Capitolo 20

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Grazie a chi è ancora qui a votare e a leggere la storia


Lei ora è tra le mie braccia e le mani sono sporche di sangue, sto cercando di portarla indietro, sto cercando di tenerla con me ma i suoi occhi sono chiusi e la sua pelle è più bianca del solito, quella pelle che tanto volevo baciare, quel suo modo di arrossire, la pelle d'oca al mio contatto con lei.

Ora non c'è più niente, solo il suo corpicino tra le mie braccia, non reagisce, sembra sognare qualcosa ma non è come quando lei era tra le mie braccia nel letto, la sto perdendo.

Ti accorgi di tenerci ad una persona quando sei sul punto di perderla e io lo sto facendo, me ne accorgo quando le lacrime iniziano a rigare il mio viso, io che piango? non è da me. Eppure lo sto facendo e continuo a farlo quando l'ambulanza la porta via dalle mie braccia. Ho intenzione di seguirli, di passare tutto il tempo con lei, non voglio lasciarla sola

Sono Harry Styles e sono fottutamente stronzo ma ho bisogno di lei, non lo dimostro ma lei è tutto quello che ho, ora.

La mia testa sembra essere assorta da mille pensieri mentre la macchina va in una sola direzione, l'ospedale.

Quando arrivo tutti sembrano ignorarmi, solo dopo qualche secondo riesco a ricevere informazioni e corro in direzione di quel quarto piano che adesso odio. Non posso entrare, devo aspettare, va sempre così. Ti dicono che va tutto bene e alla fine escono da quella sala con un sorriso triste, dicendoti quel semplice "mi dispiace"


Non voglio questo, quando vedo dei medici uscire mi fiondo nella loro direzioni e loro sembrano sorridermi

"Puoi vederla, ha perso molto sangue, si riprenderà tra qualche giorno ma per ora dorme" e mi indicano una stanza, l'ennesima stanza bianca

Quando entro il suo corpo è coperto da un leggero lenzuolo e i suoi capelli sembrano l'unica cosa accesa in quel posto, un piccolo sospiro di sollievo fuoriesce dalle mie labbra e mi accascio sulla sedia vicino al suo letto. Vorrei confortarla, baciarla, vorrei essere lì con lei tutto il tempo ma alle volte faccio male alle persone che ho intorno, senza volerlo, senza motivo

Ricordo quel nostro attimo a scuola, quando lei mi aveva tirato letteralmente nel giardino sul retro. Lei, piccola ed esile che tira me, era buffo ma allo stesso tempo i miei occhi la guardavano e le mie labbra le sorridevano, un sorriso spontaneo, uno che rivolgi ad una persona che ti fa del bene

E poi la nostra lite, le nostre labbra quasi unite. Avevo desiderato le sue labbra già dal primo giorno di scuola, avevo cercato di leggere i suoi occhi perché quando una persona è triste riesce a leggere anche la tristezza negli altri, avevo amato il suo corpo, nonostante tutto.


E ora la mia mano è sulla sua, in un tocco gentile, quasi flebile come se avessi paura di perderla. Non si muove e non ricambia la stretta, tutto sembra così assurdo ma dentro di me è guerra. Sensi di colpa, pensieri, rabbia e tristezza si fanno spazio dentro di me, sto impazzendo e l'unica cosa che riesco a fare per fermare il mio dolore è alzarmi e accarezzarle i capelli.

Il suo respiro è lento, sta sognando e lei non lo fa mai, la sua anima è tormentata come la mia eppure quando sono con lei sto bene, il mio petto sembra più leggero e io sono spensierato proprio come un bimbo che piange e riceve il suo gioco preferito

Solo ora mi accorgo di quanto è bella, io, un ragazzo problematico che non riesce a sostenere il suo sguardo, non è ridicolo? Ora posso guardarla tutto il tempo e il mio sguardo indugia sulle sue labbra, nonostante tutto sono rosse, di un rosso acceso

tiro i miei capelli in una bandana e mi avvicino a lei, ho bisogno di parlarle ma tutto quello che mi esce è un semplice "scusa"

"ho bisogno di averti qui con me, ho bisogno di vedere i tuoi occhi, di nuovo" mormoro proprio quando le mie labbra sembrano attratte dalle sue e poi il silenzio totale, ci siamo noi in quella stanza e le mie labbra sono sulle sue, in un bacio veloce e gentile, un bacio che accende il fuoco dentro di me, un bacio che mi distrugge e abbatte tutte le barriere che ho tenacemente costruito, un bacio che lei non ricorderà mai ma non importa, non ho intenzione di farla soffrire.

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