Erano le 20:30 e ognuno stava per conto suo all'Istituto: Simon era tornato a casa da sua madre e sua sorella, Clary era in camera sua a disegnare, Izzy era con Max e Jace si stava allenando. Si stavano tutti prendendo una pausa perché il giorno dopo sarebbero dovuti partire per andare a cercare Valentine. Per quanto riguarda Alec, dopo aver fatto una doccia veloce, si stava vestendo con il suo classico abbigliamento Total Black. Era letteralmente sul punto di buttarsi sul letto, quando venne interrotto da un messaggio di fuoco che gli apparve davanti. Letto il messaggio la stanchezza di Alec scomparve immediatamente, poiché la lettera proveniva da Magnus:
Alexander mi dispiace disturbarti, ma si
tratta di una questione urgente, codice rosso
o chiamalo come vuoi.
Raggiungimi al cimitero vicino all'istituto.
Magnus Bane.Ad Alec non servì rileggere il messaggio perché aveva già recuperato la sua giacca ed era uscito dalla porta.
Simon nel frattempo, era tornato a casa sua ma continuava a non stare bene. Quando la madre lo vide, iniziò a urlargli contro dicendogli che era molto preoccupata perché non si è fatto vivo per giorni senza neanche farsi sentire. Simon si scusò senza ascoltare quello che stava dicendogli la madre perché era troppo occupato a cercare di non sentire il cuore di sua madre battere. Quando finalmente finirono di litigare, Simon si chiuse a chiave in camera sua, si sdraiò nel letto e si addormentò. Quando si svegliò, era notte fonda. Aveva decisamente troppa fame, ma dentro di se sapeva che non era cibo quello di cui aveva bisogno. Si mise seduto su letto e si prese la testa fra le mani sussurrando "non posso mangiare cibo.... La luce mi fa venire mal di testa.... Sento il cuore delle persone battere.... Il sangue mi fa venire i crampi allo stomaco...." Di colpo alzò la testa e si ricordò di quando era stato rapito e portato all'hotel Dumort "Raphael".
Prese la giacca e uscì dalla finestra passando per le scale antincendio. Camminò a lungo senza sapere esattamente dove andare perché non sapeva bene dove si trovasse l'hotel. Mentre camminava si rese conto che non aveva portato con se gli occhiali e che nonostante questo ci vedeva a meraviglia. Aumentò il passo. Arrivò davanti all'hotel e cercò di entrare, ma senza riuscirci. "Cosa ci fai qui mondano?" Simon si girò e vide una sagoma sotto la luce del lampione presente poco più avanti. La figura si avvicinò e si dimostrò essere un ragazzo sui sedici anni, abbastanza alto con i capelli ricci e gli occhi castani. Ma aveva una caratteristica: aveva una cicatrice a forma di croce sul petto che si intravedeva dalla maglia scollata. Il ragazzo era Raphael Santiago. "Raphael, non so cosa mia abbiate fatto di preciso la sera in cui mi avete rapito, ma da quel giorno non tocco cibo, sento il cuore delle persone battere e ho un attrazione assurda per il sangue! Queste non sono di certo cose normali!" Spiegò Simon disperatamente. Raphael aveva spesso l'espressione annoiata o ironica, ma questa volta era incuriosita. Poi spalancò gli occhi ricordandosi di un particolare che aveva scordato. La notte in cui l'avevano portato via, il clan di Raphael, si era divertito a sua insaputa a trasformare Simon in un topo con una "pozione". Spesso lo facevano anche fra di loro mentre erano sbronzi. Quando Raphael aveva raggiunto il suo clan, aveva trovato un topolino bianco scambiandolo per un compagno. L'aveva preso in mano e portato con se; non avrebbe mai pensato che si trattasse del mondano perché pensava che quest'ultimo fosse stato portato via dai suoi. L'animale però, per scappare l'aveva morso. Simon aveva bevuto il suo sangue involontariamente, e lui non se ne era accorto perché i vampiri guariscono in fretta. Raphael aprì la bocca per dirglielo ma Simon ad ogni secondo che passava, peggiorava tanto che alla fine non si resse più e gli svenne davanti.Magnus stava aspettando nel cimitero ed era difficile non notarlo dato il suo abbigliamento. Quella sera indossava una giacca Bordeaux con una camicia nera e dei jeans con applicati sopra glitter argentati. In una mano aveva anche un anello che si collegava con un bracciale. Alec gli parve davanti, piegato con le mani sulle ginocchia e il fiatone causato dalla corsa improvvisa e nel vedere Magnus si chiese se quelle cose le comprava lui o mandava qualcuno, ma preferì non saperlo. "Hey, stai bene? Qual'è l'emergenza? Mi sembra che sia tutto ok, anzi.... Mi sembra tutto troppo ok, visto come ti sei messo in tiro" Chiese Alec ancora con il fiato corto per via della corsa appena fatta. "L'emergenza, mio caro Alexander, è il nostro appuntamento. se non sbaglio abbiamo un debito da saldare io e te e il mio abbigliamento è perfetto per l'occasione" rispose Magnus accennando un sorriso ironico. L'espressione di Alec divenne da affaticata a perfetto odio. "Stai scherzando spero!" Riuscì a dire quest'ultimo. "Mi hai fatto venire qui di corsa solo per questa stupidaggine?! Tu sei pazzo!" E fece per andarsene sbuffando quando una presa salda gli strinse il polso. "Hey, dove credi di andare? Hai un debito da pagare e non ho intenzione di far finta di niente. Ti ricordo che ti ho salvato la vita due volte!" Alec si girò e lo fulminò con lo sguardo "eh va bene.... Una volta! E comunque il nostro appuntamento non è una stupidaggine" Rispose Magnus alzando le spalle. 'Prima esco con lui, prima me lo tolgo... Almeno credo' pensò Alec, ma non ne era sicuro. Alla fine ogni volta che lo vedeva era felice, ma continuava a pensare che non se lo poteva permettere. "D'accordo... Dove andiamo?" Chiese Alec ormai vinto "Beh, lo vedrai" disse solamente Magnus accennando un sorriso. A quel punto schioccò le dita facendo uscire delle fiamme viola e aprendo un portale. "Dopo di te" disse Magnus ad Alec "prego" gli rispose lui. Magnus roteò gli occhi ed entrò nel portale seguito da Alec dopo qualche secondo. Si era preso pochi istanti per riflette su cosa stava facendo e come sarebbe andata a finire. Entrò nel portale e si ritrovò nel salotto di quella che a primo impatto sembrava una casa lussuosa, si avvicinò ad una delle grosse portafinestra presenti e dal panorama presente capì di essere su una spiaggia. "Dove siamo?" chiese a Magnus. "Caro Alexander, ti dò il benvenuto in Italia. Questa è una delle mie case che uso per le vacanze... so che se fossimo rimasti a Brooklyn non saresti stato in grado di goderti la serata per paura di essere visto da qualcuno, così ho pensato che andare in un luogo più appartato e in un altro continente ti potesse essere d'aiuto." Alec era sorpreso, non se lo aspettava, ma nel profondo sapeva di essere felice.
