Capitolo 18

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Ciao ragazzze, eccoci qui. Vi ringrazio per tutto e come sempre vi chiedo di votare perché sinceramente non so che fare con questa storia, vedete questo capitolo e ditemi se ne vale la pena continuare


Cosa spinge una persona a mentire? quali sono le ragioni, perché tutti sembrano indossare una maschera? Perché più vado avanti e più sembra tutto così monotono e la mia vita sembra basarsi su una grossa bugia?

La risposta è una sola. Sono stanca, sono stanca su questo treno di ritorno, sono stanca delle persone che lascio alle mie spalle, sono stanca di non avere una persona su cui contare, di non essere il pilastro per qualcuno.

Riesco a rilassarmi grazie alla musica, guardo fuori alla piccola finestrella del treno ed è una giornata serena, eppure non riesco a sorridere nel percepire il sole riscaldare la mia pelle

Mi consola il pensiero di poter ritornare da Debby, da Harry e mi preoccupa la situazione creatasi con Jakson, ora lui sa la verità, ora lui conosce la vera Amy, nessuna maschera, niente di nulla.



Quando arrivo a destinazione decido di non avvisare nessuno e di tornare a scuola il giorno dopo, le ore passano velocemente e riesco a tornare alla normalità,  perché scappare da casa e vivere in una nuova città per me è una liberazione, ormai.


La vecchia Amy? non esiste più



Quando mi sveglio tutto è normale, mi vesto velocemente e prendo qualcosa da mangiare prima di incamminarmi nella direzione della scuola. Quando arrivo trovo tutti fuori, sono in orario ed è anche presto per entrare in classe. Riesco ad intravedere le loro figure in lontananza e piano piano mi avvicino fino a quando mi riconoscono e sorridono nella mia direzione

"Porca puttana, amore" Debby quasi piange quando mi vede e in una frazione di secondo è tra le mie braccia. Solo ora riesco a vedere Harry che stringe la sua ragazza e qualche ragazzo della classe che sembra interessato a quello che facciamo

"Debby, Jakson non verrà, vero?" domando e lei alza le spalle e mi dice di non saperne nulla

"Non si saluta?" mormora Harry e la sua voce è più bassa del solito

Mi avvicino a lui e mi piego leggermente sulle gambe quando lascio un veloce bacio sulla sua guancia, riesco ad intravedere la fossetta spuntare sulla sua guancia ma subito scompare, è la ragazza a lanciargli un'occhiataccia

"Amy" mormora qualcuno alle mie spalle, quella voce.

"Jakson" tutti diventano seri quando percepiscono la tensione creata tra di noi


E poi si avvicina bruscamente e afferra entrambi i miei polsi, riesco a seguire con la coda dell'occhio i movimenti di Harry ma subito viene fermato dalla ragazza

"Dobbiamo parlare, ora" dice con un tono di voce autoritario e rabbrividisco appena per il nuovo Jakson che si presenta davanti ai miei occhi

"Non ho niente da dirti, lasciami in pace" cerco di divincolarmi dalla sua presa

"Jakson che cazzo ti prende" gli dice Debby mentre osserva le sue mani chiuse intorno ai miei polsi

"Perché non racconti la verità, Amy?" mi sfida mentre indica tutti

"Raccontare cosa?" interviene Harry e tutti annuiscono

"Volevi proteggermi da Alex ma sei come lui, che stupida" e lo guardo dritto negli occhi, la sua presa si indebolisce e scuote la testa, dopo qualche secondo si allontana da me e sembra aver intenzione di andar via ma poi si gira nuovamente e quasi grida

Tutto Può CambiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora