Questa notte feci un sogno strano anzi non era un sogno era il solito incubo che ormai sognavo da quando...be hai capito ma questa volta l'incubo non continuò anzi fini presto perché entrò mia madre con la colazione
< Amore alzati, se no farai tardi. Ti ho portato la colazione> guardai il vassoio pieno di cornetti,latte,biscotti come quelle colazione nei film; volevo dire grazie mamma avevo appetiti ma non era cosi,anzi io non avevo fame anche se avevo saltato il pranzo e la cena ma decisi di far contenta mia madre,presi un cornetto alla cioccolata e me lo mangiai. A quel gesto di sicuro inaspettato,mia madre fece un sorriso bellissimo e disse< lo sapevo adesso mangia,lavati e vai a scuola,lo sai che giorno e>
Io risposi con il cornetto in bocca< si...lo so> e se ne andò tutta felice come un bambino quando vede la cioccolata. Io mangiai tutto anche se con fatica,mi lavai velocemente e mi diressi a scuola. La scuola era grande e luminosa aveva due palestre molto grandi e luminose con tanti attrezzi, un campetto da calcio,da tennis e due sale da ballo,due bar,l'aula magna,l'aula interattiva,la lim, la cucina e le aule come ogni scuola. Dovevo essere fortunata, avevo una scuola magnifica ma era vuota da quando tu non ci sei. Entrai dentro,era la prima volta che vedevo tanti ragazzi. Oggi era quel giorno,il giorno che tu e io dovevamo fare da guida a i ragazzi che vogliono prendere la nostra scuola, una scuola diversa,non privata ma una scuola come i film. Mi immersi nella folla e sentii il mio nome allora mi girai era la preside. Lei era una donna molto magra,alta,capelli biondi e occhi verdi,era molto severa ma anche comprensiva, mi guardo con aria strana e mi fa < Viviana,come stai?> io risposi < meglio grazie> e lei mi guardo < Ti senti pronta per l'orientamento?> questa era l'unica risposta che sapevo< si certo> allora vai mi disse. Mi diedero 15 ragazzi c'erano 8 femmine e 7 maschi, due di loro assomigliavano a noi, erano uguali,si guardavano ma si odiavano erano come noi. Sembravano noi due. Quei ragazzi mi fecero ricordare il passato e io non lo volevo ricordare. Li portai a visitare l'intera scuola si vedeva che gli piaceva,molti di loro fecero delle domande e io risposi tranne quando un ragazzino che aveva avuto più o meno 13 anni mi disse< ma non doveva venire anche un ragazzo a farci da guida?> a quelle parole volevo morire, perché? Perché mi doveva far sentire male? Perché mi voleva far sentire in colpa? Perché proprio a me? Lo guardai negli occhi aveva i tuoi stessi occhi era un ragazzo allegro,simpatico,distratto,divertente,forte come te. Non potevo nascondermi ancora,o almeno adesso basta era un mese e mezzo che te ne eri andato e forse dovevo affrontare la mia sorte,forse dovevo liberarmi da quella verità che tutti aspettano peggio di un campionato di calcio all'ultimo minuto,quel goal che poi cambia tutto ma ancora non riuscivo a trovare nessuno con il quale parlare,parlare di te,di noi,della verità. Lo guardo e feci un sospiro e risposi< Si lo so che oggi doveva stare qui, ma...> allora questo ragazzino mi guardo e disse < ma? Non voleva venire?> io non sapevo se riuscivo a completare la frase ma decisi che non potevo farmi vedere fragile davanti a dei ragazzi allora aggiunsi< Non c'e perché un mese fa é morto a causa di un incidente> a quelle parole calo un silenzio cane,non si muoveva neanche una mosca allora per rompere quel silenzio dissi< Adesso che abbiamo finito, potete andare all'ingresso dove potete mangiare qualcosa> Tutti cominciarono a correre e io mi appoggiai al muro e crollai,chiudo gli occhi e mi sento una mano sulla spalla era quel ragazzino che era uguale a te. Mi misi diritta,mi asciugai le lacrime e lo guardai negli occhi aveva il tuo stesso colore marrone,quel marrone che era bellissimo da vedere e mi disse < scusa non volevo dire quello,eravate fidanzati?> gli sorrisi e dissi< non ti preoccupare capisco che sei curioso,ma adesso andiamo> ci alzammo e andammo al rinfresco quando mi prese la mano e mi disse< io non so se riesco a venire in questa scuola>
Io stupita chiesi il perché e lui< ho la leucemia e se non trovo un donatore non penso che potrò vivere a lungo> rimasi spiazzata mi aspettavo di tutto tranne quello ma non capivo perché il destino era cosi crudele da far morire un ragazzino, ero pietrificata da quella verità cosi cruda che mi rivelò; mi disse anche< i miei genitori non sono pessimisti ma io si ho un gruppo raro e il donatore non c'e,quindi mi preparo...ma secondo te è brutta la morte?> io lo guardai e dissi< non devi essere pessimista e vedrai che troverai un donatore, la morte può essere brutta ma sarà più brutta per chi ti perderà>, in quel momento sembrava che quel ragazzino cosi forte era cosi debole. Mi prese la mano e se la mise sul suo cuore e aggiunse< io non credo che non riuscirò più a sentire il battito,non voglio,voglio vivere,voglio giocare a pallone fare sport non andare in ospedale...lo sai che domani mi ricoverano,vorrei solo che tu mi venissi a trovarmi> io con le lacrime agli occhi dissi< contaci verrò sempre a trovarti e troverai un donatore> mi strinse la mano e scoppiò a piangere io lo strinsi a me e lo abbracciai e lo portai al rinfresco,li c'erano i suoi genitori che lo chiamarono e lui andò via. Si girò e disse < mi chiamo Francesco> io con un sorriso risposi< Ciao Francesco,io sono Viviana> e se nè andò. Ritornai a casa che erano le 22:00 feci piano e andai in camera e preparai la borsa per domani, mi misi a letto pensando a Francesco e alla sua triste storia
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Una Ragazza,un segreto, Una Storia
RomanceLei si chiama Viviana ha 16 anni e ha una storia alla spalle una storia che nessuno dovrà mai sapere Lui si chiama Marco ha 16 anni è un ragazzo solare,pieno di vita Questi ragazzi sono legati dallo stesso filo