"Uhm niente male. È... Carino" rispose allo stregone "Le tue parole mi feriscono Nephilim" gli disse Magnus poggiandosi teatralmente una mano sul cuore "Non puoi dire che è carino; mi sono occupato personalmente dell'arredamento, come faccio sempre, e non puoi definire questo 'carino'. Un cane è carino, un bambino è carino, un cappello trovato in un mercatino dell'usato è carino; tutto questo invece è fantastico, non confonderti". Alec a quelle parole accenò una piccola risata che non sfuggì allo stregone il quale ne rimase sorpreso e ammaliato. Era la prima volta che lo vedeva ridere, ma si riprese in fretta e continuò a parlare: "Comunque che ne dici di sederci ? prego accomodati! Sai.. Volevo affrontare un discorso importante con te" e mentre parlava, presero posto sul divano rosso presente al centro della sala, sedendosi a debita distanza l'uno dall'altro. "Devo preoccuparmi?" chiese Alec. "No assolutamente. Vorrei che riprendessimo il discorso che avevamo iniziato nel mio appartamento quando sei stato ferito" gli rispose lo stregone."Magnus non mi sembra il caso e comunque non abbiamo più niente da dire al riguardo" "Io invece credo proprio di si. So che provi quello che provo io Alec" "Non hai idea di quello che provo" rispose stizzito l'altro "Questo è solo un gioco per te non è vero? Quando si parla del mio futuro si tratta di una questione di famiglia, di tradizioni, di onore!" "Onore? E diimmi, dove sta l'onore nel vivere dietro una maschera? Tu fai solo quello che credi sia meglio per gli altri anziché pensare a te! Anche gli Shadowhunter si innamorano Alexander!" . A quel punto Alec si alzò dal divano e si avvicinò a Magnus. "Ma per te è tutto uno scherzo? flerti, ti diverti, usi la magia, ma alla fine che cosa rischi ? Anche se provassi qualcosa per te, cosa dovrei fare? Rinunciare a tutto per noi? Devo fare quello che è giusto per me. Potrei perdere la mia famiglia, la mia carriera, ogni cosa! Non riesci proprio a capirlo?!" Anche Magnus si alzò e così facendo i due si trovare più vicino di quando non gli fosse mai capitato prima "Se dici che devi fare quello che è giusto per te, allora non sarebbe più giusto ammettere tutto ed essere felice anziché passare il resto della tua vita in una falsa?!" Gli rispose Magnus ferito. Si stavano fissando negli occhi ed Alec, per la prima volta, non si sentiva in imbarazzo. "Senti, devo andare. Domani devo partire per Idris, andiamo a cercare Valentine e a risolvere la situazione. Non so te, ma io ho una vita da portare avanti." Così dicendo si incamminò verso il portale che Magnus aveva creato, ed entrambi lo oltrepassarono. Questa volta, si trovarono esattamente davanti alla porta della stanza di Alec. Si girò e fece per aprire la porta quando Magnus sbattè la mano contro di essa per evitare che si aprisse, si avvicinò all'orecchio di Alec e disse "Hai una decisione da prendere. Non te lo chiederò un altra volta"
Alec sentì il suo fiato sul collo che gli provocò un brivido lungo tutta la schiena. Quando si girò vide che non c'era nessuno e che era da solo. Per l'ennesima volta.............................................................................................................................................................................................
Spazio autrice
Ciao! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Per chi non lo sapesse ho ripreso il discorso tra Alec e Magnus presente nella serie Tv, il motivo è che questo dialogo mi sembrava il modo più adatto per poter esprimere il rapporto presente tra i due personaggi. Come sempre lasciate un voto se avete apprezzato e commentate pure.
Ps volevo condividere il mio sclero Malec con voi, questa gif mi rappresenta a pieno. E voi? Come reagite alla Malec? Commentate ;)
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You're my first so many thing
FanfictionAlec ( Alexander ) Lightwood è uno Shadowhunter di 18 anni, maggiore di tre fratelli, ragazzo ligio alle regole, coraggioso e arciere formidabile; segretamente gay, innamorato del suo parabatai e incapace di uscire allo scoperto. Magnus Bane è uno...