Capitolo 47 – Ultimo capitolo
-Quattro mesi dopo-
Era Aprile, ma il clima sembrava comunque autunnale a Milano.
Già, a Milano. Non ero mai tornata a Monaco terminati i tre mesi di stage e anzi, non ero mai ritornata al Teatro Alla Scala dopo le vacanze natalizie. Forse lo avevo capito nel momento in cui Marco mi aveva dato le chiavi di casa sua che quello era il posto giusto per me, al suo fianco; o forse lo avevo semplicemente sempre saputo e Monaco e il Conservatorio erano sempre e solo stati un pretesto per fuggire dall'idea che Marco potesse davvero amarmi e un'invettiva per sfuggire a ciò che mi terrorizzava l'estate prima, quando il mio telefono aveva smesso di darmi segni di vita da parte sua mentre era a Los Angeles, perché ero davvero impaurita dal fatto che poteva avermi dimenticato nello stesso momento in cui sentivo di continuarlo ad amare.
Però me la stavo cavando, tutto sommato.
-Giulia, ho bisogno che tu mi dica esattamente in che giorni non ci sarai- il Signor Alberto mi stava rincorrendo da circa cinque minuti con un foglio e una tabella oraria strette tra le mani. Sì, il signor Alberto, il proprietario dell'Hotel che aveva ospitato la mostra contemporanea e che mi aveva regalato un dipinto mi aveva offerto un posto di lavoro non appena lo avevo incontrato casualmente per strada.
"E perché non mi ha contattato subito?" mi aveva chiesto dopo che gli avevo confidato di aver lasciato il Conservatorio "Adorerei averla in Hotel a suonare per i nostri clienti" aveva continuato subito dopo e bastò circa qualche istante per capire che era un'idea geniale. Così da due mesi lavoravo per il signor Alberto.
L'unica cosa che sembrava turbarlo in quei giorni era il fatto che mi sarei dovuta assentare per il tour di Marco, perché sarebbe rimasto senza la sua violinista e probabilmente passava le giornate ad imbottirsi di camomilla per evitarsi un'embolia. In quei giorni al pensiero di rimanere senza una dipendente si stava aggiungendo per lui la preoccupazione di star per diventare nonno di due gemelli. Però sembrava felice anche quando si ritrovava con così tante cose a cui pensare da rinunciare a farne anche solo una.
-Sì, Alberto. Ti consegnerò i giorni domani mattina tramite email. Questa sera torno a Torino, come ti ho detto ieri- la verità era che l'idea del tour mi faceva venire il mal di pancia. Marco voleva fosse una sorpresa dell'ultimo minuto per i suoi fan, così aveva avuto la bruttissima idea di farmi suonare per la prima volta a Torino, facendomi saltare la data zero. Non aveva pensato nemmeno a cosa significasse per me cominciare a suonare per lui nella mia città, nella prima data ufficiale del tour di quell'anno. Però avevo voglia di fidarmi di lui e per questo non avevo intenzione di lasciare che la paura che da qualche sera a quella parte mi impediva di prendere sonno avesse la meglio.
Era incredibile che fosse passato un anno dallo show case a cui avevo preso parte grazie ad Andrea. Non me ne ero nemmeno resa conto se non fosse stato che era stato proprio facebook a ricordarmelo.
"Hai un ricordo con Andrea Lisso da rivivere oggi" avevo letto, ma non era stato minimamente necessario che aprissi la notifica per capire di cosa si trattasse. Un anno. Dodici mesi pieni di emozioni e pieni di avvenimenti incredibili. Il mio cantante preferito era entrato nella mia vita e la aveva travolta completamente. Se un anno prima mi avessero detto che il quattro Gennaio Duemilasedici sarei entrata in casa di Marco per vivere con lui non avrei minimamente pensato che sarebbe stato possibile. E invece era così.
Marco non era a casa quel giorno; era in studio a fare le prove e fra pochi giorni sarebbe andato a Montichiari per le grandi prove. Io sarei ritornata alla base quello stesso giorno, a Torino e avrei atteso che arrivasse il ventotto Aprile tra un sonnellino e un'ansia. Tutto nella norma.
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A UN PASSO DA TE - UNO DEI TANTI SEQUEL || MARCO MENGONI FF
FanficSequel di "Uno dei Tanti"- vnuance