Si beh, non so esattamente dove sono.
Mentre camminavo, ho preso un pullman, e sono scesa alla fermata più lontana possibile, per poi prendere altri pullman per andare sempre più lontano.
Ho soldi a sufficienza per ciò che ho bisogno.
Sono su un marciapiede, sono diretta verso una locanda per passare la notte e mangiare.
Sono le 10 e mezza di sera, quando varco l'ingresso della locanda di nome "Alberona".
-"Buonasera...-" entro e l'edificio si rivela abbastanza spoglio e desolato.
L'ingresso, da al vedere una sala con una decina di tavoli, alla sinistra, un bancone da bar.
infondo a sinistra ci sono delle scale a chiocciola che portano al piano di sopra dove ci sono le camere, e poco prima, l'imbocco di un corridoio che da ai bagni e alla cucina.L'arredamento è vecchio stile, tavoli e sedie di legno scuro e massiccio, un camino acceso illumina maggior parte della sala insieme a un lampadario al centro del soffitto.
Al muro, sono appese varie teste di animali, vecchi fucili e armi di vario genere.Mentre esamino per bene il posto, sento delle risate provenire dal corridoio.
Decido di andare a vedere.
attraverso la piccola sala e il corridoio.
-"Scu-scusate..io..-"
Apro la porta e davanti a me si presenta una scena abbastanza bizzarra.
Una ragazza e un uomo seduti con entrambi i piedi sul tavolo e in mano un boccale di birra.
Lei, una giovane ragazza di 18 anni con lunghi capelli castano scuro ondulati, occhi viola scuro, carnagione olivastra, un fisico sinuoso e un grande seno.
Indossava un bikini marrone con una felpa verde, dei jeans militari e degli scarponi.Lui, un uomo di mezza età di 45 anni, alto e molto muscoloso. Con i capelli arancioni tirati all'indietro, la barba ispida, e occhi neri. Una camicia nera, scarponi e pantaloni militari.
-"Stupido vecchio barbone abbiamo degli ospiti-"
Disse lei ridendo e guardandomi con un sorriso fugace.Il signore mi guarda interessato non curante delle parole della ragazza, si mette composto e si mette a fissarmi mentre beve un altro sorso dal suo boccale di birra.
La ragazza si alza, senza lasciare quel boccale di birra a cui sembra molto legata, quasi fosse diventato un quinto arto.
-"Piacere, io sono Cana, Cana Alberona-"
Mi sorride e io contraccambio.Uh, ecco spiegato il nome della locanda, sono un genio
-"Piacere mio...sono Lucy, Lucy Heartphilia-" sorrido.
Beh dai, sembrano brave persone, poteva capitarmi un tizio pedofilo fissato con i canguri
Al suono del mio cognome, l'uomo cambia sguardo, e si mostra ancora più interessato.
-"Benvenuta Lucy-"
Stringe decisa la mia mano Cana.L'uomo si alza, anche lui senza lasciare il suo boccale di birra/ quinto arto, e con passo un po barcollante ma con una figura slanciata e espressione affascinante, viene verso di me e mi tende la mano.
-"Lui, è mio padre-" disse Cana con una voce esasperata ma con una nota di divertimento e indicando col boccale l'uomo.
-"Piacere Lucy, io sono Gildarts, Gildarts Clive-"
Mi fa un sorriso caldo e rassicurante.Ah, ora spiegato il quinto arto in comune.
Dopo raggiunta la sala principale, mi sistemo dietro il bancone con accanto Cana e Gildarts dietro il bancone, impegnato a preparare 3 birre.
-"Allora Lucy, dicci tutto-" chiese Cana.
-"Ero una serva dell'ambasciata, ma per problemi interni sono stata lincenziata cosi..-"
-"Te ne sei andata, non sai cosa fare e ora ti trovi in uno stato confusionale..non è cosi, piccola Lucy?-" mi precede Gildarts
-"Esatto.."-
Cana era affianco a me che mi ascoltava con un'espressione dolce.
Gildarts posò le birre sul bancone e lui insieme a Cana iniziarono a bere.
Ma sarà buona? non ho mai assaggiato la birra e.e
Assaggio.
E' amara...però è buona.
Faccio un altro sorso.
-"Lucy, se vuoi puoi avere vitto e alloggio qui, ci serve personale e visto che te hai esperienza in campo, sei perfetta-" propose Cana, e a me non pareva vero.
Minchia che culo
-"Oh..ehm, okay!-" risposi con il sorriso a 32 denti
Gildarts posò le chiavi della mia camera sul bancone e disse "Numero 3, tutta tua cara!-"
Presi le chiavi e le misi nella tasca dello zaino e continuai a bere la birra.
Chiacchierammo e ridemmo fino a notte fonda.
Saranno state le 3 e mezza/4 quando ognuno entrò nella propria stanza per andare a riposare, finalmente a riposare.
Chiusi a chiave dietro di me la porta a doppia mandata, come mia abitudine.Stavolta non c'è nessuno a impedirmi di farlo.
Sono..malinconica?
L'entrata, da a vedere a un piccolo salotto, con un divano e la tv posizionata davanti a quest'ultimo.
Dietro, c'è una piccola cucina con un tavolo e una sedia.
Sulla parete di destra ci sono due porte, la prima è un grande bagno con la vasca e la seconda è la camera, con un grande e armadio e il letto posizionato sotto una grande finestra che da a vedere sul fiume della città.
Accanto al letto c'è una scrivania e al centro della stanza, un enorme tappeto rotondo peloso.Dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua in cucina, vado in camera.
Poso lo zaino sulla scrivania e metto i vestiti che mi ero fermata a comprare prima di venire qui nell'armadio.
Sistemo quello che c'è da sistemare e mi concedo un lungo bagno caldo.Bene Lucy... diamoci da fare.
Aspettiamo.
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Ve l'avevo detto che avrei aggiornato presto!
Con i vostri commenti mi avete strappato un sorriso e anche una lacrima, siete una delle mie gioie più grandi, grazie di cuore a tutti voi!
Questo capitolo è la svolta della storia in poche parole, quindi da qui incontreremo molte persone che conosciamo gia da molto, moooolto tempo! Scrivetemi nei commenti chi vorreste incontrare e io cercherò di fare il possibile!Vostra zia Bunny <3
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《My Personal Maid?》{NaLu} [Completata]
Fiksi PenggemarLucy Heartphilia, orfana, 17'enne, Capelli lunghi biondi con occhi color nocciola e un fisico molto formoso e slanciato. È costretta a lavorare da serva nella reggia dell'ambasciatore di Tokyo per permettersi da mangiare perche proviene da una famig...