-"ehm...Lucy-san?-"
-"si?-"
alzai lo sguardo da per terra e guardai Levi
-"ecco...L'ambasciatore chiede di te personalmente-"
Impallidii all'improvviso e feci cadere il bastone per lavare a terra
-"s-si, vado-"
uscii dalla cucina e mi diressi verso l'ufficio dell'ambasciatore.
Odio. Odio. Odio.
Odio quella reggia. Odio il suo profumo. I suoi colori. Le sua mura.
Faccio parte di questa servitù da quando io riesca a ricordare. Non ho nessun ricordo del mondo esterno, la donna più anziana della servitù, chiamata Oba-chan (nonna in giapponese) dice che mi ha vista nascere fra queste mura, e che non ne sono mai uscita.
Sogno da sempre di uscire fuori, per la reggia ci sono paesaggi di città enormi e strabilianti, ce ne è uno in particolare, nel salone principale dove di solito tratteniamo gli ospiti, Oba-chan mi ha insegnato a leggere, lei per me è come una nonna e se non sbaglio in basso a destra dovrebbe esserci scritto "Parigi-1926".
Mi ha sempre affascinata quel quadro, di notte con mille luci, le vie, i negozi, il pane disegnato che per quanto era realistico mi faceva sentire il suo profumo attraverso il quadro, e poi lei...Quell'inestimabile Torre, soprannominata il simbolo dell'amore, La torre Effeil.
Chissà com'era dal vivo...
Arrivata all'ufficio dell'ambasciatore, bussai
-"Signore, sono Lucy-"
Una voce da signore anzianotto, con un tono alquanto freddo mi disse:
-"Entra-"
Abbassai la maniglia ed entrai, chiusi la porta dietro di me senza dare le spalle all'ambasciatore e mi misi davanti a lui abbassando il capo verso il basso e rimanendo cosi in segno di rispetto.
-" Ti ho mandata a chiamare per un motivo molto importante. E sarai fiera che proprio a te sia stato assegnato questo compito.-"
-"Vi ascolto signore.-"
-"Domani verrà qui per un po di tempo mio figlio per gli studi, voglio che tu sarai la sua cameriera personale e che non gli faccia mancare niente, voglio che la camera più lussuosa che abbiamo sia rimessa in ordine e lucidata insieme al bagno.-"
-"va bene signore, ai vostri ordini.-"
-"Hai domande da fare?-"
-"Si..una soltanto"-
-"ditemi-"
-"Posso sapere il nome di vostro figlio?-"
-"Natsu. Natsu Dragneel.-"
Natsu èh?
-"Bene, ora potete congedarvi.-"
feci un inchino
-"Con permesso-"
Sempre senza dare le spalle abbassai la maniglia della porta e uscii.
Natsu Dragneel èh? che tipo sarà? Beh, è il figlio dell'ambasciatore, sarà sicuramente un perfettino del cavolo che si crede di essere dio sceso in terra, viziato quanto non mai, e che pretende la ragione anche nel torto.
povera me...
Arrivai in cucina per prendere il necessario per lucidare la stanza al "Principino"
Arrivata, spalancai la porta, aprii la finestra e spostai le tende.
Era davvero una bella stanza...in confronto alla mia, che era simile a una topaia, era la stanza di un re d'Inghilterra.
Erano le? le 8 del mattino? bene.
Uscii fuori da quella stanza alle 11 e mezza di sera.
Venne Levy a controllarmi preoccupata e gli spiegai tutto, lei sembrava contenta.
Levy McGarden, 14'enne, senza famiglia, proprio come me.
Levy è una ragazza molto carina con un fisico snello e minuto. Non è molto alta. Possiede dei capelli mossi di color blu e in testa porta sempre una fascia gialla con degli occhi color nocciola, per gli altri eravamo sorelle, avendo solo due anni di differenza e avendo la stessa situazione familiare, preferivano definirci sorelle.
Una volta fatta la doccia con l'acqua tiepida-più fredda che calda in pieno inverno- ritornai nella camera del principino e accesi il camino cosi intano nella notte la stanza si riscaldava e al suo arrivo avrebbe trovato la camera calda e accogliente.
mi misi la vestaglia per andare a dormire e mi feci la solita treccia per non far impicciare i capelli nel sonno, essendo lunghi fino al sedere.
Spensi la lanterna e mi sedetti sul letto che era al muro dove c'era la finestra.
mi sedetti sul letto e mi girai verso il davanzale della finestra e mi appoggiai li con i gomiti.
Quante stelle...
Mamma e papà mi staranno guardando?
spostai gli occhi verso le due stelle più luminose, sapevo che una si chiamasse Sirius, da piccola non dormivo la notte per restare sveglia ad ammirarla.
Mi ricordava la mia mamma, anche se non ho ricordi di lei.
Quella stella più luminosa delle altre la collegavo a lei, ricordo ore ore a parlarle come se fosse la mia mamma, mi consolava, ero sicura che quando la mia mamma era viva era splendente e la più bella di tutte, proprio come quella stella.
Ma ero anche sicura che l'altra stella proprio affianco, era papà.
La sua luce era fioca ma non meno splendente delle altre, era più grande di mamma, e questo particolare lo collegavo al fatto che papà quando era vivo era forte e grande, e visto che la stella è dietro quella di mamma, dicevo che lui era il suo cavaliere, sempre pronto a proteggerla, e nessuno mai al mondo li avrebbe divisi, lui l'amava tanto. Ne sono sicura.
Quella sera nonostante il freddo lasciai la finestra spalancata e le tende a svolazzare con il vento che sembrava danzassero con lui, e alla fine, mi addormentai.
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Hola nipotiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii come state? questo è il primo capitolo della mia nuova storia, spero vi piaccia!
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《My Personal Maid?》{NaLu} [Completata]
FanfictionLucy Heartphilia, orfana, 17'enne, Capelli lunghi biondi con occhi color nocciola e un fisico molto formoso e slanciato. È costretta a lavorare da serva nella reggia dell'ambasciatore di Tokyo per permettersi da mangiare perche proviene da una famig...