-Kurt, ti giuro che io li ho visti!-
-non è possibile, nessuno può vedere gli angeli caduti!-
Saranno almeno 20 minuti che io e Kurt litighiamo, io so cosa ho visto, invece lui dice il contrario.-Evie le tue allucinazioni ti stanno sfuggendo di mano, dovresti prendere qualcosa o chiedere ai Guardiani di aiutarti.-
-Non vuoi credere a me, allora chiedilo a Matt, anche lui é un angelo custode!-
-Matt? Evie non c'è nessun angelo custode che si chiama Matt.- dice
-Non é vero! Io so che lui esiste, l'ho visto, mi ha parlato!- Kurt scuote la testa e si siede sul divano, massaggiandosi le tempie.
- Evie, ti prego, ascoltami. Vivo qui d abbastanza tempo da sapere che non c'è nessun angelo custode di nome Matt. Tuo padre, nessuno sa che fine abbia fatto, come puoi averlo visto? Io so solo che tua madre è stata scagliata qui sulla terra e che non è mai stata ritrovata, come se si fosse volatilizzata e -
-Kurt te lo giuro, ho visto il volto di Robert. Mi somigliava! -
-Evie smettila!- sbotta alzandosi in piedi.
-e tu smettila di trattarmi come una pazza! Come hanno sempre fatto tutti! Come hanno sempre pensato gli altri! Ti credevo diverso, ma nemmeno tu mi credi. Tu,tu sei come loro. Pensavo di potermi fidare, che al mondo c'era qualcuno con qualcosa in più. Volevo solo qualcuno che mi volesse bene,che non mi facesse sentire sola o diversa. E invece, sei come tutti gli altri.-
Si avvicina cauto a me, sfiorandomi una spalla. Ma quel contatto, io non lo sentivo, non potevo. Ero un mezzo angelo, una mezza umana. Ero un incrocio di qualcosa non naturale. Io non ero naturale. Uno sbaglio che non sarebbe mai dovuto accadere. Forse aveva ragione lui, ero solo pazza, avevo immaginato tutto. Lui non esisteva, era morto, come anche mia madre.
-non toccarmi.-
Faccio due passi indietro, indietreggio ancora, fino ad arrivare alla porta. Non riesco a fermarmi, sento l'estraneità di quella casa.
-scusa, esco un po'...-
Cerca di avvicinarsi, di toccarmi, raggiungermi. Ma io sono più veloce, con un semplice gesto della mano un muro di canne di bambù si para davanti a lui. Mi salgono le lacrime agli occhi. Tutto questo, era sbagliato. Io ero sbagliata. Io ero sbagliata. Sbagliata. Rimbombava nelle orecchie.
-Evie dove vai!?-
Lo guardo un'ultima volta, i suoi occhi azzurri stagliati nel verde delle canne. Non riesco a rimanere un minuto di più. Allunga un braccio attraverso le canne e cerca di bloccarmi, ma non può, non contro di me.
-scusa, davvero -
Apro le ali,spicco il volo. Dove sarei andata? Forse quello era il problema minore. Mi avrebbero trovata? Sarei diventata anche io un angelo caduto? Il peso delle domande mi opprimeva, non sapevo più a che pensare. Sentivo che qualcosa era cambiato, dentro di me, qualcosa stava fiorendo. Stavo cambiando. Ero sempre stata la voce fuori dal coro. Questa era l'ennesima prova che ciò era vero. Fanculo le parole di Lionel sul "tu sei speciale." Io non ero speciale, ero solo uno scherzo della natura divina e mortale. Dio si stava divertendo alle mie spalle, o aveva un piano per me?
Dopo un volo lungo e straziante fino a New Orleans, il profumo del mare mi distrasse dai miei pensieri. Scesi agilmente sugli scogli, il vento mi scompigliò i capelli, lasciando una ciocca ricadermi sugli occhi. Respirai a pieni polmoni, sforzandomi di non piangere per l'ennesima volta.
Mi sedetti a gambe incrociate, ascoltando il suono del mare,guardando la danza delle onde. Infrangersi, ritirarsi e danzare ancora. Mi sentii così sola, così fragile. Eppure ero dotata di poteri sovrannaturali, di un intelletto superiore ad un mortale. Eppure eccomi qui, a piangermi addosso, ad auto distruggermi. Come sempre.
-non abbiamo avuto il tempo, ne il modo di spiegarti.-
Due gambe accanto a me compaiono all'improvviso. Mi alzo di scatto.
