Capitolo 15

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IMPORTANTE: TU che hai atteso questo capitolo con impazienza, vuoi leggerlo e in questo momento mi starai maledicendo perché ti ho interrotto; sei pregato di fermarti a leggere lo spazio autrice presente a fine capitolo.
Grazie mille per la tua attenzione e buon proseguimento.
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Dopo il piccolo sfogo di Magnus avvenuto nel bosco, lui e Alec rimasero a parlare soprattutto perché Alec lo voleva distrarre. Dopo un po', i due decisero di tornare a casa e Magnus fu invitato da Alec a casa sua. Lo stregone era inizialmente rimasto sorpreso dalla proposta e aveva rifiutato, ma il Nephilim non accettava scuse così i due si ritrovarono una accanto all'altro mente si dirigevano verso casa. Magnus non voleva che qualcuno lo vedesse triste o debole soprattutto Alec. Stava attraversano troppi problemi e fargli pesare anche quelli degli altri non gli sembrava il caso , così tornò quello di prima: sorridente e sarcastico. In fondo però era ancora rattristato per la morte dell'amico, ma aveva superato la cosa. Dopotutto, non poteva starsene con le mani in mano, doveva aiutare con le indagini e conquistare un bellissimo Nephilim. Ma questo lo aiutava a distrarsi solo in parte, perché ora lo sconforto e l'angoscia avevano lasciato posto alla rabbia. Rabbia verso Ragnor, perché l'aveva abbandonato in un momento importante della sua vita e perché non gli aveva lasciato tempo di un ultimo saluto; ma provava rabbia anche verso se stesso, per non essere riuscito a controllarsi, per aver permesso ad Alec di consolarlo sentendosi come se gli avesse messo un altro peso sulle spalle. Era lui lo stregone con oltre 300 anni di esperienza, quello che consolava e non quello che veniva consolato; ma decise di accantonare questi pensieri in un angolo della sua mente quando vide in lontananza Jace che veniva loro incontro.

"Hey ragazzi! vi stavo cercando." disse loro il biondo.
"E ci hai trovato. Cosa succede ?" chiese Alec. "Sono venuto a conoscenza di quanto successo a Ragnor mentre ero ancora al Clave. Mi dispiace" disse Jace rivolto a Magnus.
"Grazie, ma non penso che tu ti sia preso la briga di venirmi a cercare solo per farmi le condoglianze, quindi parla." gli rispose stizzito lo stregone, che si becco un'occhiataccia da parte di Alec.
"Beh, ci sono novità sull'indagine. Ho deciso di contribuire per trovare l'assassino e c'è qualcosa che voi due dovreste sapere" spiegò Jace "Vedete, il sangue nel quale è stato ritrovato Ragnor.... non appartiene a lui"
Ci fu un momento di pausa di riflessione, ma poi Magnus stizzito ruppe il silenzio.
"Cosa? Ma è impossibile! Ho visti personalmente che aveva una ferita profonda sull'addome. Chiunque avrebbe perso sangue, anche uno stregone"
"Si ma secondo le analisi del corpo, la ferita è stata causata da una lama che è stata sottoposta ad un'estrema fonte di calore. Le lame scaldate ad alte temperature, fanno si che la carne venga cicatrizzata istantaneamente impedendo così la fuoriuscita di sangue" spiegò il Nephilim.
"Da quando in qua sei diventato esperto di anatomia?" Chiese ironicamente Magnus per sdrammatizzare, e per non sembrare troppo debole agli occhi di Jace.
"Quindi se il sangue non è di Ragnor..."mormorò Alec come non aver sentito. "...appartiene all'assassino." completò Jace.
"Dobbiamo informare gli altri" disse Alec "Ci potrebbero aiutare con le indagini."
"No, per il momento è meglio tenere questa informazione segreta. Tecnicamente non si può ancora divulgare la notizia" ribatté Jace.
"Sarà meglio allora che vi diate una mossa con le indagini, prima che sia io a trovare il colpevole" disse deciso Magnus, fissando Jace negli occhi.
Jace serrò la mascella e annuì leggermente. Non gli piaceva ricevere ordini, ma Magnus aveva appena perso un amico a se vicino e lui aveva scoperto che Clary era sua sorella, quindi non aveva la forza di ribattere e di iniziare una discussione inutile.
I tre si salutarono e, mentre Jace tornava al Clave, Alec e Magnus si dirigevano verso casa.

Clary e Sebastian erano a casa dei Lightwood tornati da poco dalla casa di Ragnor. Per distrarre Clary, Sebastian l'aveva portata a fare un ulteriore giro così tornarono più tardi del previsto. Clary successivamente aveva portato il piccolo Max a fare un giro dato che quest'ultimo era rimasto chiuso in caso tutto il tempo; intanto Sebastian aveva detto a Clary che era stanco e che si sarebbe ritirato nelle sue stanze per riposare, ma durante il tragitto si era imbattuto in Alec e Magnus. I due stavano anche loro andando nelle proprie stanze, quando Sebastian aprì bocca. Era ormai dietro di loro e stava andando dalla parte opposta, ma Alec sentiva comunque addosso la sua presenza. "Cosa ci fa qui dentro un nascosto? Questa casa è stata costruita solo per coloro che hanno il sangue puro...." disse assottigliando un ghigno. "Lascia perdere Magnus, non ne vale la pena" gli sussurrò Alec vicino all'orecchio. Magnus si concentrò su di lui: gli occhi azzurri.... i capelli neri...
"Perché te la prendi tanto, in fondo non è il primo nascosto che muore... dopotutto, cosa vuoi che sia" Sebastian scandì le ultime parole lentamente, come se stesse parlando ad un ritardato. A quel punto Magnus non ci vide più dalla rabbia ma non voleva neanche che Alec lo vedesse scagliare qualche incantesimo di tortura. Quindi prese fiato e si girò per rispondere ma nel farlo vide che Alec si stava scagliando contro Sebastian. "Non ti azzardare a parlare così dei nascosti razza di idiota, non so se te ne sei accorto ma siamo nel 21 secolo e la guerra tra Nascosti e Nephilim è finita da anni! Quindi se non vuoi che avvii una guerra interna, ti conviene alzare i tacchi e andartene per la tua strada!" Urlò Alec furioso spingendo per le spalle Sebastian con due mani, non con tanta forza da farlo cadere ma tanta da farlo indietreggiare. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e se ne andò. Non per timore, ma perché non aveva voglia di mettersi a discutere. Era stata una giornata pesante anche per lui, ma prima di andarsene chiese un ultima cosa "Come sta la cavia umana sopravvissuta?". Alec aveva raggiunto Magnus per andarsene quando sentì la domanda. Stava per rispondergli quando lo stregone lo precedette. "Come fai ad essere a conoscenza del ragazzo?" Chiese quest'ultimo "Me l'ha riferito Jace..." si spiegò Sebastian "Non vedo come ti possa interessare ma.... è cosciente. Ora se non ti spiace, avrei altro da fare. " detto così, Magnus si girò e si avviò verso le stanze quando Sebastian fece un ultimo commento "Si, come ad esempio andare in giro a scopar-" ma non finì la frase perché venne colpito da un pugno in piena faccia che lo atterrò. "Ti avevo avvertito" Alec ritirò il braccio e vide che aveva le nocche sporche di sangue. Lo stesso sangue che usciva dal naso di Sebastian e che ora si trovava in una posizione alquanto innaturale. "Ora andiamo" disse il giovane Nephilim prendendo lo Stregone per un braccio e trascinarlo nella sua stanza.

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