Capitolo 1

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Era ormai sera, quando il gruppo di intrepidi Shadowhunter assieme a Simon si stava avventurando tra le gallerie sotterranee per poter raggiungere in poco tempo la loro destinazione, ovvero la casa del sommo stregone di Brooklyn alias Magnus Bane.

L'unico modo per sbloccare la mente di Clary era tramite l'intervento dello stregone;

Isabelle tramite i suoi 'contatti', era venuta a conoscenza di una festa organizzata in onore di un personaggio a lui molto caro del quale non si era specificata l'identità. Avevano trovato l'occasione perfetta per intrufolarsi in casa dello stregone.

Si erano dovuti preparare per l'occasione perché, come tutti sanno, per poter partecipare ad una delle feste di Magnus Bane, è d'obbligo presentarsi al meglio e quindi, tra le lamentele da parte di alcuni e le urla di gioia ad eccitazione di altri, ognuno di loro era pronto a dare il meglio di se per il party più colorato, sgargiante e glitterato al quale ognuno di loro avesse mai partecipato.

Clary indossava quella che per lei era una maglietta glitterata, ma che a parere di Isabelle era in realtà un vestito di paiette argentato, mentre quest'ultima portava un abito rosso sangue attillato che metteva in risalto le sinuosa siluette da cacciatrice.

Jace e Alec invece, portavano una giacca di pelle con  jeans e scarpe scure. L'unica cosa a differenziarli era la maglietta poiché Jace quella di era bianca mentre quella di Alec nera.

E poi c'era Simon.

Il tragitto dall'istituto fino a casa di Magnus fu silenzioso. Fuoriuscirono dalle gallerie percorrendo poi un vicolo isolato in modo da non essere notati, e da li proseguirono tranquillamente allo scoperto. Quando però arrivarono a pochi metri dall'entrata di casa di Magnus, Clary si rivolse verso Jace con aria preoccupata.

"Bene.....e ora come facciamo ad entrare? Non abbiamo un invito ufficiale e non penso che bastino questi vestiti per farci passare"

Jace la guardò con un ghigno stampato sulla faccia, bussò alla porta e tirò fuori il suo stilo; quando un uomo aprì lo spioncino, Jace fece scattare il polso e tracciando una particolare runa ipnotizzò quello dall'altra parte.
Clary, inizialmente meravigliata dalla cosa, tornò alla realtà sentendo la mano di Jace appoggiarsi sul fianco opposto e fare una leggera pressione. Questo gesto non passò inosservato, tanto che Alec rivolgendosi a tutti, in particolar modo a loro, borbottò un "Muoviamoci..." e irritato li superò seguito da Isabelle e Simon.

Oltrepassato l'ingresso si trovarono in mezzo gente che ballava e urlava; quelli che parevano meno a disagio erano Jace e Isabelle, gli altri pesci fuor d'acqua.

Decisero di ritirarsi tutti nella zona bar. Alec, odiando tutta quella gente che gli si strusciava addosso, si direzionò il più velocemente possibile in una zona desolata seguito da Isabelle e chiese in giro dove si trovasse lo stregone Bane; gli venne data risposta solo da una fata che puntò il dito alle spalle di Alec. Prima ancora che il ragazzo gli potesse girarsi, una voce dietro di lui lo sorprese dicendo "Forse volevi dire Il Sommo Stregone Di Brooklyn".

Si girò di colpo e si ritrovò a fissare due grandi e scintillanti occhi verdi e oro; preso alla sprovvista indietreggiò di un paio di passi così da poterlo osservare meglio.

Era un ragazzo dai lineamenti orientali con la pelle olivastra e capelli neri pieni di glitter. Più alto di Alec, Magnus aveva gli occhi contornati da eyeliner nero e vestiti appariscenti.

"Non credi che qui la musica sia troppo alta per affrontare una conversazione, occhioni blu?"

disse lo stregone avvicinandosi pericolosamente al suo viso.

Alec si imbarazzò, non era abituato a ricevere commenti del genere dato che solitamente era Jace quello ad attirare l'attenzione di tutti, ma non lo diede a vedere. Per fortuna, li dentro era buio e le uniche luci che c'erano erano colorate.

