This.

982 51 1
                                    






"Dovresti smetterla di fare tardi tutte le notti." L'ora di pranzo è da poco passata e Jem mi punzecchia tirandomi un riccio. Il locale è pieno, ma tutti stanno consumando le loro ordinazioni.
"Cosa?" Chiedo fingendo di non aver ascoltato, distratto.
In realtà non sono per niente assonnato o stanco stavo solo ammirando Louis Tomlinson e la sua assurda perfezione mentre appoggia le labbra sottili ad una tazza rossa anche leggermente sbeccata.
"Basta sesso tutte le notti, la mattina sei un po' assente." Ridacchia preparando due espressi per due studenti e dandomi una pacca veloce sulla schiena. Se sapesse che la notte invece di fare sesso parlo con il mio migliore amico di quanto passerei la mia intera esistenza a baciare un uomo sarebbe cosi sconvolgente?
"Non puoi chiedermi questo!" Rispondo cercando nelle tasche il pacco di Lucky Strike e lui segue i miei movimenti scuotendo la testa.
"Si tesoro puoi andare a fumare, non ce bisogno che tu me lo chieda ogni volta." Ironizza vedendomi già con la sigaretta pronta e lo sguardo perso fuori.
"Dalla prossima volta sarà fatto, capo!" Esclamo di rimando uscendo a grandi passi dal locale.
Mi siedo sul solito marciapiede e mi accendo la sigaretta.
Pochi secondi dopo sento la porta riaprirsi e sorrido fra me e me pregustando il sapore delle labbra di Louis contro le mie.
"Amico." Ed invece a pronunciare queste parole è la voce atona e roca di Zayn. Alzo lo sguardo e lo vedo a pochi passi da me, sprezzante e algido, come se la persona distrutta che avevo visto due settimane fa, con gli occhi lucidi e la voce spezzata, non fosse mai esistita.
"Zayn." Ricambio il saluto accompagnandolo con un gesto della testa e ritorno a fumare.
Questo ragazzo per quanto sprezzante sia, tiene a Louis e fa parte della sua vita, e nonostante io mi sforzi di capire con ogni mio neurone ancora in uso, cosa Lou trovi in lui, devo accettare di vederlo. Devo sopportare le sue occhiate, i suoi tatuaggi che sgusciano via dalle maniche delle magliette e tutto la sua incredibile superbia nel voler proteggere Louis. Zayn in più è schivo, sempre sulla difensiva ed incredibilmente insopportabile.
Credo che sia quello che sarei diventato fra un paio d'anni se non avessi avuto Liam nella mia vita, e soprattutto se non avessi incontrato Louis. Forse per questo mi è tanto antipatico, perché rivedo in lui la corazza che io mi ero creato intorno, vedo nei suoi gesti meccanici la stessa forza che io cercavo di trovare per cancellare il passato. Rivedo la mia ironia in quelle sue frasi che adesso mi snervano. Rivedo lo schifo che stavo cercando di diventare e che adesso rinnego.
"Harry.." É forse la prima volta che mi chiama per nome. "Non pensare che tu mi stia simpatico."
"Grazie." Ghigno beffardo.
"Fammi continuare" Prende un respiro e riprende "ma mi sto sforzando di accettare che tu faccia bene a Louis, e questo mi basta."
"É lo stesso per me, amico." Rimarco l'ultima parola e vedo le sue labbra tendersi in un leggero sorriso. "Per quanto sia impossibile Louis ti vuole bene e se lui si fida di te, questo basta."
"Quello di cui non dovrebbe fidarsi sei tu." Dice come a puntualizzare qualcosa che dovrebbe sembrare a tutti ovvia.
"E perché?" Faccio un tiro troppo lungo e mi sento graffiare in gola, ma rimango impassibile. Zayn non mi vedrà tossire come una femminuccia.
"Non vorrei essere ripetitivo, ma sei un bamboccio con gli occhi belli e la bocca che dice belle bugie." Esclama ancora con la stessa ovvietà nella voce. Rimango in silenzio e lo vedo cercare le parole giuste. "Forse potrà anche piacerti, ma lo farai soffrire. Ed in quel momento dovrai vedertela con me."
"Cosa stai cecando di dire Zayn?" Con lui non riesco a mettere da parte l'arroganza, amo punzecchiarlo, voglio vedere fin dove è disposto ad arrivare, amo mettere la gente alle strette.
"Che sono disposto a sopportare la tua presenza fin quando Louis sarà felice, ma giuro su Dio che se gli torcerai anche solo un capello saprai già con chi te la dovrai vedere."
"É forse una minaccia?" Stesso tono di sfida, stessi occhi puntati contro la sua figura distante.
"No." Sorride e mi guarda e lo sguardo che mi riserva è carico di quelle parole che non si dicono ma che comunque ti fanno accapponare la pelle. "Una promessa.
E rientra nel bar, lasciandomi di sasso.
Zayn vuole bene a Louis, e Louis vuole bene a Zayn, ma l' impressione di essere di troppo per quest'ultimo mi fa avvampare le guance e battere il cuore più forte.
Sono crollato tante volte, tante di quelle volte che mi vergogno perfino di ricordarle. Mi sono sentito vuoto, freddo, solo. E lo ero. Ero tutto quello che sentivo di essere. Nessun momento di esibizionismo adolescenziale, dopo il fascio di morte che ha attraversato la mia vita non ero nulla. Non valevo nulla.
Così tutto ciò che la gente diceva su di me era la verità.
Ma mi sono sempre rialzato.
Continuo questa battaglia con cui ho a che fare ogni giorno, e che ho promesso a me stesso ma soprattutto a Louis di vincere. Un giorno.
Ma cosa sarà di me se Zayn proporrà una scelta? Louis da quale parte si schiererà? Non lo so, e forse, per il momento, è meglio non sapere.






"Amichetta?" Entro in casa di Liam con la solita faccia tosta ed il mio innato essere perennemente fuori luogo.
Sarà che è pieno pomeriggio, sarà che Liam non è solo, che io ho in mano due buste di McDonald e alcune birre e fra le labbra stringo una sigaretta.
Liam mi riserva una sguardo divertito e poi ritorna a guardare un ragazzo dai capelli rossi e dalla faccia simpatica.
"Ed questo è il ragazzo di cui ti parlo sempre." Mi fa un cenno quasi impercettibile ed io mi siedo tranquillamente sul divano spalancano le gambe e prendendo il mio amato posacenere a forma di pino natalizio.
"Ah tu sei Harry?" Mi farebbe molto piacere sapere anche io chi lui sia ma mi accontento di annuire. "Io sono Ed Sheeran."
Lo guardo con la faccia interrogativa e lo sguardo perso. "Quello che ti ha scritto la canzone.
"Ahhh. Ah." Improvvisamente mi sento esposto. Fin troppo vulnerabile. Ed incredibilmente nudo. Ma rificco la sigaretta in bocca e mi sforzo di allungare la mano verso di lui e presentarmi. "Io sono Harry Styles. Probabilmente mi conoscerai meglio delle tue tasche." Scoppia in una risata che trovo alquanto tenera e la mia mente associa questo ragazzo, senza alcun senso logico, a Winnie The Pooh. C'è qualcosa di sbagliato in me?
"Mi fa molto piacere che la canzone ti sia piaciuta." Esclamo dopo.
"A me fa molto più piacere che tu sia riuscito a capire a pieno i miei pensieri." Ribatto, pensando che forse devo a questa canzone la fortuna di essere il fidanzato di Louis.
O meglio il fidanzatino.
Mi scappa un mezzo sorriso ma che per fortuna Ed non nota.
"E' merito di Liam." Gli da una pacca sulla spalla e riprende con ancora il sorriso sulle labbra. "E poi è il mio mestiere interpretare ciò che gli altri non sanno ancora dire."
"Perché?"
"E' un cantautore. Anche se non si reputa ancora tale." Interviene Liam che era rimasto in silenzio.
"Un autore si, scrivo per molti talenti emergenti inglesi, ma cantante ancora non proprio." Dice con un aria leggermente sfiduciata.
