Tutto Può Cambiare

Capitolo 16

Vi chiedo davvero di votare questo capitolo e i precedenti perché ho bisogno del vostro sostegno per continuare

Alle volte non riusciamo a trovare noi stessi e la nostra anima vaga sulla terra, senza una meta precisa, senza sapere dove andare. Poi un giorno decidi di soffermare il tuo sguardo sullo specchio e lì vedi il tuo riflesso, inizi a pensare a chi sei e a cosa la vita potrebbe riservarti. Magari rabbrividisci al pensiero. Avremo tempo per fare ciò che amiamo? Quali saranno le sfide della nostra vita? eppure quando io mi guardo allo specchio riesco solo ad intravedere il guscio di una persona che porta  ferite e tagli, un guscio che pur rovinato nel tempo, riesce a combattere ancora gli attacchi del mondo esterno.

E anche questa mattina non sono nel mio letto, con me c'è Debby che ancora dorme beata mentre è intenta a coccolare il suo cuscino. Decido di alzarmi e preparare la colazione per ringraziarla della serata precedente e ciò che si presenta davanti ai miei occhi non è del tutto gradito.

La cucina è già occupata da Harry e la ragazza del giorno prima, sono impegnati a scambiarsi baci e carezze e io vorrei solo scomparire e tornare a letto. Sfortunatamente entrambi si girano nella mia direzione e riesco solo a  sorridere debolmente mentre gesticolo in cerca di parole che in realtà si bloccano nella mia gola.

"Ah buongiorno Amy, entra pure" mi dice lei con il suo solito sorrisetto mentre Harry abbassa lo sguardo su qualcosa che non riesco a riconoscere

"Buongiorno" dico semplicemente mentre raccolgo i capelli in una treccia disordinata, devo trovare qualcosa da mangiare e scappare da questo incubo

"Vuoi fare colazione con noi? Non ci disturbi, tranquilla" si avvicina maggiormente e ora i suoi occhi sono puntati suoi miei

"Andrò a comprare qualcosa, voi cosa volete?"

"Compra quello che vuoi, io ed Harry torniamo a letto" mi rivolge uno dei suoi stupidi sorrisi prima di strascinarlo fuori dalla stanza

E finalmente sono sola, la giornata non poteva iniziare meglio

Un sorriso dipinge il mio viso quando arrivo finalmente alla pasticceria più vicina, è davvero grande e spaziosa ma ciò che colpisce sono i vari dolcetti che si possono comprare. Sembra uno di quei film dove ci sono i bambini che rimangono incantati e in questo caso la bimba sono io. Decido di comprare qualche dolcetto alla crema e dei cornetti e poi un caffè per tutti

Quando torno tutto quello che è successo prima sembra un lontano ricordo, ora sono tutti seduti al tavolo e sembrano davvero ansiosi di mangiare. Potrei andarmene e lasciarli senza cibo ma c'è Debby lì e lei è importante, non può morire di fame a causa mia

Quando mi vede cerca di alzarsi dalla sedia per salutarmi ma la precedo e le lascio un veloce bacio sulla fronte, Harry sembra sorpreso per ciò che ho fatto ma non mi importa, ormai debby è mia amica.

"Allora cosa hai preso?" Domanda ancora quella voce e Debby quasi scoppia a ridere quando le lancio un' occhiataccia

"Per voi i cornetti e per noi i dolcetti" le rispondo mentre passo ad entrambi i ciò che ho elencato precedentemente

"Che bello averti come amica" Mi sussurra Debby quando rimane incantata nel vedere tutti i dolci che ho comprato

"Ma io non posso mangiare questa roba dolce" Sembra quasi delusa quando osserva ciò che c'è nel suo piatto

"Perché no?" le chiede Harry mentre addenta il suo cornetto e tutti iniziamo a mangiare

"E' troppo grasso e devo stare attenta alla linea, amore" si avvicina maggiormente a lui quando il loro attimo romantico viene interrotto da un colpo di tosse da parte di Debby

Sembra sul punto di vomitare e capisco benissimo le sue ragioni

"Beh allora, se permetti" Allungo la mano nella direzione del suo piatto e in pochissimo tempo finisco anche il suo cornetto

Si alza velocemente dal tavolo e sembra infastidita mentre lascia la stanza, sfortunatamente anche Debby fa lo stesso e prima di uscire strizza l'occhio nella mia direzione e non posso non alzare gli occhi al cielo

"Mangi così tanto la mattina?" questa volta siamo di nuovo soli e non riesco ad alzare lo sguardo sul suo viso, non riesco a guardarlo perché nella mente tornano le nostre immagini insieme e tutto questo mi fa male

"Sì" annuisco leggermente e mi alzo dalla sedia ma il suo corpo è subito contro il mio

"E con Jakson cosa farai?" sembra quasi irritato, lo capisco dalla sua voce. Dopo qualche secondo le sue dita sono contro il mio mento e ora non ho più via di fuga perché i suoi occhi osservano i miei ed è troppo vicino

"Gli darò una possibilità" mormoro e cerco di allontanarmi da lui ma non me lo permette, mi tiene imprigionata contro il tavolo e le sue dita indugiano contro il legno di quest'ultimo

"Non lo farai" continua lui mentre la sua mascella si serra appena e i suoi capelli ricadono sul suo viso

"Lo farò" concludo mentre spingo via il suo corpo con la sola forza che ho e fortunatamente riesco ad uscire da quella situazione

La giornata scolastica passa piuttosto velocemente e fortunatamente non succede nulla di nuovo, soliti compiti e materie che si accumulano, pressioni di tutti i tipi e gente che non fa altro che lamentarsi per tutto

Siamo di nuovo a casa di Debby e ora sono tutti impegnati a giocare e divertirsi. Non ho ancora visto Jakson ed inizio a preoccuparmi

"Ragazzi sapete perché Jakson non è venuto a scuola?" domando mentre sono tutti impegnati a giocare a carte

"Avrà preso una pausa" mi risponde Debby mentre Harry mi lancia un'occhiataccia

"Forse dovrei andare da lui" lancio l'ultima carta che ho in mano e seguo il loro gioco

"Sì Amy, dovresti andarci. Sicuramente non ci rimane male" Debby scoppia a ridere e per una frazione di secondo percepisco un leggero calore sulle mie guance

"Invece non deve andare da nessuna parte" conclude Harry mentre lascia le carte sul pavimento e si alza

Il tutto viene interrotto da un messaggio, un messaggio per me

" E' lui, Amy?" continua Debby per infastidire maggiormente Harry ma scuoto semplicemente la testa

E tutto sembra crollare in un secondo

Non è Jakson, sono i miei genitori.