È passata mezz'ora da quando possiamo finalmente tenere in braccio Bae. Esco per andare a vedere come sta Megan e trovo Ory fuori appoggiato alla porta. «Ei. » dico. «Auguri. » mi dice nervoso. «Cos'hai? » domando. «Non mi piace vederla così. » dice lui indicando la stanza. «Entra coglione, ha bisogno di te più che mai. » dico spingendolo dentro. Lui apre la porta e riesco a vedere Megan nello stesso stato in cui era ridotta Maya mezz'ora fa. Lui chiude la porta e sorrido. Prendo il telefono e cambio password: "704"
7.04 il giorno del compleanno di Bae e Jax. «Non c'è la faccio! » sento urlare Megan mentre passo davanti alla sua stanza diretto a quella di Maya. Sorrido e passo oltre. Entro dentro quella di Maya e la vedo seduta sul letto con Bae in braccio, Bae dorme tranquilla e Maya la culla. Chiudo la porta e mi siedo accanto a lei. «A cosa pensi? » domando. «Nathan. » risponde. Sorseggio il mio caffè e guardo Bae. «Ho paura. » aggiunge. La stringe forte a me e lei appoggia la testa sul mio petto.«Auguri! » dico entrando nella stanza di Megan mentre Ory va da Maya. Jax è nato circa venti minuti fa. Megan è sul letto e sta allattano Jax. «Grazie. » dice. Lo stacca e mi chiede se voglio prenderlo in braccio, accetto e lei me lo passa. Lo prendo e lo guardo. «Somiglia molto a Megan, ma gli occhi sono di Ory. È bellissimo, e piccolo. «Anche lui ha trenta nomi? » domando cullandolo. Megan ride. «Jax Strauss Swift. » mi risponde. «Ah beh, Bae Tara Depp Rossi e Jax Strauss Swift. » dico ridendo. «Come sta Maya? Come Bae? » mi domanda Megan. «Maya sta bene, e Bae è bellissima. » rispondo. «Tieni Jax. » dico ridandoglielo. Lei mi guarda interrogativa e lo prende. Sorridi e mi avvicino alla finestra, la spalanco e faccio un bel respiro. «Sono anche diventato zio! » urlo. Altri applausi e altri fischi. Entro dentro e Megan ride. «Dovevo. » dico ridendo. «Ory ha già detto che gli insegnerà a correre. » mi dice guardandomi. «Oh, avrà due insegnanti. » dico sorridendo e lei alza gli occhi al cielo.
«Facciamo le borse e torniamo in ospedale. » dico a Maya uscendo dalla stanza. Ory mi raggiunge e scendiamo. Dobbiamo tornare a casa per fare le borse per Meg e Mae. Dovrei anche farmi una doccia, ma quello sono dettagli a cui Mae da molta importanza. Entriamo in macchina e parto.
«Cosa dovremo prendere? » domanda Ory mentre entriamo in casa e lasciamo uscire Shori. «Uhm, intimo, vestiti, ciucci e... Pannolini? » domando salendo le scale. «Prendiamo a caso. » dice lui. Entro in stanza e prendo qualcosa per farmi la doccia, diciamo che mi sono accorto pure io che è devo farmi una doccia. «Tipo, tre reggiseni bastano? » mi domanda Ory appena esco dal bagno. «Si tesoro, bastano. » dico cercando di imitare Megan e lui mi manda a cagare. «Ma io che ne so se bastano! » dico ridendo. Entro in stanza e mi cambio. Prendo lo zaino di Maya e ci butto dentro qualche reggiseno, delle mutandine, due magliette mie e qualche jeans. Chiudo lo zaino e vado in bagno, se non le porto almeno il mascara mi castra, e non ci tengo per niente. «Fatto? » domanda Ory dal piano di sotto. «Arrivo! » rispondo buttando dentro qualche trucco. Scendo di corsa le scale mi trovo faccia a faccia con Ory che tiene in mano qualcosa e mi guarda. Guardo cos'ha in mano e vedo che è il telefono di Maya. Sul display c'è un numero sconosciuto. Lo prendo e rispondo mettendo in vivavoce. «Pronto? » domanda qualcuno in italiano. «Pronto? » dico. «Chi cazzo sei? » domanda la voce all'altro capo del telefono. È Nathan. «Il ragazzo di Maya, tu sei Nathan. » rispondo. Lo sento ridere. «Maya sarà contenta di sapere che ho scoperto che è in Nevada all'ospedale. » dice ridendo. Sento il cuore smettere di battere. «Coglione. » sbotta Ory. «Grazie, forse ti saluto io Maya, eh? » dice lui ridendo e chiudendo la chiamata. «Porca troia! » urlo mettendo via il telefono di Mae. Ory mi guarda e corre in macchina, lo seguo. Col cazzo che lascio Mae da sola con lui. «Parti. » ringhio salendo in macchina. Cazzo, Bae e Mae da sole con quel coglione? No. Col cazzo.
«Sali. » dico entrando in ascensore e schiacciando ripetutamente il pulsante del terzo piano. Quando si chiudono le porte sono più nervoso che mai, e anche Ory. Quando si aprono le porte corriamo fino alla stanza di Maya, la porta è chiusa. «Vattene! » urla Maya. Apro la porta e vedo un ragazzo dai lunghi capelli neri e molti tatuaggi davanti a Maya. Cerca di prendere Bae dalle sue mani ma Maya cerca di tenersela stretta, ma lui gliela strappa dalle mani facendola piangere. Entro dentro insieme a Ory. Lui si volta di scatto e sorride. «Lasciala! » urlo ma lui scuote la testa. «È mia figlia. » dice. Stringo i pugni e guardo Ory che capisce al volo. Tiro un pugno sul naso a Nathan, che lascia andare Bae che viene presa al volo da Ory. Bae inizia a piangere e le infermiere sono arrivate. Prendono Bae dalle braccia di Ory, Maya si alza per prendere Bae. Anche Nathan si alza, il labbro sanguina e mi guarda in cagnesco. «Fuori! » urlano le infermiere ma nessuna osa avvicinarsi. «Coglione. » mi dice Nathan sputando sangue. Si avvicina e inizia a spingere. «Tu non dovevi avvicinarti a nessuna delle due. » ringhio. «Sono mie entrambe. » ribatte lui. «Sto cazzo. »
«Nicholas! » urla Maya con Bae in braccio, sulla soglia appare anche Megan e Ory corre da lei. Sapete quei momenti in cui vivete le cose al rallentatore? Questo è uno di quei momenti. Maya è alla mia destra con Bae in braccio, Bae piange disperata insieme a Mae. Ory corre a prendere Jax che ha iniziato a piangere mentre Megan guarda la scena senza sapere cosa fare. Nathan è davanti a me col labbro spaccato e sanguinante. Strana come situazione no? La mia ragazza tiene in braccio sua figlia appena nata mentre io faccio a botte con il padre della bimba, colui che ha abusato della mia ragazza. La mia migliore amica è in lacrime e il mio migliore amico tiene in braccio suo figlio neonato. E io? Io sono davanti ad un pezzo di merda, le mani chiuse a pugno e i denti serrati.
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-Il Mio Piccolo Grande Amore. -
RomanceA volte una brutta esperienza ti può portare qualcosa di bello. «Ti fidi? » mi domanda tendendomi la mano. Ha bevuto un po'. «Mi fido. » rispondo titubante. «Dammi. » dice. «Le mani? » sorrido. «I baci. » risponde sorridendo a trentadue denti. «Gli...