Capitolo 13

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Il telefono sul comodino come da routine. 

 - E' solo che si vede cosi tanto.  

Mi alzo, e vado in bagno per lavarmi la faccia.

 - Si vede da lontano kilometri che stai aspettando qualcuno. 

Frugo nell'armadio, tra quei pochi vestiti che ho. 

 Eppure perche?  

Prendo un paio di jeans, una camicia nera a maniche lunghe, una giacca di jeans e le converse. 

 - Eppure perchè lo stai ancora aspettando, pur sapendo che non lo rivedrai mai più?  

Sbatto le ante dell'armadio con rabbia. 
Rimango immobile con i vestiti in mano, mentre fisso l'armadio senza la forza di fare anche un minimo movimento. 
Le lacrime iniziano a rigare le mie guance senza il mio consenso. 

Le parole di Erik continuano a tormentarmi da ieri sera e ormai persino gli occhi sono stanchi di piangere. 
Mi giro e appoggio la schiena all'armadio, poi scivolo giù, accovacciata. 
Le lacrime non smettono di fuoriuscire. 

Chissà lui come sta...

Mi alzo, e inizio a vestirmi. 
Sono le 10 meno un quarto e scendo giù nell'atrio. 
Cana è intenta a raccogliersi i capelli in una coda alta.
Appena mi vede si gira e sorridendo mi da un bacio sulla guancia col buongiorno. 
"Lucy... è successo qualcosa?" mi chiede preoccupata, a quanto pare non sono molto brava a fingere. 
Tanto, che mi lascio andare completamente tra le braccia di Cana, che appena vede i miei occhi farsi lucidi corre ad abbracciarmi, trovando in esse una seconda casa. 
Penso che non ho mai pianto cosi tanto. 
Tra lacrime e singhiozzi, riesco a raccontare tutto a Cana, che ascolta e sta zitta. 
E' la prima persona a cui racconto com'era la mia vita, prima di venire alla locanda. 

"Lucy, ti senti meglio oggi?" mi chiede asciugandomi col pollice l'ultima lacrima fuoriuscita. 
Annuisco, mi lavo la faccia, e entrambe usciamo per l'appuntamento con Juvia. 

"Buongiorno!" 
Io e Cana ci giriamo, riconoscendo la voce squillante della ragazza dai capelli blu. 
"Buongiorno Juvia!" Rispondo sorridendo. 
"Giorno cara!" dice Cana dopo di me. 
Ci salutiamo, e dopo che Juvia mi ha scrutata per bene, fiutando qualcosa. 
Alza un dito. 
"Primo appuntamento!" 
Cana annuisce capendo gia, mentre io, come sempre, non capisco. 
Cana la imita alzando un dito. 
"Estetista!" 

... No.

La mia faccia penso abbia parlato da sola, perchè Juvia e Cana mi prendono a braccetto e mi trascinano sulla corriera, che ci avrebbe portato all'inferno. 

L'edificio è interamente bianco. 
Varcata la soglia, si entra in un atrio.
Una porta,uno studio. 

Juvia e Cana danno il buongiorno alla signora che si trova dietro un bancone in fondo alla stanza. 
"Sono Lockser! Ho una serie di appuntamenti" annuncia Juvia. 
La signora, controlla un grande registro sul computer, dopo ci sorride e ci dice di raggiungere l'ufficio numero 2. 
"La signorina Strauss vi attende per depilazione totale." 

Mi sento male.

L'occhio mi cade su un giornale posato su un tavolino davanti alle sedie per l'attesa. 
Mi libero dalla presa delle due, mentre Juvia è impegnata a pagare. 

"Annuncio importante per la famiglia Dragneel!
Il giovane erede della famiglia Dragneel ha annunciato, insieme alla sua attuale fidanzata, l'imminente matrimonio che si svolgerà  il mese prossimo, Domenica 10 Dicembre!" 

《My Personal Maid?》{NaLu} [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora