Frutti Artificiali-Arianna

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Al mio risveglio mi ero accorta di essere in una stanza buia stretta da delle catene.

"C'è qualcuno?" avevo gridato.

"Arianna ti sei svegliata" aveva affermato Zoro.

"Sei stato legato anche tu!"

Non si vedeva niente.

"Zoro-senpai mi dispiace di non esser riuscito nel mio compito!" continuava a farfugliare Bartolomeo.

"Non è colpa tua, ma di quel bastardo d'acqua!" aveva esclamato lui.

"Ed ora?"

"Le mie manette sono di agalmatolite e le spade di Zoro-senpai sono state prese da loro" mi aveva informato.

Poi un colpo di chiavi ci aveva annunciato che qualcuno stava entrando.

Due uomini erano venuti verso di me.

"Lasciatemi andare!" avevo esclamato quando avevano cercato di prendermi.

I due si erano divincolati invano cercando di aiutarmi.

Mi avevano presa per poi portarmi fuori e trascinarmi contro la mia volontà nei corridoi.

Alla fine mi avevano condotto in una stanza.

E all'interno c'era l'uomo d'acqua.

La stanza era in tinta bianca con un tavolo al centro, una finestra alla sinistra, due piante mai viste in vaso al di sotto di essa e nel muro dietro una bacheca piena di tutti i ricercati.

Compresi i Capello Di Paglia.

"Ragazzina,sei davvero carina sai?"

Anche qui maniaci che sbavavano!

Ero terrorizzata e le manette, nonostante mi avessero tolto le catene,eliminavano le mie possibilità di fuggire.

"Non provare a toccarmi!" ero schifata dal suo ghigno.

Poi mi ero allontanata verso la finestra.

"Siamo al secondo piano dove pensi di scappare"

"Preferisco buttarmi che farmi comandare!"

Lui aveva sghignazzato, per poi mettere sul tavolino una scatoletta.

"Sai cos'è? Questo è un frutto creato da Doflamingo prima che i mugiwara lo sconfissero.

Ne ho comprati molti, ma visto che non mi fido di quel Demone Celeste il primo lo faccio mangiare a te, sei contenta?"

No!Io amavo l'acqua.

"Non intendo mangiarlo! Perché non avete preso qualcuno dell'isola!"

"Ragazzina quest'isola è isolata di molte miglia e disabitata, inoltre i miei uomini sono preziosi non posso rischiare di perderli o dovrò rifarmi un esercito e ci vorrà troppo tempo.

A breve tutta la Generazione Peggiore ed altri pirati con taglie esorbitanti passeranno in questo tratto di mare!" aveva spiegato.

"No!"ed avevo tentato di fuggire.

Lui aveva imprecato diventando acqua e poi avvicinandosi.

Così avevo cercato una via di fuga guardando fuori.

Ma era troppo alto.

Poi avevo notato la porta lasciata aperta.

E, non capendo nemmeno come, ero riuscita a schivarlo per poter fuggire fuori e correre più in fretta possibile.

Tuttavia quel tipo mi era alle costole.

Avevo corso per vari corridoi e superato varie stanze, però egli mi era sempre dietro ed era sul punto di recuperarmi.

"Lasciami!"bruciava.

La mia pelle si stava ustionando mentre la sua stretta diventava più forte.

Poi mi aveva messo il frutto in bocca e me lo aveva fatto mandare giù a forza.

Non aveva un sapore pessimo, ma nonostante ciò avevo tentato di sputarlo.

Tuttavia qualcosa era andato giù e da subito avevo sentito una strana forza.

"Che cosa mi hai fatto mangiare!"

"L'agalmatolite non ti permetterà di utilizzare quel potere.

Ora sei una donna-airone.

Uomini,tenetela in osservazione, se il frutto non sarà difettoso la potremmo pure uccidere e procedere con i nostri piani"

Divisi Tra Due MondiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora