Capitolo 11

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Alec non riuscì a dormire molto la notte, poiché era turbato dal discorso di Magnus e da altri pensieri sempre riguardanti l'argomento. Così decise di alzarsi e fare un giro. Uscì dall'Istituto che erano le 4 di notte, infatti era tutto buio, ma nonostante quello riuscì ad individuare un ombra che si muoveva dietro un albero. "Chi è?" Chiese Alec sospetto. Nessuna risposta. Pensò che fosse solo il vento a muovere le foglie. Si girò per tornare indietro quando una figura gli si piantò davanti di colpo senza lasciarlo passare.

"Raphael?!" Disse Alec. Raphael si era presentato davanti all'Istituto, perché non ci poteva entrare, con Simon svenuto in braccio. Ad Alec non importava del mondano, ma era curioso cosa ci faceva un vampiro nei dintorni dell'Istituto. "Che ci fai qui?" Chiese Alec scocciato. "Sono venuto a riportarvi il mondano. Stanotte è venuto all'Hotel Dumort perché aveva fame." Disse Raphael "Di cosa stai parlando?" "Quando il mondano venne involontariamente rapito dal mio clan, venne trasformato in un topolino il quale mi morsicò e bevve il mio sangue inconsciamente. Ora è in uno stato di trans" gli spiegò Raphael appoggiando Simon sui gradini dell'Istituto. Alec imprecò a bassa voce e maledisse Jace di non averlo ascoltato quando aveva detto che Clary avrebbe portato solo guai nelle loro vite. Dopodiché andò a svegliare Izzy. Svegliò lei perché era l'unica che prendeva decisioni giuste in un breve arco di tempo. Quando Isabelle si svegliò, andò a chiamare anche Jace e Clary. Clary quando lo scoprì corse giù dalle scale e andò ad abbracciare Simon svenuto, mentre Izzy aveva le braccia incrociate davanti al petto cercando di nascondere la sua infinita preoccupazione e cacciando indietro lacrime amare. "Cosa gli hai fatto?!" Urlò Clary a Raphael in lacrime. Raphael spiegò, come ad Alec, cos'era realmente successo e quindi le possibilità e le scelte che Clary avrebbe dovuto fare. Intanto ad Alec venne un forte mal di testa per lo stress accumulato e per le poche ore di sonno fatte, così sussurrò ad Izzy che non si sentiva bene e che si sarebbe ritirato nelle sue stanze per provare a dormire.

Alec si svegliò alle 10, con sua sorpresa perché lui era abbastanza mattiniero, e si fece una doccia veloce per schiarirsi le idee. Una volta vestito, scese con l'ascensore e raggiunse Jace in cucina. "Dove sono gli altri?" Chiese Alec riferendosi più che altro a Izzy. "Sono rimasti nel cimitero tutta la notte. È successo un casino, Simon è diventato un vampiro!" Disse Jace prendendosi la testa fra le mani "aspetta, cosa?" Sgranò gli occhi Alec "Si, adesso è con Raphael all'Hotel mentre gli altri stanno ancora dormendo. Clary è distrutta e Izzy non ha aperto bocca. Anche lei è a pezzi, ormai credo che si stia affezionando a lui" spiegò Jace tirando in dietro la testa e sospirando a occhi chiusi. Dopodiché si alzò dalla sedia e continuò "Comunque partiremo alle 15. Sveglierò le ragazze a mezzogiorno se dormono ancora, nel frattempo io e te ci occuperemo delle armi e delle nostre valigie. Non sappiamo quanto dobbiamo rimanere a Idris." Alec fece un cenno con la testa e si diresse verso le stanze quando gli venne in mente una domanda da fare a Jace "Hey aspetta, ma come faremo ad arrivare a Idris?" "Attraverso un portale" rispose Jace chiamando l'ascensore "ma solo gli stregoni possono creare portali" disse Alec vedendo Jace entrare dalle porte "esattamente, per questo ho contattato il Sommo Stregone Di Brooklyn. Lo stregone che domani ci porterà a Idris sarà Magnus Bane" disse Jace mentre esse si chiusero.

Alec non aveva molte paure, ma l'idea di rincontrare Magnus dopo la loro ultima discussione lo spaventava a morte. La cosa lo rendeva molto nervoso perché non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi quando se lo sarebbe ritrovato di fronte. Decise così di non pensarci e tenere la mente occupata iniziando a preparare le cose per il viaggio.

Ma Alec non era l'unico nervoso, perché anche all'Hotel Dumort Simon stava letteralmente impazzendo, non faceva altro che camminare avanti e indietro nella stessa stanza nella quale era stato portato la prima volta ed era sull'orlo di una crisi di nervi. Quando Raphael l'aveva portato all'Istituto, Clary aveva dovuto prendere una decisione: seppellire Simon perché rinascesse come vampiro o lasciarlo morire una volta finito il suo stato di trans; Clary non poteva sopportare l'idea di perdere il suo migliore amico e così aveva deciso di farlo rinascere come vampiro. Simon si era così risvegliato in un cimitero comperato di terra e sangue (che avevano usato per la completare la sua trasformazione). Ora si trovava con Raphael in un posto che non conosceva e con una persona che non conosceva, ma che era l'unica che poteva dargli una mano in quel momento. Simon non sopportava l'idea di non essere più umano e non riusciva a credere a ciò che Clary avesse fatto prendendo quella decisione, che lui considerava totalmente egoistica.

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