-Matt! Sei qui,pensavo che tu...-
-non esistessi? Si lo so. Evie è difficile spiegarti tutto dall'inizio, spiegarti il tuo lato speciale, la tua razza, la tua storia.-
-Matt, io voglio solo capire chi sono.- dico con un sospiro, ormai rassegnata. Sapevo che Matt voleva proteggermi, ma ero così stanca di non capire.
-con il tempo tutto si rivelerà e tu capirai ogni cosa.-
Porta la sua solita felpa, ma i suoi occhi sono cambiati. Hanno un'altra intensità. Lo trovo affascinante.
-voglio capire, non mi importa quanto tempo ci vorrà. Io voglio sapere e subito.-
-Evangeline, sarai confusa e non accetterai ogni cosa.-
-sono pronta.- dico decisa. I miei occhi incontrano quelli di Matt e la mia convinzione lo fa rassegnare.
- Spero tu sia davvero pronta.- Fa un sospiro e si siede sullo scoglio dove poco prima ero seduta anche io, lo imito senza distogliere lo sguardo da lui,con la paura che solamente distraendomi lui sarebbe scomparso ancora.
- due secoli e mezzo fa,in cielo non c'erano divisioni fra Angeli e Angeli Custodi, i mortali non ne avevano bisogno. Erano creature devote a Dio, lo rispettavano, cercando sempre di non mettersi in situazioni pericolose. Ma con il tempo, questo cambiò. Un angelo dai capelli biondi come il sole si innamorò di un mortale. -
-mia madre...- sussurrai. Matt annui e sospirò.
-Elizabeth era una donna saggia, ma ribelle e testarda. Voleva sempre averla vinta lei. Non sopportava le regole. Un giorno vide Robert,un uomo dagli occhi scuri e lo sguardo seducente, ma non un semplice mortale. Robert era un demone scappato dagli inferi e mescolatosi fra i mortali. Aveva un cuore da leone e una furbizia di un serpente. -
Il mio cuore fa capolino nel petto non appena Matt pronuncia quelle parole.
Si volta verso di me, ha gli occhi lucidi, capisco che questo non è il male peggiore. Lo lasciai continuare.
- Elizabeth se ne innamorò perdutamente, così scappò dal cielo e rimase con lui. Venne rincorsa dagli Angeli dei Cancelli, fino a trovarla e riportarla in cielo. La tennero sempre sotto controllo, per impedirgli di tornare da lui.
Ma una notte, il cielo tremò e anche le stelle corsero a nascondersi. Qualcosa stava succedendo, ancora ricordo il freddo di quella notte, il cielo era diventato nero. Elizabeth stava per far nascere una bambina. Nessuno lo sapeva, nessuno sospettava nulla.
I Guardiani dei Cancelli insieme ai Guardiani degli Inferi decisero che una cosa concepita fra un Demone e un Angelo poteva solo che essere un danno per tutti. Così portarono Elizabeth sulla terra, cercarono Robert e gli dissero che la bambina era sua e che ora se ne sarebbero dovuti prendere cura loro. Ma lei era stanca, debole, e tu... troppo speciale. Le stavi risucchiando via tutta l'energia. Chiese ai Guardiani un desiderio prima di andarsene per sempre, che si sarebbero presi cura di te come un Angelo a tutti gli effetti invece che come un mortale o demone. Accettarono. Cosi accadde, nacque una bambina dai capelli azzurri, un occhio come il cielo d'estate e un occhio come la terra, un incontro fra gli inferi e il paradiso. Io ero lì, sono stato il primo a vedere il tuo viso. Era la bambina più bella che io avessi mai visto. -
-tu eri li?-
-io ci sono sempre stato. Quando tu compiesti due anni, loro vennero e ti portarono in cielo e io ti seguii. Nacquero da quel giorno gli Angeli custodi, per proteggere i mortali e anche gli angeli.
Crescesti con i tuoi nonni e io ti stetti accanto per tutti questi anni, fino ad ora. Io ti ho protetto fino ad ora. Perché tu sei l'Imperatrice, colei che unisce il bene e il male. Devi adempiere il tuo destino.Loro ti cercheranno per toglierti questo potere, ma io ti starò sempre accanto. Non dubitarne mai.-
I miei occhi all'improvviso mi sembrano davvero aperti, per la prima volta in tutta la mia vita.
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My Guardian Angel. (IN REVISIONE)
FantasíaOltre le nuvole, oltre lo spazio infinito ci sono loro. Creature divine, leggendarie, dotate di ali bianche come la neve e di un aureola dorata. Gli Angeli. Leggenda o Verità? Esistono realmente? Sono nel cielo o si confondono fra noi comuni mortali...