Oggi, dopo una pausa da numerosi impegni mi tocca salire su quel palco, un palco di una tv spagnola, una anche abbastanza famosa, mi tocca cantare massimo cinque canzoni e fare il sorriso falso che da un po' mi trascino.
Bene non riesco a stare, ma meglio forse sì. Almeno non sto bevendo più...anche se continuo a farmi male, se continuo a farmi del male con le prime troiette che trovo.
Sono in camerino con Piero, abbiamo rivisto il testo di una canzone spagnola, Piero salta sempre qualche parola quando la facciamo...è imbranato delle volte, un po' impedito ma molto abile nel mascherare i suoi punti deboli.
Tolgo la mia Tshirt bordaux e metto quella nera sopra cui dovrò indossare la giacca, so bene che anche se distante lui quei segni sulla mia pelle li ha notati, come portrebbe poi non notarli, sono così evidenti e dolorosi.
Pie<<non puoi continuare a vivere facendoti solo del male...
io<<non mi importa Piero...
Pie<<invece a me importa, non allontanerai il male facendoti altro male minchia>> appoggia la mano sulla mia spalla
io<<la vita è mia Piero e ci faccio quello che voglio chiaro? >> uso un tono freddo, secco, un tono che non vorrei neanche usare
Pie<<fa come vuoi...ma non venir a piangere da me...
io<<non ti ho mai chiesto nulla, sono fatti miei...mi scopo chi voglio, bevo cosa voglio e mi faccio male quanto voglio e tu non puoi dirmi di smetterla...
Pie<<fanculo Ignazio...vaffanculo>>
Esce dal mio camerino, quasi correndo scompare dalla mia vista.
Io mi lascio andare sul divanetto...ho solo sbagliato tanto nella mia vita e ora l'unico che mi ha sempre e comunque aiutato lo sto allontanando. Infondo Piero vuole solo vedermi star bene e io da stronzo che faccio? Gli dico di non aver bisogno di lui mentre invece ne ho davvero bisogno.
Mi alzo, voglio rimediare adesso altrimenti su quel palco non riuscirei neanche a cantare con questo peso sul cuore.
Apro la porta del suo camerino senza bussare, senza parlare, senza chiedere se vuole che io sia lì.
Chiudo la porta, Piero è di spalle si volta appena e mi ridà le spalle mentre abbassa lo sguardo.Pie<<che minchia vuoi ancora? >>
io<<io...mi dispiace>>
Mi avvicino a lui, è senza camicia, il dorso nudo, le spalle scolpite...sono così atletiche le sue spalle, forti e delicate allo stesso tempo.
Lui appena si volta, i suoi occhi sono arrossati...no, non voglio neanche immaginare abbia pianto per me
Pie<<non voglio le tue scuse...puoi anche andare adesso...
io<<no...
Sono dietro le sue spalle e faccio quello che il mio cuore vuole che faccia: lo stringo a me, la sua nuda schiena contro il mio petto, le mie mani sui suoi avambracci, la mia testa sulla sua spalla
io<<sono uno stronzo lo so...ti prego Piero...almeno tu resta, nonostante tutto. Non è vero che posso farcela da solo, ho bisogno di te, della tua forza, di tutta la tua amicizia...Piero perdonami>>
Lui sta spingendo il suo corpo contro il mio, è così tonico e caldo.
Pie<<sai che resterei sempre...vai però ora...
io<<perché vuoi che vada? >> la mia voce sta diventando terribilmente calda e non riesco a contollare il mio cuore che batte
Pie<<più ci sei e più è difficile...
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Lascio in pausa il battito...-IB-
FanficUn cuore lasciato in pausa, un'illusione costantemente messa a tacere, la paura di amare come un tempo, il terrore di far ancor più male all'altro. Un male che si ritorce contro, un giovane cantante sospeso tra sogni e timori, confortato da un'amici...