«Com'è andata? » mi domanda la zia quando salgo in macchina. «Bene, mi hanno chiesto se vado al mare con loro oggi. A te? » domando allacciandomi la cintura. La zia ridacchia e riparte. «A me bene, si puoi andare. » risponde. Applaudo e sorrido. «A che ora vai? » mi domanda. «Ryan viene a prendermi alle tre. » rispondo ricordandomi l'orario giusto. «Va bene. » dice lei accendendo la radio.
«È buono invece. » ribatte la zia mangiandone un'altra forchettata. «Ma che schifo! Puzza e c'è la muffa. » controbatto allontanando il gorgonzola da me. «Invece è buonissimo! » esclama lei. Mi tappo il naso e con la mano libera prendo la bistecca che mi ha fatto la zia. «Io dico di no. » dico con voce nasale mentre cerco di tagliare la bistecca con una mano sola, impresa davvero ardua. «Dai che non puzza. » ride la zia ridendo. Io faccio di si con la testa ma tolgo comunque la mano dal naso per poter tagliare la bistecca. «Come fa a piacerti? » domando iniziando a mangiare. Saranno cinque minuti che discutiamo del gorgonzola. «Perché è buonissimo. » risponde marcando la parola "buonissimo". Faccio una smorfia e faccio di no con la testa. «È il tuo. » dice la zia quando il mio telefono inizia a squillare. «Ma no? Pensavo tu avessi Worth it come suoneria. » scherzo alzandomi. «A me piacciono eh! » urla lei dalla cucina. Prendo il telefono in mano e torno in cucina. «Pronto? » rispondo sedendomi di nuovo. «Maya! » esclama Bryan dall'altro lato del telefono. «Amore! Come va? » domando allegra. «Chi è? » mima la zia con le labbra. «Bryan. » rispondo a bassa voce. «Bene, tu? » risponde. «Bene, perché hai il telefono di Lucas? » domando. «Beh, lui è in stanza con Jennifer... » risponde ridacchiando. Sputo l'acqua che avevo appena bevuto. «Cosa? E senti strani rumori? » domando. «Si. » ride. O Dio. «E mamma e papà? » domando ancora. «Sono usciti. » risponde e lo sento camminare. «Ascolta. » ridacchia. Sento dei nugolo e dei gemiti. Seriamente Lucas e Jennifer lo stanno facendo con Bryan in casa? «Bussa alla porta. » dico calma ma severa. Lo sento bussare e sento qualcosa simile ad un materasso. «Bryan, cosa c'è? » domanda Lucas dopo che ho sentito la porta aprirsi. «C'è Maya al telefono. » risponde Bryan. «Cazzo. » sussurra Lucas. «Maya! » esclama cercando di nascondere che è nervoso. «Lo so che lo stavate facendo con Bryan in casa! Idiota! » urlo e la zia scoppia a ridere. «Mi dispiace! Pensavo fosse andato con mamma e papà! » esclama cercando di scusarsi. «È Maya? » domanda Jennifer. «Si! Cogliona! » urlo e la sento sobbalzare. «Scusa! » esclama lei.
«Dici che mi vedo grassa? » domando alla zia entrando nella sua stanza con addosso solo il bikini. «Non sei "grassa", sei incinta. » risponde lei provandosi svariati orecchini davanti allo specchio. «Beh... Ma è comunque pancia. » sussurro tornando in stanza per mettermi qualcosa sopra al bikini. Apro le ante dell'armadio e cerco con lo sguardo qualcosa di comodo. Alla fine prendo una canotta bianca, dei pantaloncini in jeans e una felpa grigia. Indosso il tutto e mi guardo allo specchio, faccio un giro su me stessa e mi soffermo a guardare il ventre. Ci picchietto con un dito e sento Bae muoversi, sorrido. «Mi niña. » sussurro in spagnolo. «Te quiero. » aggiungo accarezzando la pancia piano. Il telefono inizia a squillare e mi volto a cercarlo ne grande caos della mia stanza. Alla fine lo trovo sul letto, sotto allo zaino. Sul display c'è il nome di Ryan. «Si? » rispondo prendendo le air e indossandole. «Sono giù! Scendi? » domanda ridendo. «Arrivo. » dico chiudendo la chiamata e uscendo dalla stanza. «Ciao zia! » urlo prima di aprire la porta. «Ciao tesoro! » urla lei mentre chiudo la porta di casa. Corro veloce giù per le scale, non mi va di aspettare l'ascensore, ed esco dal palazzo. Vedo una Giulietta rossa, dentro ci sono Ryan e Hally. Mi salutano entrambi allegri, ricambio i saluti e salgo nei sedili dietro.
«Maya! » mi saluta Ryan partendo. «Da quanto tempo, come stai? » mi domanda Hally girandosi. «Bene, tu? » rispondo guardandola, lei è con metà corpo dietro e metà davanti.
«Bene, Ryan mi ha detto che è una femmina. » dice buttandosi nel sedile accanto al mio. «Si, Bae. » rispondo. Lei sorride e anche io. «Nome originale. » dice infine. «È ancora tanto lontana la spiaggia? » domando guardando fuori dal finestrino. «No, cinque minuti ancora, forse. » risponde Ryan. C'è un sole pazzesco per essere in ottobre. Ci sono un sacco di palme e gabbiani, e in sottofondo il mare. «Sono abituata al clima bolzanino. È bellissimo qua. » dico a bassa voce, ma abbastanza perché mi sentano dato che Hally ride. «Già, è bellissimo. » mi da ragione lei attaccandosi al finestrino, quello dalla mia parte, quindi mi schiaccia ridendo. «No, fai pure eh! » esclamo ridendo e lei si toglie senza smettere di ridere. «Guarda lì! Quella è la spiaggia. » indica un punto Hally, seguo il suo dito e vedo un grande mare e la sabbia, è bellissimo. Ryan parcheggia e scendiamo, Hally mi prende il braccio e io mi giro a guardarla. «Sciogliti i capelli, devi farti una foto con questo sfondo. » mi dice allegra. Sciolgo i capelli e mi metto davanti alla bellissima vista, poi mentre mi giro vedo il flash. «Fatta, gli scatti rubati spesso sono i migliori. » dice lei contenta e mostrandomi la foto. Devo dire che è venuta veramente bene. Io sto guardando alla mia destra e i capelli mi incorniciano il viso e mi ricadono leggeri sulle spalle, e in sottofondo il mare. «Okay, ti sei salvata perché è venuta bene! » esclamo abbracciandola. «Devi sempre fidarti di me! » esclama lei abbracciandomi. «Beh, non proprio sempre. » aggiunge Ryan iniziando a camminare, prima di iniziare a camminare sulla sabbia si toglie le scarpe e i calzini. «Scotta? » domanda Hally togliendosi le scarpe. «No, okay, un pochino. » ridacchia lui. Lei lo segue e saltella un po', poi entro si girano a guardarmi e con la mano mi incitano a seguirli. Li guardo titubante e mi tolgo scarpe e calzini, i calzini li metto dentro le scarpe e prendo le scarpe con la mano destra. La sabbia è tiepida e morbida, quanto mi era mancato il mare e la sabbia. «Dai! Corriamo! » esclama Hally tornando indietro e trascinandomi dietro di lei.
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-Il Mio Piccolo Grande Amore. -
RomanceA volte una brutta esperienza ti può portare qualcosa di bello. «Ti fidi? » mi domanda tendendomi la mano. Ha bevuto un po'. «Mi fido. » rispondo titubante. «Dammi. » dice. «Le mani? » sorrido. «I baci. » risponde sorridendo a trentadue denti. «Gli...