Si girò per cercare Isabelle ma vide che era impegnata in una conversazione con una fata, probabilmente Meliorn. Alec si sentì tirare il polso, e vide Magnus che si stava dirigendo in una stanza a parte; in un'altra situazione avrebbe reagito ma non era abituato a niente di tutto ciò è così si lasciò trascinare senza tante storie.

La stanza era illuminata solo dal riflesso della luna sui vetri che risplendeva all'interno. Sotto questa luce la pelle di Alec era iridescente e i suoi occhi azzurri con i capelli neri risaltavano molto di più al confronto. Magnus rimase incantato da quella visione. "Vede, in realtà io non..." provò a dire Alec assumendo un atteggiamento quasi menefreghista.

Non voleva farsi trasparire il minimo accenno di emozioni.

"Dolcezza non c'è assolutamente bisogno che tu mi dia del 'lei', dammi pure del 'tu'" lo interruppe. Alec roteò gli occhi e riprese a parlare, questa volta con voce più decisa.

"Stavo dicendo che non sono io ad aver bisogno del tuo aiuto"

"Ah.... peccato"

"Ecco dov'eri, Alec! È da mezz'ora che ti cerchiamo!" Jace apparse all'improvviso nella stanza affiancato da Simon, Clary e Isabelle. "Si beh, ho trovato Magnus...." disse Alec chinando il capo e grattandosi la nuca. Si direzionò verso una libreria appoggiandosi con una spalla sul legno, mentre Jace iniziò a parlare con magnus.

"Magnus, lei è Clary! ha un blocco nella mente e..... visto che sei il sommo stregone di Brooklyn, abbiamo pensato che avresti potuto aiutarci. Anche perché sei stato te a bloccarle il cervello...."

Magnus distolse lo sguardo da Alec, che aveva continuato a fissare, solo quando Jace finì di parlare.

"Quindi mi state chiedendo un favore? Dopo essere entrati alla mia festa? Senza invito oltretutto! Che per la cronaca, mio caro sapientone cotonato, non le ho bloccato il 'cervello', ma determinati ricordi per proteggerla. Voi Nephilim lo sapete benissimo che non mi piacete e che costo troppo per voi; ma solo per questa volta potrei accettare dato che tra voi c'è chi è molto sexy."

"Grazie" risposero assieme Isabelle e Jace

"Io non mi stavo riferendo a voi, ma a lui"

Magnus indicò Alec con un cenno del mento. Questa volta il Nephilim non fu in grado di nascondere un colorito roseo sugli zigomi.

"Comunque, anche se ho accettato questo incarico non ho detto che lo farò gratis; quindi non fate gli spilorci, perché ribadisco che non costo poco"

Jace non ci vide più dalla rabbia

"Stammi bene a sentire stregone, devi rimediare al casino che TU hai fatto alla mente di Clary è chiaro? Ho già abbastanza problemi, e non voglio che un nascosto me ne crei altri. Vuoi essere pagato? Okay, ti pagheremo ma saremo noi a decidere il prezzo. Forse non sarà quello che ricevi di solito ma non mi interessa, lo accetterai e basta"

Aveva bruciato la distanza che c'era tra loro tenendo fisso lo sguardo su Magnus puntandogli un dito al centro del petto. Lo stregone fece un sospiro e, mentre gli afferrava il polso per spostarlo tra il dito medio e il pollice con aria schifata, rispose:

"Non ti conviene alzare la voce con me Nephilim, io sono un uomo d'affari e sto cercando di capire cosa ci guadagno in questa storia... comunque non ho tempo da perdere ora, ho una festa da gestire in questo momento, e Presidente Miao non me la perdonerà mai se non partecipo. Valuterò la vostra offerta e mi farò vivo io domattina; ma se rifiuterò, non sarò responsabile di nessuno. Spero di essere stato abbastanza chiaro."

Con questo, Magnus fece cenno a Jace di entrare in un ennesima stanza con lui ma, vedendo Clary che li stava seguendo, alzò una mano e disse: "Scusa biscottino, ma questa conversazione è privata."

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