Capitolo 22

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In un secondo ti rendi conto di chi sei, di cosa vuoi e chi vuoi. Io, tuttavia, non avevo le idee chiare ma qualcosa mi spingeva verso Harry, tutto il dolore che mi opprimeva sembrava dissolversi quando lui era vicino a me, lui era la mia salvezza ma anche un qualcosa che a lungo andare poteva distruggermi. Devo stare attenta ma alla fine hanno ragione i vecchi saggi, se non rischi non vivi davvero e io sono pronta a rischiare, forse per l'ennesima volta nella mia vita, non importa.


Lui è vicino a me, gradualmente le sue braccia sembrano allontanarsi dal mio corpo, sembra così confuso e lo sono anche io ma tra le sue braccia trovo la mia casa, quel senso di felicità, quella famiglia mai avuta.


Qualcosa disturba quel silenzio così strano quanto rilassante e quel qualcuno è una ragazza, una delle tante forse, tutti i precedenti pensieri vengono offuscati dalla gelosia e lui sembra in imbarazzo, ora


"Harry, dove ti eri cacciato?" la sua voce è stridula e fastidiosa, lui mi guarda per qualche secondo e dopo le sorride per poi scuotere la testa

"Ho accompagnato l'amica di Debby a casa, per qualche giorno resta con noi, ti dispiace amore?" quasi mi aggrappo alla stampella per le sue parole e il mio sguardo è perso nel nulla, tanto da non rendermi conto di essere rimasta sola nella stanza

Non so cosa fare, non so dove andare ma una cosa la so, qui non ci resto

Mi affretto ad uscire di casa, cercando di non fare rumore e raggiungo l'ascensore. Tiro un sospiro di sollievo quando sono fuori e ora mi affretto ad allontanarmi da quella casa

Dopo qualche secondo sono davanti al ristorante dove lavoro e sicuramente quello non sarà più il mio lavoro

Proprio come sospettavo, quando entro nel ristorante, appare davanti ai miei occhi un Niall visibilmente arrabbiato che sembra sciogliersi quando vede le mie condizioni di salute

"Dove cazzo eri finita e cosa cazzo hai fatto?" quasi grida ed attira l'attenzione di molte persone così decido di avvicinarmi e di portarlo in disparte

"Niall lo so che probabilmente il lavoro non sarà più mio ma volevo solo dirti che ti voglio bene e che ti ringrazio per tutto" gli dico semplicemente quando mi aggrappo alle stampelle per non cadere

"Devi smetterla di scappare e devi restare per chi si affeziona a te" sembra più tranquillo ma riesco a percepire la delusione nelle sue parole e non riesco a far altro che annuire semplicemente

"Il lavoro è ancora tuo, ricominci settimana prossima, con o senza stampalle" il suo tono sembra autoritario ma entrambi scoppiamo a ridere poco dopo

"Va bene, capo" gli rispondo per poi lasciare un bacio sulla sua guancia e lasciare il locale

Ormai è sera e il mio cellulare non smette di vibrare, ci sono molti messaggi di Debby e qualche messaggio di Harry, non li apro e mi incammino verso casa di Jakson, fortunatamente non è lontana

Quando tutto sembra andare per il meglio sento una voce alle mie spalle, qualcuno che conosce il mio nome richiama la mia attenzione e mi giro di scatto, fortunatamente è solo Zayn

"Amy dove cazzo vai da sola?" mi affianca quando camminiamo e sono felice di aver trovato lui

"Non so dove andare, Zayn" gli dico semplicemente e lui afferra il mio polso per poi fermarmi

"Vieni a casa mia per questi giorni" la sua non sembra una domanda, annuisco leggermente con il capo e mi aiuta solo quando capisce che non riesco a trascinarmi più con le stampelle

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