"Ed è bravissimo, è solo un po' testa di cazzo." Fa Liam come per giustificarlo. "The A-Team è pura poesia."
"Posso sentirla?" Lo vedo arrossire vistosamente e scuotere la testa ma dopo varie suppliche da parte di entrambi cede.
Si alza e va a prendere una chitarra che era appoggiata all'ingresso e che io non ho notato e si risiedo sul divano.
"White lips, pale face , breathing in snowflakes. Burnt lungs, sour taste light's goneday's end, struggling to pay rent, long nights, strange men..." Mi perdo, per quanto attento, nell'andatura lenta e assurdamente melodiosa che la sua voce, le sue parole e le note musicali creano intorno a noi. Le parole ti graffiano l'anima e tutto il resto scompare, ci sei tu, questo ragazzo dai capelli troppo arancioni e le sue dita che creano poesia. "And they say, she's in the Class A Team, stuck in her daydream, been this way since 18 but lately her face seems slowly sinking, wasting crumbling like pastries and they scream the worst things in life come free to us."
"TU SEI UN FOTTUTO POETA." Mi alzo e mi passo le mani fra i capelli con fare drammatico. "Domani ho una serata, devi darmi qualcosa."
"Harry, sii più gentile." Mi rimprovera Liam guardandomi male.
Mi inginocchio davanti a lui e incrocio le mani davanti al viso come un bambino che chiede ancora una caramella.
"Ti prego avresti qualcosa di bello da darmi?" Lui scoppia di nuovo a ridere e stranamente trovo questo tipo simpatico.
Geniale, simpatico e anche generoso.
"Grazie per avermi considerato un poeta, e per te devo vedere, non lo so. Cosa vuoi?" Lo vedo corrucciare la fronte come se stesse pensando e non voglio interromperlo, ma in realtà servirebbe anche a me sapere cosa voglio.
"Una canzone." Dico ovvio chiudendo un occhio e spegnendo la sigaretta malamente.
"Lo so." Ride ancora e mi trovo ancora a mio agio con le mani appoggiate al suo ginocchio. "Ma cosa vuoi trasmettere a questo ragazzo?" Liam mi guarda speranzoso e lo vedo sorridermi incoraggiante, come una mamma che guarda il proprio bambino il primo giorno di scuola, con la cartella troppo grande e gli occhi pieni di lacrime.
"Vorrei dirgli che per quanto sia tutto così nuovo ed incerto sento che è la volta buona, che questa volta io stia iniziando sul serio a vivere." Dico con facilità, le parole scivolano fra le mie labbra e capisco quanto vere siano solo quando le ascolto con le mie orecchie.
Pensare è una cosa, ma dirlo ad alta voce cambia tutto.
"Parlamene ancora." Mi guarda stregato e per quanto il mio istinto di sopravvivenza mi dica di stare zitto mi lascio andare, perché capisco di potermi fidare.
"Penso che potrei farmi abbracciare per ore intere, e penso che lo cullerei fra le mie braccia! per tutta la mia vita." Faccio sorridendo come uno stupido, ma non riuscendo a fermare le parole. "Penso che i nostri due corpi siano stati creati per completarsi, sento che nonostante tutto intorno possa crollare da un momento all'altro, noi ce la faremo a rimanere in piedi e penso di essere uno stupido!!" Dico rendendomi conto di quanto a fondo mi sia spinto e coprendomi il volto con le mani, imbarazzato.
"Harry che arrossisce è davvero un evento, quindi goditelo." Ridacchia Liam con nessuna cattiveria nella voce.
"Sei solo romantico, e guarda siamo in due in questa stanza." Cerca di consolarmi Ed e mi fa un mezzo occhiolino.
"Dici?" Chiedo ancora con le guance avvampate. "Non credi che sia troppo sdolcinato pensare che lui sia la volta buona per iniziare a vivere davvero?"
"This." Esclama e dalla luce che improvvisamente si accende nei suoi occhi capisco che non serve alcuna domanda. Posso fidarmi di lui. Posso fidarmi delle sue parole, perché anche questa volta saprà tradurre i miei pensieri in poesia. E trasmetterà a Louis, anche se forse solo in parte, tutto quest'amore che non sono ancora pronto a raccontare.






Sono appoggiato ad un muro leggermente cadente, ma che almeno secondo Liam, dovrei chiamare rustico e al massimo antico.
Fumo l'ultima sigaretta perché fra alcuni secondi ritornerò sul palco con il pezzo di chiusura.
Oggi la fortuna di ascoltarmi cantare è capitata ai frequentatori del Kashmir, locale non molto fuori città che regala musica live a chiunque, qualsiasi giorno dell'anno.
Ho cantato cover dei coldpaly e dei più grandi artisti, ho cantato cercando lo sguardo di Louis fra la gente Change my mind, ma purtroppo non l'ho trovato. Io l'ho avvisato, ma mi ha detto che doveva vedersi con Zayn.
"Non è il mio fidanzato, Hazza. Fidati di me."
"Perché vi baciavate? E vi tenevate per mano?" Si morde un labbro e allontana lo sguardo.
"Ci abbiamo provato, ma in testa avevo solo te."
Queste le ultime parole che ci siamo scambiati sull'argomento Zayn, anzi Zouis come dice Liam.
E perché sento che in qualche modo questa sua preferenza verso il suo migliore amico mi rende incredibilmente nervoso? E profondamente e irremovibilmente geloso?
Sento una mano posarsi sulla mia spalla, e mi giro speranzoso.
Ma trovo Liam che mi guarda e sorride.
"Stai spaccando, Styles." Mi da una pacca e poi mi abbraccia. "Non avere quella faccia."
"Non c'è." Grugnisco contro i suoi capelli, sono alcuni centimetri più alto di lui ma ormai abbracciarlo mi sembra quasi automatico, automatico da meno di 2 mesi.
"Non importa." Sorride piano e mi scompiglia i capelli. "Spacca come se ci fosse e canta quella dannata canzone come se potesse sentirti."
"Ti sembra poco?" Mi sforzo di sorridere leggermente ma è tutto inutile, tutta la voglia che avevo di cantare la canzone di Ed è sparita, sostituita dalla delusione di non vedere Louis fra la folla.
"Andiamo." Dice ancora e spengo la sigaretta poco lontano da me, mentre Liam con gli occhi allegri si guarda intorno. "Dopo mi dirai cosa cazzo hai per essere così felice."
"Sono fiero di te." E mi scalcia via, con un sorriso e gli occhi buoni.
Mamma? Mamma tu saresti fiero di me?
Prendo la chitarra, mi sforzo di accordarla nel migliore dei modi, alzo la testa di scatto e mi sembra di vedere due pozzanghere d'acqua limpida fra la gente, poi viene inghiottito dalle ombre.
Cazzo io dico un po' di luce?
Vabbè l'atmosfera, vabbè il cazzo.
"Questa è l'ultima canzone per oggi." Soffio con la voce roca e il sapore della sigaretta ancora in bocca. "E vorrei dedicarla ad una persona speciale." Vorrei dire un ragazzo, vorrei davvero farlo, ma la mia mente si rifiuta. "Anche se staserà non è qui, devo ricordargli che è perfetto, è semplicemente perfetto per me."
Perfetto, sostantivo, numero singolare, genere maschile.
E' un passo avanti, non credi?
Mamma, mamma, mamma.
Vorrei averti qui, almeno tu mi diresti la verità.
Non faresti come Liam che continua a mentirmi da quando è arrivato, quando mente si morde la guancia destra, ed io lo odio quando lo fa, perché con me lui è sempre sincero.
Lo odio, perché non riesco a capire cosa ci sia di così importante da nascondermi, lo odio ma inizio a cantare.
"This is start of something beautiful..."La mia voce è un sussurro, quasi mi sorprendo quando la sento amplificata nel locale e vedo la gente concentrare lo sguardo su di me. Ecco l'inizio di qualcos'altro. Questa canzone prende vita grazie alla mia vita. Ed io ho iniziato a vivere qualcosa di bello grazie a Louis. Bello, bello sarebbe troppo poco, lui è l'inizio di qualcosa di magnifico, magnifico come i suoi occhi quando ho accettato di diventare il suo fidanzato, magnifico come le sue labbra sottili e troppo rosse, magnifico come le sue parole, che ogni giorno riescono sempre a farmi sentire più vivo. "This is start of something new." Tutto, tutto questo è l'inizio di qualcosa di nuovo, non so spiegarlo nemmeno, cos'è quell'uragano che si scatena nel mio stomaco quando lo vedo sorridere? E il calore improvviso quando le sue labbra mi sfiorano la pelle? Potranno dirmi che non è amore, potranno dirmi che sono troppo giovane e stupido per essere innamorato, potranno dire che sono un abominio, un errore, ma sto bene con lui. E quello che ci lega è qualcosa di speciale, è qualcosa di unico, e purtroppo non riesco ancora a dimostrarlo a pieno, a gridarlo. "You are the one that make me loose it all."Eppure lui mi ha salvato, è entrato nella mia vita ed è stato in grado di eclissare tutto il resto. Ha fatto sparire i guai, ha fatto sparire la cattiveria, ha fatto sparire i rimorsi che mi costringevano a stringere i pugni la notte, perché non mi sembrava giusto vivere, perché pensavo semplicemente di non meritare una vita, e lo ha fatto con gentilezza, donandomi sguardi dolcissimi, sorrisi furtivi e discorsi spesso inutili. Mi ha regalato il sogno comune di camminare per le strade di tutto il mondo, mano nella mano, con le luci dei palazzi fra di noi, come candele accese in una cena romantica. Mi ha svelato tutto quello che mi ero negato da anni e mi ha liberato dalle catene che mi ero legato ai polsi da solo. "Watch you fall into my arms again and I throw it all away
watch you fall, now.." Potrei mai averne abbastanza? Potrei mai sentirmi così bene con me stesso da non desiderare più di restare fra le sue braccia per sempre? Non credo. Ma più di questo, più di farmi cullare da lui, amo sentirlo contro il mio petto, amo vederlo appoggiare l'orecchio sul mio cuore per sentire l'andatura del battiti, amo vederlo sorridere e alzarsi sulle punte dei piedi per baciarmi. Per questo sarei pronta a buttare via anche me stesso. Cosa sarebbe di me senza Louis?
Frasi troppo sdolcinate perfino per una ragazzina dodicenne, ma non posso pensare altrimenti, perché con quelle braccia lui mi ha salvato la vita, e nessuno lo aveva fatto, nessuno mi aveva detto che ero bello con quella luce nello sguardo e la bellezza vera negli occhi, nessuno aveva riempito il vuoto che avevo dentro. E lui lo ha fatto. Ha colmato ogni cellula. "You are the earth I will stand on, you are the words I will sing." Un sorriso si dipinge in automatico sul mio viso per quanto suonino veritiere queste parole. Ho pensato per anni di non meritare l'amore, di non meritare nemmeno l'aria che respiravo, nemmeno al terra su cui camminavo, ma poi lui è entrato nel bar, mi ha guardato e semplicemente mi sono chiesto perché? Perché non avrei meritato vivere? E nonostante abbia cercato di farmi del male, di annientare tutto quello che lui aveva risvegliato, ho iniziato a camminare. Ho gattonato verso la fonte di quella luce che mi intimidiva ma che mi attirava come una calamita. Ed ho iniziato a conoscerlo, ho iniziato a godere delle sue strane abitudini, ho iniziato a sentire nuove necessità, come di inspirare il suo profumo di sole almeno una volta al giorno, e ho iniziato a viverlo. A viverlo come vivi la mattina una tazza di caffè, sempre con la solita speranza che ti faccia risvegliare, che ti dia quella spinta che non riesci a prendere da solo. Ho iniziato a mettermi in piedi, e lui mi ha dato tempo, mi ha dato calma, mi è stato accanto e continua a farlo. E canto semplicemente di lui, perché canto di ciò che mi fa bene. "Take me home."Portami a casa, lo imploro. Portami dove tutto sembra sicuro, dove tutto è possibile. Portami dove potrò baciarti senza guardarmi intorno, e dove potrò camminare nudo ogni secondo. Portami a casa, dove sono le tue braccia? Dov'è il battito del tuo cuore? Dov'è il tuo perenne sorriso idiota? Dov'è la tua voce così squillante che spara battutine stupide? Dove sei? Dov'è il ragazzo che credo di amare mentre io canto per lui? Eccolo. Trattengo il fiato. Un ragazzo si fa spazio fra la folla, cammina lentamente con entrambe le mani sul cuore. Ha il viso rigato di lacrime, gli occhi gonfi ma il più bel sorriso che abbia mai visto stampato in volto. Quel sorriso in grado di illuminare una città. Quel sorriso che nasconde centinaia di fuochi d'artificio. Piange ed io lo guardo, lo guardo e lo sento sulla pelle l'amore. Lo sento trapassare ogni tessuto e arrivare fin dentro le ossa. Perché la gente non capisce, la gente vede solo fuori, vede due ragazzi mano nella mano, e ne rimane scandalizzata, vede due uomini baciarsi e inizia ad urlare, ma non si ferma a pensare che dietro quei contatti fisici c'è molto di più. Ci sono grandi emozioni, ci sono batticuori incondizionati, c'è la catastrofe ed il sole. C'è lui. Mi inginocchio sul palco, stringo il microfono e gli tendo una mano. "This is start of something beautiful" Ogni parola pesa come un macigno, un macigno che mi rendo conto di sopportare solo quando lo lascio cadere ai miei piedi. Lui continua ad avvicinarsi e tende la mano verso la mia. Ci incontriamo a metà strada, come al solito. Nessuno dei due percorre mai il percorso da solo, entrambi ci cerchiamo. E ci troviamo. Le nostre dita si toccano. Sento il suo calore intorpidirmi la pelle, lo sento ovunque, nonostante mi tocchi solo con i polpastrelli. "You are the start of something new." Scandisco ogni sillaba con dedizione, come se potesse perderne alcune. Perchè non sto cantando per la folla intorno a me, non sto cantando per la fama, non sto cantando nemmeno per me stesso. Sto cantando per Louis Tomlinson, e quando sento la sua mano attirare la mia e stringersi intorno alle dita intorpidite capisco che non ho voglia di nient'altro che di un nuovo inizio. Di un inizio che non mi cancelli le ferite, ma che mi faccia dimenticare di averle, di un inizio che sappia di aria fresca e sole dritto in faccia. Di un inizio che sappia rendermi una persona migliore e che mi faccia sentire ogni giorno pronto a morire. Perché quando sei felice, felice davvero, potresti morire anche dopo due minuti, ma sapresti non esserti perso nulla della vita.
E con la sua mano nella mia capisco che il nostro inizio lo stiamo compiendo insieme, stiamo camminando solo noi due, prima come estranei, dopo come quasi amici, e adesso come quasi fidanzati.
Ma importa come?
Importa solo con chi.
Perché la parte migliore di ogni storia è l'amore.







ANGOLO AUTRICE ORIGINALE : Buonasera persone!

Sono tornata, e non centrano nulla gli alieni, sono sana e salva ma con questo caldo è davvero poca la voglia di rimanere in casa a scrivere.Cooooomunque voi nell'ultimo capitolo siete stati tantissimi, e come al solito siete tutti fin troppo gentili e tanto coccolosi.Spero che lo siate anche in questo capitolo, perché amo leggere le vostre opinioni, adoro rispondere alle vostre domande s mi rende felicissima sapere qual è la vostra parte preferita del capitolo.Quindi nessuna paura.Ah, qualcuno mi aveva detto che l'unica pecca della mia storia era la mancanza di un banner, ed ho subito rimediato.Per questo ringrazio Rose che si prende ogni rogna e la magnifica Elle che ha sfornato questa meraviglia.La smetto di parlare a vanvera, grazie a chi perderà tempo a lasciare una piccola recensione, e grazie anche a chi leggerà silenziosamente.Un bacio.

-Allen



Darcy(io): pubblicherò il resto domani o dopodomani mancano solo dieci capitoli , baci -Darcy:)X

If possible, I would marry you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora