Polaroid.

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"Dove andiamo oggi?" Mi guardo intorno mentre il mio fidanzato tenta malamente di preparare una moca.
Il mio fidanzato.
Ah, mi viene quasi da ridere.
Ripensando a tutti i momenti in cui mi rifiutavo anche solo di pensare di essere gay mi viene da ridere.
Guardandomi adesso mi viene da ridere, sono seduto a gambe accavallate con il mio fidanzato che mi prepara la colazione, con ancora il suo sapore ovunque, e non riuscendo a pensare altro che per tutto quello che vorrei fare con lui una vita intera non basta.
"Riesci a camminare, Styles?" Si volta ed ancora una volta fa scorrere lo sguardo sul mio corpo seminudo.
Rimanere in boxer mi ha sempre fatto sentire libero, e sembra che piaccia parecchio anche a lui.
"Non sei divertente." Gli lancio un'occhiata e con scioltezza mi alzo. Troppo velocemente.
Appena sono in piedi sento diradarsi dal fondoschiena una fitta che mi fa pensare che possa morire da un momento all'altro.
Lui immediatamente termina ciò che stava cercando di fare e mi circonda la vita con un braccio.
"Amore tutto bene?" Mi fissa e sembra quasi che abbia paura che possa sgretolarmi fra le sue mani. Ed un misto di preoccupazione e senso di colpa annebbia l'azzurro dei suoi occhi.
Come se fosse una colpa aver fatto l'amore con me.
Come se non avesse reso tutto incredibilmente magico e romantico.
Come se non fosse stata semplicemente la miglior nottata della mia esistenza.
Louis non immagina nemmeno cosa abbia combinato la sua presenza nella mia vita.
Il dolore passerà.
Come è passata la rinnegazione di me stesso.
Come è passata la paura di farmi male.
Come è passato l'imbarazzo, anche se questo ogni tanto ritorna.
Così passerà anche la fastidiosa sensazione su per il retto.
Ma lui passerà?
Anche se non dovessimo stare insieme per sempre?
Il suo ricordo sbiadirà mai dalla mia memoria?
Arriverà mai il momento in cui chiudendo gli occhi non rivedrò più il suo viso?
No, perché l'amore non funziona così.
Noi non funzioniamo così.
"Boo, va tutto bene." Esclamo lasciandogli un bacio sulle labbra, senza nessuna pretesa. Ma che comunque scatena proprio al centro del mio stomaco un'eruzione. La lava è ovunque, ma non fa male. Il suo passaggio lascia solo una scia di puro piacere. Eppure il sapore che porto sulle labbra è di estate, di mare, di sole. I suoi baci sanno di cose che non ho ancora visto, di notti troppo lunghe, di sogni troppo grandi. "Tutto bene!"
"Sicuro?" Soffia con le mani contro il mio petto e la bocca troppo vicina anche solo per ricordarmi che la terra gira intorno al sole.
"Sicurissimo." Rispondo convinto baciandogli la punta del naso e continuando. "Ma la colazione la preparo io!"







"Hazza?" Alzo lo sguardo e un flash mi acceca.
"Cosa cazzo?" Mi stropiccio la faccia e vedo i suoi occhi sorridermi più delle sue labbra.
"Sei bellissimo!" Esclama come se fosse la prima volta che me lo dicesse, come se non avessimo fatto l'amore, come se non fosse il mio fidanzato.
"Non sono fotogenico, Boo." Mi lamento avvicinandomi e allacciandomi i pantaloni, mentre lui si allontana, muovendo il rettangolino di carta che la macchina fotografica ha sputato.
Non ne vedevo una da anni, ed invece adesso Louis la impugna come se fosse la sua migliore amica da sempre.
"Bugiardo!" Afferma tirandomi una ciocca di capelli e facendomi sorridere. "Dio, quanto amo queste fossette."
Mi lascia un bacio sopra ognuna e d'istinto chiudo gli occhi, con ancora un sorriso stupido stampato in faccia.
Non lo so perché, non so nemmeno se sia normale provare questa stupida sensazione di assoluta felicità, ma sono convinto che tutto il Mondo ci stia guardando e sia geloso di noi.
Clic.
"La smetti?" Cerco di rubargli la polaroid che adesso stringe in mano e lui si scansa. "Sono mezzo nudo e ho la pancia, dammi quelle foto!"
"Mai." Mi informa. "Vedremo queste foto tutte insieme, un giorno...devo decidere ancora quando."
"Stronzo." Lo apostrofo, abbottonandomi la camicia di jeans e mettendola dentro i pantaloni. Lo sento ridacchiare dalla stanza accanto e mi metto le scarpe.
"Questi pantaloni ti fanno un culo da paura." Esclama, dandomi una pacca e muovendosi verso lo specchio.
"Ahia." Faccio io prendendolo per un braccio. "Dove pensi di andare? Non mi hai ancora dato il buongiorno."
"Sei davvero bugiardo!" Dice accoccolandosi contro di me. Le sue parole spesso collidono con i suoi gesti. Ed è proprio questo che adoro. Può dirti che sei un lurido bastardo, ma se lo farà abbracciandoti non ti sentirai minimamente toccato dalle sue parole. "Ti ho svegliato baciandoti, non credo ti sia andata tanto male."
"Mh..." Fingo di pensarci. "Non lo so." Sussurro picchiettandomi un dito sul mento. "Ero assonnato, sai com'è... non ricordo."
"Ah.." Dice leccandosi le labbra. "Cattiva memoria?" Si morde il labbro inferiore e poi sorride fissando la mia bocca.
E probabilmente non mi sono mai sentito tanto desiderato da qualcuno, perché anche se le sue labbra non sono sulle mie, anche se le sue mani sono ferme sui miei fianchi e dal bacio che sta per arrivare so che non scaturirà niente di più, mi sento desiderato.
Questa volta non parlo di desiderio puramente sessuale, sento che mi desidera come un bambino vuole il suo ciuccio, lo vuole perché senza non riuscirebbe a dormire.
Mi desidera come ogni adolescente vorrebbe sapere tutto della vita, assaporare ogni sapore nuovo, scoprire tutti i misteri che si nascondono in milioni di anni di storia, perché è nella sua natura. La curiosità è alla base della giovinezza, quando non sei più curioso inizi ad invecchiare.
Mi desidera perché, in qualche strano modo, sono l'unica equazione che rende il suo sistema perfetto.
"Solo insaziabile voglia di te." E senza alcuna corsa ritrovo le sue labbra. Sempre calde ed accoglienti come al solito. Ed i suoi baci sono un turbinio di emozioni, che non riesco ancora a spiegare, so solo che più lo bacio e più vorrei farlo, che ogni bacio che mi lascia mi rende ancora più voglioso delle sue labbra, e l'unica cosa che riesco a pensare quando è troppo lontano è che dovrebbe baciarmi.
Dai baciami.
Proprio qui sulle labbra.
O magari fallo con gli occhi, so che sei bravo a farlo anche senza usare la bocca. Anzi i baci migliori che mi dai sono proprio quelli con le mani, con gli sguardi, con le parole.
I tuoi zaffiri che mi inghiottiscono l'anima e che poi la fanno riemergere più pura, più limpida, più felice.
Le tue mani che mi accarezzano lasciando una scia di fuoco.
Le tue parole che rendono tutto sopportabile, perché se sei tu a dirmelo anche la notizia peggiore diventa sopportabile.
Non c'è bisogno della bocca per parlare, come non c'è bisogno delle labbra per baciare, l'importante è che tu abbia voglia di baciarmi.
Baciami, in qualsiasi modo, in qualsiasi luogo, per qualsiasi motivo.
Baciami ed il mondo smetterà di odiarci.






If possible, I would marry you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora