Suona la sveglia.
Quanto ho dormito?
I ricordi del giorno prima riaffiorano prepotentemente nella mia testa.
Che succederà a Sting?
Starà bene dopo i pugni del rosato di ieri?
Nell'intanto che mi torturavo con queste domande, mi alzai e iniziai a mettermi la divisa, poi, sentii dei passi felpati che percorrevano velocemente il corridoio.
Mi misi con l'orecchio spiaccicato contro la porta, nel tentativo di sentire qualche altro rumore.
E cosi fu.
Quando i passo furono vicini alla mia porta, il rumore cessò improvvisamente.
Qualcuno era davanti alla mia porta in completo silenzio, immobile.
Un leggerissimo scricchiolio della porta mi fece intendere che questo qualcuno si era appoggiato per origliare.
Smisi di respirare, il mio cuore velocizzó il battito e iniziai a sudare freddo per la paura di fare un qualsiasi rumore.
Dopo pochi minuti, un altro scricchiolio, che mi fece capire che questa persona si era allontanata dalla mia porta e il rumore di passi ricominciò, fino a scomparire.
Mi vestii in fretta e decisi di andare a controllare.Uscii dalla mia stanza cercando di fare meno rumore possibile nel richiudere la porta.
Sentii dei bisbigli e con l'eleganza pari a quella di un elefante, camminai fino a quando i bisbigli si trasformarono in una conversazione a bassa voce.
Venivano dalla camera di Sting.
Con le mani tremanti, mi appoggiai con l'orecchio alla porta, nel tentativo di capire cosa stava succedendo.
Con mio grande disgusto, riconobbi la voce dell'alpina, ipotizzai che i passi di prima erano i suoi.
-"Ho fatto ciò che mi avete detto di fare, ora dovete tirarmi fuori dai guai.- Si udì la voce di Sting.
-"Sting, ogni cosa al suo tempo. E ricordati che non devi darmi ordini.-"
-"Si ma io ora rischio di andare in galera per stupro a causa vostra! Scusate se mi permetto, ma se verrò denunciato io dirò tutto. Dirò che voi mi avete ordinato di fare ciò che ho fatto.-"
-"Piccolo bastardo, come osi ricattarmi! Quella piccola puttana rischia di portarmi via il mio Natsu, la mia unica possibilità di diventare ricca. Non lascerò che una piccola orfanella di insulsi camerieri mi porti via ciò che è mio. Io non tol-"
Aprii la porta di scatto, stufa di tutto quello che stava dicendo.
Come si era permessa?
-"SENTI LURIDA PUTTANA, NON TI PERMETTO DI INSULTARE I MIEI GENITORI, HAI CAPITO?-"
La spinsi e la feci cadere a terra, mi misi a cavalcioni su di lei e iniziai ad urlarle contro e a tirarle ceffoni mentre lei urlava.
-"Lucy! Lucy fermatevi!-"
Sting tentò di fermarmi ma senza volerlo gli tirai una gomitata dove non batte il sole mentre caricavo un pugno, che sferrai poi sul quel setto nasale che si trovava davanti a me e lui si ritrovò inginocchiato a terra.
-"Lucy! Cosa stai facendo?!"-
La voce dell'ambasciatore mi riportò alla realtà e cessai immediatamente di fare ciò che stavo facendo.
L'albina approfittò del mio momento di distrazione per spingermi via e alzarsi, per poi andarsi a mettere dietro a Sting che nel'intanto si era alzato ed era rimasto pietrificato dalla scena.
Mi rimisi in piedi e guardai gli occhi dell'ambasciatore.-"Padre! Cos'è successo?-" il rosato arrivò in fretta e furia e si bloccò sulla soglia, guardando prima me, poi l'albina.
Lisanna si fece avanti mentre si copriva il naso sanguinante.
-"E' successo che la tua bella cameriera, è entrata all'improvviso nella stanza di Sting, mi ha insultata e mi ha menata!-"
L'ambasciatore e Natsu spostarono i loro occhi su di me, avendo cosi tutta l'attenzione dei presenti.
-"E' la verità, Lucy?-"
L'ambasciatore incrociò le braccia, in attesa di una mia risposta.
-"Si, è la verità. Ma ciò che ho fatto ha un motivo e uno scopo.-"
-"Ah si, sentiamo, e che motivo o scopo avrebbe menarmi?-"
-"Lisanna, fa parlare Lucy.-" la zittì l'ambasciatore.
-"Sono piombata nella stanza, perchè passando davanti alla porta di Sting, ho sentito lei insultare me e i miei genitori. L'ho picchiata perchè ha detto ciò che ha detto e cosi in futuro non avrebbe più osato proferire parola su di me e la mia famiglia.-"
-"Bugiarda! Tu mi hai menato perchè sei gelosa di Natsu!-"
Arrossii violentemente sia dalla rabbia che dall'imbarazzo.
-"CHE COSA!?-"
-"Igneel-sama tutto ciò che ha detto è una bugia! Io non le ho mai fatto niente!-"
-"Lucy, Lisanna è una ragazza per bene, non farebbe del male a una mosca e le sue lacrime lo stanno dimostrando.-"
Lacrime? COSA?
Mi girai di scatto verso di lei e con mio grande orrore vidi che era seriamente in lacrime.
Per Zeref ma questa è zoccola dentro!
-"Ambasciatore, ma è la verità!-"
-"Lucy smettila.-"
I presenti sussultarono per l'inaspettato aumento della voce dell'ambasciatore.
-"Si, ambasciatore...-"
-"Ti voglio nel mio ufficio tra 10 minuti.-"
Così, se ne andò.
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime e per evitare di piangere davanti alla "coppietta felice" mi affrettai a uscire, ma il rosato mi rincorse e mi bloccò il passaggio all'entrata della mia stanza.
-"Dove vai-"
-"Toglietevi, devo cambiarmi la divisa-"
-"Devo prima parlarti.-"
-"Anche vostro padre deve prima parlarmi.-"
-"La mia questione è più importante di quella del vecchio-"
-"Il mio lavoro è più importante della vostra questione, toglietevi-"
-"Altrimenti?-"
-"Sentite, tanto ormai peggio di cosi non può andare quindi entro 5 secondi potreste benissimo trovarvi inginocchiato a terra per il dolore che vi procurerò con un calcio assestato sul vostro pene ormai rientrato da dove era uscito togliendovi così la vostra unica prova di essere dell'altro sesso e facendovi diventare sterile.-"
-"Ohw,la mia cameriera osa dirmi questo-" la sua voce roca mi provocò dei brividi lungo la schiena, cosa che a me non piacque.
-"Perchè non mi ignorate come avete fatto in questi ultimi giorni? Ho menato la vostra ragazza, non dovreste andare a consolarla?-"
Lo odio.
-"Tsk, con permesso-"
Lo presi per il braccio cercando di spostarlo, ma qualcosa andò storto.
Qualcosa andò storto perchè invece di tirarlo io verso la mia parte, mi tirò lui verso di sè, facendomi entrare nella mia stanza e chiuse subito dopo la porta dietro di me.
-"Beh? Dov'è ora quella sfacciataggine di qualche secondo fa?-"
-"Sentite...-"
Alzai di scatto il ginocchio, colpendolo, come ho detto prima, sulla sua unica prova che ha per dire di essere dell'altro sesso.
Emise un gemito di dolore e si accasciò a terra.
Mi abbassai alla sua altezza, e al suo orecchio bisbigliai
-"Eccola, la sfacciataggine di qualche secondo fa...solo che ho aggiunto qualcosina-"
Mi alzai e uscii dalla porta, lasciandolo lì com'era.
Dopo essermi lavata le mani, mi diressi verso l'ufficio dell'ambasciatore.
Dov'è Levi dannazione
Arrivata alla porta, bussai.
-"Avanti-"
Dai Lucy, andrà tutto bene.
-"Eccomi, volevate parlarmi, ambasciatore?-"
-"Si, ma sarà questione di pochi minuti-"
-"Ditemi, ambasciatore.-"
-"Lucy, date le circostanze, sono costretto a licenziarti.-"
...
Cosa?----------------------------------------
*Angolo me*
Eccomi quiiiii
Ho cercato di scrivere un capitolo più lungo per cercare di farmi perdonare...
Bene, detto questo...al prossimo capitolo! ^-^ <3
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《My Personal Maid?》{NaLu} [Completata]
أدب الهواةLucy Heartphilia, orfana, 17'enne, Capelli lunghi biondi con occhi color nocciola e un fisico molto formoso e slanciato. È costretta a lavorare da serva nella reggia dell'ambasciatore di Tokyo per permettersi da mangiare perche proviene da una famig...