Sorpresa-Sofia

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Fortunatamente,passati dei giorni, l'umore di Law era migliorato.

Nel periodo dopo la chiamata fatta da Bepo e quei brutti fatti in cui aveva perso la calma Law era ritornato lo stesso di sempre, mantenendo anche un margine di scherno e divertendosi mentre gli avevo raccontato come egli era diventato un soggetto amato nel nostro mondo.

Le nostre parole erano state grossomodo queste.

Law era entrato all'improvviso nella sua stanza.

"Trafalgar,ti serve qualcosa?" aveva domandato lei.

"Sono interessato a vedere il modo in cui noi siamo diventati famosi nel vostro mondo"

Lei ne era leggermente stupita ed era arrossita.

Come poteva dirgli che era una sua fan per ciò che aveva fatto e che lo seguiva ogni settimana da molto prima che si conoscessero?

"Vieni, ti mostro un volume e ti spiego" e si erano seduti sul letto.

"Questo è chiamato "manga" ed è un modo per conoscervi, l'altro è detto"anime" e si può vedere sopra quegli oggetti" ed aveva indicato il televisore e poi il computer.

Lui aveva osservato il libretto, aprendolo e guardando i disegni.

Sempre in maniera atona.

"Quindi tu sei appassionata di questi manga, e su chi hai puntato per il One Piece?"

Lei era imbarazzata.

"Penso che lo troverà Luffy, anche se non è l'unico che seguo.

Adoro molto Bepo però!" aveva affermato.

Lui aveva sorriso sentendolo nominare.

"Sarebbe davvero contento se potesse sentire tanti complimenti"

Poi avevano continuato a chiacchierare come se fossero amici.

Amici.

Ora appariva molto più rilassato.

Però, contando oggi, mancavano solamente due giorni allo scontro e alla sua partenza, perché sarebbe andato via immediatamente dopo aver preso il manuale.

E ciò,nonostante tutto, mi intristiva.

Questa mattinami ero alzata, trovandolo, sorprendentemente, sveglio.

"Mattinieri oggi"

"Buongiorno Sofia-ya"

"Vado a preparare la colazione, ne vorresti anche tu?"

"Non ce ne sarà bisogno" aveva ghignato come a suo solito.

Alcune volte, adire il vero, metteva leggermente i brividi con quello sguardo.

Tuttavia adesso era più simpatico e si riusciva anche a fare qualche discorso: era interessato davvero a questo mondo e alle sue malattie e aveva inoltre scoperto che molti essere viventi, noi compresi, erano simili tra le due dimensioni e tutto questo lo aveva spinto a cercare nuove letture da studiare.

Arrivata in cucina avevo trovato la tavola pronta.

Va bene, questo era strano.

"Sei stato tu Trafalgar?" avevo domandato stupita.

Non era tanto ciò che aveva preparato, ma il fatto che avesse avuto il pensiero di metterlo in tavola per entrambi.

"Per ringraziarti, Sofia-ya"

Poi mi aveva pregato di sedermi.

Ed avevamo mangiato, in silenzio e con un enorme imbarazzo.

"Ho finito di leggere i libri che mi hai offerto, puoi riprenderli se desideri"

"No tienili Trafalgar, io non mi sono mai incuriosita di medicina" avevo risposto senza pensarci.

Come se stessi parlando ad un amico, o magari...

Ma se ne sarebbe andato nel giro di una nuova mattina.

Che amarezza.

"Sotto tono quest'oggi?"

"Abbastanza,anche se fra due giorni tornerà Arianna..."

Lui aveva leggermente sorriso e, una volta concluso, mi aveva chiesto di accompagnarlo nella sua stanza.

"Sei stata gentile ad offrirmi quella stanza, non eri tenuta"

"Ed io avrei lasciato fuori da casa mia Il Chirurgo Della Morte? E poi come avrebbe fatto Bepo?

Inoltre devi ammettere che ti servivo e poi sicuramente avresti trovato una maniera per farti ubbidire" avevo sorriso.

Avevamo continuato in questo modo finché non eravamo entrati.

Lui si era seduto sul letto con i libri ancora sparsi sopra e così avevo fatto io.

Take me high and I'll sing

portami in alto ed io canterò

Oh you make everything okay (okay, okay)

riesci a rendere tutto ok

We are one in the same

io e te siamo la stessa cosa

Oh you take all of the pain away (away, away)

riesci a portar via tutto il dolore

Save me if I become

salvami se dovessi diventare

My demons

i miei stessi demoni.

-my demons.

Lo avevo osservato.

"Non mi sembra corretto" aveva affermato poco dopo.

"Che cosa?"
"Il fatto che tu conosca tutto di me ed io non so ancora nulla" aveva ghignato.

"Non c'è abbastanza tempo per poter parlare di tutti i miei insuccessi" avevo risposto, diventando per un attimo triste.

Non avevo avuto un passato minimamente paragonabile al suo, tuttavia alcune cose avrei preferito evitarle e seppellirle.

Perciò non ne parlavo mai con nessuno e mai lo avrei fatto.

Sembrava avesse compreso.

"Penso che sarebbe stata la tua stessa reazione nella medesima situazione" avevo concluso.

Lui aveva annuito.

Arianna era molto più capace in questi casi.

Eravamo rimasti a lungo a osservarci.

"E se venissi nella mia ciurma?" mi aveva domandato di punto in bianco.

Io avevo sgranato gli occhi.

"Perché mi chiedi questo?" avevo sillabato.

Law immediatamente mi aveva afferrato con un braccio e con una mano mi aveva sollevato il mento.

Per poi baciarmi.

Divisi Tra Due MondiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora