Dream

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  La King's Cross è come al solito affollata e rumorosa, cammino a testa bassa con i Coldplay che cantano e suonano parole che io non sono ancora in grado di esprimere.
Odio i luoghi affollati, come odio il rumore, il caos e la continua sensazione di qualcuno che ti respira sul collo.
Cosa sono venuto a fare a Londra, allora?
Londra per tutti i ragazzi inglesi rappresenta quasi una meta da raggiungere, un posto in cui i sogni diventano realtà più facilmente, dove sognare non è proibito, dove sognare è un diritto per tutti. Ed i sogni, per antonomasia, rappresentano i luogo dove tutto è possibile.
Chi non ha un sogno nella vita?
Ognuno di noi, magari nascosto da vari strati di menefreghismo, ha un piccolo desiderio che accudisce con più pazienza e amore.
Ogni persona nasce con un determinato destino, si nasce per fare qualcosa nella vita, e ci lasciano alla convinzione che siamo stati liberi di scegliercelo da soli, almeno il nostro sogno.
Ma non è cosi.
Io non ho mai scelto nulla, io sono da sempre stato musica.
L'affrettarsi della gente intorno a me, mi avverte dell'arrivo del treno, ed alzo di scatto la testa, trovandomi di fronte un ragazzo con le braccia spalancate ed un sorriso che praticamente occupa tutto il suo viso.
"Liam." Esclamo prendendogli una mano, e stringendola.
"Cosa fai, coglione?" Mi allontana di scatto e scuote la testa, mezzo divertito. "Vieni qua, stupido."
Mi abbraccia con fare protettivo, e per un secondo sento che forse dovrei lasciar perdere ogni mia stupida fissazione, ogni continuo rifiuto ai rapporti sociali durati, che dovrei semplicemente imparare a fidarmi del prossimo, con lui ci sono riuscito, che ha più degli altri?
Lo allontano mentre inizia a parlare di quanto gli sia mancato, di come fosse noioso entrare in casa e non sentire le mie urla, di quanto odiasse l'idea di non potermi chiamare e andare a prenderci una birra, ed io lo guardo negli occhi, e capisco che in fin dei conti lui non ha nulla a che fare con il resto della gente.
Negli occhi della maggior parte delle persone si nascondono molte cose, cattiveria, falsità, buonismo, bugie, doppi giochi... nei suoi invece scorgo la bontà di quel fratello che non ho mai avuto, quel fratello che ti chiama nei modi peggiori, che non mente per non ferirti, che sa quando è il momento giusto per prenderti a schiaffi, ma che, in qualsiasi momento, a qualsiasi ora del giorno o della notte, è pronto ad abbracciarti e ad ascoltarti mentre imprechi contro il vento. Lui è buono. Lui è amico. Lui è Liam.






Jem è fuori per le consegne, il bar è nelle mie mani ed io non riesco a starci con la testa per più di un secondo.
Stasera dovrei esibirmi al 12 Bar Club, poco distante da qui, ed il mio corpo si è radicalmente diviso in due fazioni ben distinte, una spera che il locale sia mezzo vuoto, in modo da poter stare tranquillo, cantare vecchie canzoni e non incorrere in ansie e sbagli inutili, ma l'altra vorrebbe che fosse stracolmo, che ogni persona di questa dannata città entrasse in quel locale solo per ascoltare la mia voce intonare melodie dimenticate dei Beatles intervallate dalle ballate di Elvis Presley, e che domani sotto il Big Ben si parli solo di quel ragazzo dai capelli ricci e dall'incredibile voce.
"Buongiorno." Louis, entra nel bar con un sorriso contagioso e ,per evitare di passare inosservato, con dei pantaloni rossi che sembrano quasi dipingere il bar delle mille sfumature del fuoco.
"Buongiorno!" Rispondo guardando la sua figura muoversi lentamente verso il solito tavolo, con a seguito il moro, Zayn, che mantiene in una mano un pacco di sigarette e con l'altra le chiavi della macchina.
Louis saluta con un bacio sulla guancia una vecchia signora che è solita venire qui ogni giorno, prendendo numerosi caffè accompagnati da altrettanti dolcetti. Ed eccola che ne offre uno ai due ragazzi, cordiale e simpatica. Voglio credere, e ben sperare, che si conoscano da tempo, e che non siano diventati amici in questa settimana in cui i due ragazzi hanno iniziato a frequentare la caffetteria.
Mi avvicino al tavolo leggermente infastidito da quel particolare e non posso far meno di ascoltare le parole del ragazzo.
"Signora Clem non si preoccupi, davvero." Scuote le mani in segno di un rifiuto gentile ma la donna è ancora caparbia.
"Mangia figliuolo, sei tutto pelle e ossa."
"Oh ma scherza?" Scoppia in una fragorosa risata e Zayn lo segue a ruota. "Signora sto ingrassando, prima si che ero un vero modello."
"Un biscottino non rovinerà la tua linea." Sorride benevola e porge il piccolo vassoio con dentro altri tre biscottini. "Anche il mio Taylor era attento alla linea."
"Non si è fatto ancora vivo?" Gli occhi del ragazzo diventano delle pozzanghere illuminate dalla luce della luna, e si alza avvicinandosi alla signora e appoggiandole una mano sulla spalla.
"Ancora nulla." Scuote la testa la donna. "Ma lo sto aspettando, sai? Lo aspetto ogni giorno."
"Signora il vero amore ha i suoi tempi. Una cosa è certa però, si aspetta in eterno." Sorride e le accarezza i capelli, dopo alcuni secondi si accorge della mia presenza e si risiede con ancora quel sorriso stampato in viso.
"Scusi." Esclama colpendo anche me con una buona dose di energia e ottimismo.
"E di cosa?" Domando io ancora leggermente intontito da quell'attimo di confidenza rubato. Con quella signora io non ci ho mai parlato veramente, mai una volta ci ho scambiato più dei giusti convenevoli, non le ho mai chiesto nulla, e lui in una sola settimana ha conquistato tutto quello che io non ho mai ricevuto da una signora qualsiasi, in un posto qualsiasi. "Cosa desidera?"
"E' sempre il solito." Risponde divertito Louis difronte a me, con un sorriso di quelli rubati dai bambini capricciosi e gli occhi illuminati come lampadine.
"Due caffè, uno doppia panna e uno con il caramello?"
"Anche quello." Incalza poggiando il viso sui palmi aperti, dopo aver ricevuto uno sguardo fra il divertito e il truce da parte del suo amico.
"E cos'altro?" Chiedo leggermente confuso, non potrebbe arrivare subito alla conclusione?
"Se possibile, vorrei sposarti subito."




