capitolo 7

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Da quella mattinata, il principino ed io tendevamo ad evitarci, a cercarci solo per le cose vitali, ad essere freddi l'uno con l'altro.
Il motivo? non ne ho la più pallida idea.
Mi trovavo a lavare il pavimento della sala degli ospiti, con Levy che lucidava i vari souvenir, quadri, busti che erano in giro.
Nel frattempo, canticchiavamo insieme una canzone che ci veniva in mente.
Bond, ci raggiunse presto, aggiungendosi a noi iniziando a lucidare.
Quando finimmo, passammo alla sala pranzo, dove in realtà c'era ben poco da pulire.
Per sicurezza peró, volli dare una passata con lo straccio.
Non si sa mai.
Avvertii i due che andavo a prendere il secchio con l'acqua quando Bond prese a parlare;
-"Vi accompagno"-
Sorrisi
-"Tranquillo sting-san, ce la faccio-"
Sfoderò un sorriso che Levi si dovette sorreggere all'armadio ler non cadere a terra stecchita.
Non seppi resistere.
-"Di qua-" sorrisi indicando la porta con il dito.
Mi seguì giù in cantina, ma prima di aprire quella porta volli prendere un sospiro.
Mi ha sempre terrorizzata quel posto.
-"Va tutto bene?-"
Si, sto solo immaginando a quali mostri o alieni potrrbbero nascondersi là sotto.
Capii che avevo fifa cosi ridacchiò e mi prese la mano.
-"Dai su ci sono io, andiamo-"
Feci un mezzo sorriso con la faccia imbarazzata per quell'improvviso contattomcon lui.
Camminammo mano nella mano per le scale quando interrupi quel contatto per prenderr il secchio, ma lui prima che potessi prendere il secchio mi girò di scatto con ls schiena al muro e mise le sue braccia sul muro ai lati.
Sul suo volto era disegnato un ghigno e le sue labbra sfioravano le mie.
Ero totalmente pietrificata e mi sentivo terribilmente piccola in confronto a lui.
-"S-Sting-s...-"
Quella poca distanza tra le nostre labbra fu improvvisamente annullata da lui, che iniziò a baciarmi con foga e senza intenzione di riprendere fiato.
Le sue mani iniziarono a sfrecciare sul mio corpo, bramose di voglia. Voglia di me, del mio corpo.
Ero completamente inerme per colpa della pressione sia fisica che psicologica che il ragazzo esercitava su di me.
Mi mise una mano sulla bocca e iniziò a lasciarmi una scia di baci umidi che partivano dall'angolo della bocca fino a quando arrivò al collo dove iniziò a mordere. Succhiava la pelle e poi ci soffiava sopra, e ció mi fece venire i brividi.
Continuó a mordere il collo per poi iniziare a scendere.
Con i denti spostò la divisa e slacciò i lacci che stringevano il corpetto, per avere una visuale del mio seno con l'intimo.
Stava per mordermi la parte superiore del seno ma sentimmo dei passi percorrere le scale, poi vidi il volto del principino e della piccola Levy sbucare da dietro la porta.
Levy diede un urlo e il principino corse verso di noi, prese dalle spalle Sting, lo giró verso di noi e gli si scagliò contro.
Intanto che il principino colpiva più e più volte il volto del ragazzo io caddi a terra con le lacrime agli occhi e che mi rigavano il volto, per poi cadere a pesanti e grosse gocce salate sulle ginocchia.
-"Brutto bastardo, non la devi toccare!-"
Natsu stringeva i denti e i suoi occhi verdi, le sue pagliuzze dorate, erano colmi di odio. Rabbia.
Ci raggiunsero l'albina e il padre, quest'ultimo si lanciò a fermare il figlio, che stava continuando a colpire il biondo, Levy era corsa da me ad abbracciarmi e tranquillizzarmi mentre quell'altra era immobile all'entrata della cantina ad osservare la scena con una strana espressione soddisfatta.
Non ci diedi molto peso.
-"NATSU! PER L'AMOR DEL CIELO, CALMATI!-"
-"STAVA ABUSANDO DI LUCY! NON SI DOVEVA ASSOLUTAMENTE PERMETTERE! LEI È SOLO ED ESCLUSIVAMENTE MI..-"
-"Natsu! Tesoro calmati-"
Prima che potesse finire la frase l'albina gli si parò davanti non facendogli concludere la frase.
Cosa stava per dire Natsu?
Stava sul serio per dire quello che sto pensando?
Stava sul serio per dire "mia"?
-"Lucy, per oggi ti esonero dal lavoro, vai nella tua stanza e riposati-"
Mi disse l'ambasciatore con un'aria addolcita e preoccupata.
L'albina venne verso di me e mi tese la mano, l'afferrai senza pensarci e mi aiutò ad alzarmi, ma avvicino la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò:
-"Stai al tuo posto, cameriera-"
Per l'ennesima voltai miei occhi divennero lucidi e delle lacrime mi solcarono il viso.
Sotto lo sguardo distrutto di Natsu, sotto lo sguardo soddisfatto di lei, sotto lo sguardo preoccupato dell'ambasciatore e di Levy,lasciando il corpo del biondo svenuto a terra, riuscii a dire un flebile "Con permesso" e uscii da quella stanza, non voltandomi.
Entrai nella mia stanza e chiusi a chiave con doppia mandata la porta, mi spogliai e mi misi la camicia da notte, si erano fatte le 16.
Chiusi la finestra e abbassai tutta la serranda. Rimanendo cosi al buio.
Del buio avevo bisogno. Solo il buio poteva aiutarmi.
Piansi.
Piansi per il fastidio che ho provato.
Piansi per il mio primo bacio rubato.
Piansi per le parole dell'albina.
Piansi per la paura degli occhi arrabiati di Natsu.
Piansi per il grido di Levy e per gli occhi sbarrati e preoccupati dell'ambasciatore.
Piansi per paura.
Piansi, per poi addormentarmi profondamente.

*Angolo me*
*si nasconde dietro un qualcosa per evitare pomodori e banane*
SCUSATEEE TT.TT
Sono riuscita a pubblicare, ho iniziato la prima superiore e sono un po strana.
Ho una guerra in testa che non potete immaginare.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero di riaggiornare presto...
Beh, ciao nipotiniii♥

《My Personal Maid?》{NaLu} [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora