ma due. Uno era Francesco che mi dispiaceva cosi tanto che non riuscivo neanche a parlare e l'altro sei tu, la tua morte,l'incidente quella verità. Quella notte piansi molto e mi sentii sola,pensavo a Francesco,alla sua storia complicata e al nostro incontro e pensai che in fondo ti dovevo ringraziare,che se non era per te non lo avrei conosciuto,se tu non avessi insistito tanto per fare da guida ai ragazzi.....anche se adesso non ci sei. Ti volevo dire grazie perche se non era per te non avrei mai conosciuto Francesco. Apro la finestra guardo il cielo e mi addormentai sotto quel cielo stellato che era bello ma allo stesso tempo triste
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Una Ragazza,un segreto, Una Storia
RomanceLei si chiama Viviana ha 16 anni e ha una storia alla spalle una storia che nessuno dovrà mai sapere Lui si chiama Marco ha 16 anni è un ragazzo solare,pieno di vita Questi ragazzi sono legati dallo stesso filo