Il Browns è stracolmo e come ogni strip-pub che si rispetti puzza di birra e sigarette come nient'altro al mondo.
Due ragazze ciondolano a pochi metri da noi, semi nude non aspettano altro che il loro turno per salire su quel palco, dimenarsi con quattro mosse quasi sexy e poi scendere, sperando di aver adescato qualcuno, ed il problema sta nel fatto che adescano quasi sempre.
"Cosa stiamo facendo?" Mi sussurra Liam all'orecchio mentre una ragazza, completamente nuda, vestita solo da dei copri capezzoli di pelle, porta un uomo palesemente eccitato nel privè. In questi casi non mi è mai chiaro chi sfrutta chi, ma una cosa è certa. Le mani le devono tenere ferme, i buttafuori osservano ogni mossa con occhi sgranati e con pugni chiusi, pronti per ogni evenienza.
"Cosa si fa davanti a delle donne nude e belle?" Domando con fare speranzoso alzando le sopracciglia, lui però deludendo le mie aspettative alza le spalle e scuote la testa. "Si guarda, e si commenta. Sperando che a fine serata si riesca a fare qualcosa di buono con almeno una di queste splendide ragazze."
"Stupido." Mi schiaffeggia la nuca quasi con naturalezza. "Come se ti mancano."
"Cosa centra, vedi quel piercing?" Indico con fare deliziato l'unica cosa che indossa un'altra ballerina.
"Ma dio..." Esclama Liam sbigottito, inclinando leggermente la testa e facendomi scappare un sorriso. "Si possono fare piercing pure lì sotto?"
"Amico ciò che si può fare lì sotto, lo sa solo dio."
"Usciamo?" Mi implora. "Giuro che ti pago tutte le birre che vuoi."
"Quante?" Domando con fare speranzoso, pregustandomi una bella sbronza gratis.
"Quante ne vuoi Harry, basta che ce ne andiamo." Urla esasperato spingendomi fuori dalla porta.
"Okay, okay." Rido divertito dalla sua timidezza. "Un attimo che lascio una cosa a Nick."
Nick è il miglior buttafuori di questo locale, ed è anche quello che probabilmente fa più paura, ma ormai siamo vecchi amici, e non può dirmi di no.
"Ehi amico." Dico dandogli una pacca sulla schiena. "Come va?"
"Bene Harry, tu?" Chiede scuotendo la testa. "Bene. Chi ti interessa?"
"Vedi quella biondina? Cioè più che bionda è castana, quella con gli occhi color del cielo."
"Lydia." Risponde lui sogghignando.
"Ecco potresti dire a Lydia che è davvero carina e che stasera potremmo vederci a questo indirizzo?" Scarabocchio l'indirizzo di casa di Liam con fare tranquillo, e lo consegno alla montagna umana con un sorriso gentile.
"Posso assicurarti che si farà viva." Mi fa un occhiolino e mi caccia fuori quasi a forza. "Non dovrei farti uscire, avresti dovuto pagare."
"La prossima volta." Urlo per farmi sentire.
"Una prossima volta non ci sarà questi non sono posti per te, ragazzo."
Forse ha ragione. Forse dovrei pensare solo alla mia carriera. Forse dovrei pensare che ieri in quel bar ho ricevuto solo applausi e mi hanno chiesto persino canzoni fuori scaletta che per fortuna conoscevo. Forse dovrei pensare che la vita non è fatta solo di questo. Forse dovrei iniziare a vivere sul serio.
Ma quella ragazza mi ricorda qualcuno di incredibilmente famigliare, e la voglia di passare con lei la miglior notte della mia vita, mi lascia confuso. Lei non è nessuno. E' solo una sostituta, l'ennesima. Ma perché questa volta l'ho dovuta scegliere? Perché non è stato semplice come le altre volte? E' sempre stato una vale l'altra, oggi l'ho scelta con meticolosità. Come ho visto Lydia ho deciso che la notte l'avrei trascorsa con lei, e senza di lei nessuna notte di divertimento.
L'aria fredda della notte londinese mi taglia il viso e mi scompiglia i capelli, mi muovo solitario verso una panchina mentre Liam è andato a prendere le birre. Si prospetta una lunga nottata.










AUTRICE ORIGINALE : Buonasera persone. So che poco ci state capendo, ma sto cercando di delineare i caratteri dei ragazzi, i loro modi di fare, i loro pensieri e soprattutto il loro modo di approcciarsi alla vita.Forse potrebbe essere anche noioso, e se è cosi, vorrei tanto saperlo.Quindi forza con le recensioni che sono davvero curiosa di sapere la vostra.Grazie a chi perderà tempo a lasciare una piccola recensione, e grazie anche a chi leggerà silenziosamente.Un bacio.
-Allen

If possible, I would marry you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora