Capitolo 28

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Avevo visto nei suoi occhi una cura per mio dolore, quando passi tanto tempo con una persona e questa piano piano inizia a conoscere le tue paure, i tuoi desideri, le tue emozioni. E in un secondo finisce tutto, ti senti vuota. Resti ferma ad osservare un punto impreciso, che importa, i tuoi occhi vedono ma sei completamente rapita dai ricordi, quelli che ti perseguitano quando sei felice, quelli che tornano quando sei triste, si può andare avanti ma non si può ignorare il passato, ciò che hai condiviso con una persona, ciò che ti ha lasciato. Ti costruisci una barriera invisibile, ti riprometti di non commettere gli stessi errori eppure torni al punto di partenza.

Ripenso a tutto quello che è successo la sera prima e mi sento stupida, ogni cosa che ho fatto, ogni mia azione sbagliata non fa altro che gettarmi in uno stato di tristezza e rabbia, è tutto così difficile. Il mio letto ora è vuoto, probabilmente sono tutti già pronti per la colazione ma io non voglio alzarmi, non voglio incontrarli di nuovo.

Lego i miei capelli in una treccia veloce, riesco ancora a sentire l'odore dello shampoo di ieri, potrei tornare nella vasca e dimenticare tutti i problemi ma non posso, devo affrontarli.

Decido di indossare un delle tante magliette abbinate ai pantaloni e soffermo il mio sguardo su una piccola foto che ritrae la mia famiglia, io non ci sono e riesco a vederli felici, non è una novità.

Quando scendo vedo tutti in salotto, decido di non fermarmi con loro anche se il mio stomaco brontola, così cammino silenziosamente verso la porta ma dopo qualche secondo sento la voce squillante di mia madre

"Amy, buongiorno" mi dice lei e tutti si girano nella mi direzione

"Merda" impreco per poi incamminarmi in quella direzione, il mio piano va a rotoli

riesco a baciare la guancia di Debby e in poco tempo saluto tutti, Zayn mi abbraccia e come sempre scoppia a ridere senza motivo, è decisamente divertente

"Perché stai ridendo?" gli domando ma automaticamente una risata generale interrompe il silenzio della stanza

"Hai il pantalone al contrario" mi dice Harry mentre lascia oscillare la sua mano nella direzione del mio indumento

"Non è vero, va di moda portarli così" mia madre scuote la testa e io riesco a percepire l'imbarazzo, sento un leggero calore contro le mie guance ma non ci faccio caso

"Vai a cambiarti" mi dice alla fine Harry ma scuoto la testa

Osservo tutte le persone presenti nella stanza e manca la sua ragazza

"Ma la tua..sì insomma la tua ragazzo dove..." inizio a parlare, desiderosa di cambiare discorso e di lasciar perdere i miei stupidi pantaloni ma lui mi interrompe subito e sembra pensieroso

"è al lavoro" mi dice semplicemente per poi alzarsi dal divano e venire nella mia direzione, percepisco una gomitata da parte di Zayn ma decido di ignorare quel suo gesto

"signora torniamo subito, così magari si cambia" mia madre annuisce semplicemente e sembra allegra, questa storia non mi piace. Intanto le dita di Harry afferrano il mio polso e mi trascina nella direzione della mia camera

Percepisco piccoli brividi lungo la mia schiena, il suo tocco quasi fa male, decido di rimanere in silenzio fino a quando non arriviamo davanti alla porta e lui appoggia le spalle contro il muro. Questa situazione è assurda e lui non mi guarda, questo accresce la rabbia e la delusione

"Vuoi muoverti?" sbotta all'improvviso e solo in quel momento mi accorgo di aver perso tempo a fissare il ragazzo davanti a me, chi non lo farebbe?

"Sì scusa, vado" annuisco lentamente per poi entrare nella camera e in secondo le mie spalle sono contro il muro, le dita sorreggono la mia testa e non riesco a muovermi da quella posizione, dovrei solo girare il pantalone ed uscire ma non riesco a muovermi

Tutto Può CambiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora