No. Il karma, quel giorno, girava contro di me. Stavo per dirglielo, cazzo. Avevo una seconda possibilità, e lei era riuscita a rovinarmela, di nuovo! La prima volta, la paura per le minacce del padre della ragazza e le mie paranoie sul gossip mi avevano spinta a mentirgli, mettendo in scena, a malincuore, il mio pentimento per quella meravigliosa notte d'amore. Era stato uno dei più madornali e precipitosi errori della mia vita: quella rinuncia mi aveva ferita così tanto che, per mesi, avevo dovuto combattere con il dolore che si espandeva nel petto, i rivoli di sangue del mio cuore spezzato mi toglievano la fame, i frammenti dell'anima a luccicare in liquidi e lacrimosi diamanti dai miei occhi spenti. Avevo perso lui e me stessa, come se la mia vita fosse un labirinto e lui la chiave per uscirne. Mi sentivo spacciata, morta, oppressa dalla solitudine, completamente dipendente dai ricordi con lui. Volevo riprendermelo. Recuperare tutto. Fare qualcosa, perché, se non mi fossi messa in gioco, Ludovica avrebbe vinto su di noi. Sarei rimasta vuota, a vivere in una bolla di normalità banale finché non lo avessi dimenticato. Mi immaginai di vedere un fotogramma di quel pensiero, e mi salirono le lacrime agli occhi. Non desideravo una vita senza la sua presenza. Volevo lui, nei sogni e nella realtà. Bramavo le sue mani delicate sulla mia pelle, i suoi sorrisi appena sveglio, i nostri cuori a contatto durante un bacio, i brividi sulla schiena e nelle ossa, la passione infuocata che ci trascinava, ci legava insieme, ci faceva scoppiare l'anima. Ma, purtroppo, era e sarebbe stato sbagliato. Non eravamo destina..
-BASTA! -
Sussultai, all'urlo di Mattia, e mi riscossi dai numerosi pensieri che aleggiavano nella mia testa, più frenetici della vita milanese.
Mi accostai alla porta del bagno, socchiusa, per origliare la conversazione. Be', ero curiosa... dovetti ammettere a me stessa che il fatto che stessero litigando un pochino mi compiaceva...-A'Ludovì, e mo hai rotto er cazzo, eh!-
-Sto co'Emma, ma 'n te deve fregà gniente, è chiaro?! -
Saltai dalla paura, e la porta del bagno si aprì leggermente, dandomi visione completa di un Mattia rosso dalla rabbia. Sapevo che avrebbe voluto spaccare qualcosa, in quel momento. Lo conoscevo fin troppo bene. Stava sbroccando, ma non capivo il perché. Dai social sembrava tutta una coppietta rose e fiori, la loro. Pareva, invece, essere tutto il contrario: una questione di scena, di fama per lei e pubblicità per lui. Ero consapevole del fatto che fosse più attratto da me che da lei, ma pensavo che fossero legati, almeno affettivamente.
-a Emma la devi lascia' 'n pace! Nun te azzarda' a sfiora' 'a sensibilità sua che se lasciamo!-
Ma cosa...? Perché Ludovica mi stava mettendo in mezzo? E Mattia mi stava difendendo senza pensarci... Dio, che casino!
I passi di Mattia risuonarono, sempre più vicini, ed io corsi frettolosamente verso il letto, senza arrivarci. Non vedendo dove stavo mettendo i piedi, ero inciampata nella mia borsa posata per terra, cadendo precipitosamente sulle ginocchia e provocando un baccano infernale tra oggetti che cadevano dal mobile sul quale avevo cercato di appoggiarmi e cose che si muovevano nella shopper.
Immediatamente, la figura di Mattia apparve dalla porta e corse verso di me.
-A' Emmi, ch'hai fatto? - chiese, corrucciato.
-Secondo te?- replicai, accennando una risata, pur dolorante dopo la caduta.
-Nun te se po' molla'n attimo che te cadi! Viè qua che t'aiuto... - ribattè ridendo sonoramente.
Chinatosi su di me, afferrò i miei fianchi e fece per alzarmi, ma, da imbranata che ero, riuscii a trascinare anche lui giù con me, sul pavimento.
Le posizioni si ribaltarono, ed io gli finii a cavalcioni, con le mani sulle sue spalle larghe ed il viso a pochi millimetri dal suo. Cazzo.
Il mare smeraldo dei suoi occhi mi invase l'anima, provocandomi un unico brivido che si disperse per tutta la spina dorsale, come acqua. Non riuscivo a parlare, sembrava essere tornata alla prima cotta, e lui non era da meno. Le sue mani calde sui miei fianchi, protettive, ammaliate. Le nostre labbra vicinissime. I respiri che si fondevano. Mi sentivo euforica, il cuore pareva voler uscire dal petto per unirsi col suo, i miei nervi, tesissimi, registravano solo il suo profumo inondare le mie narici. Sapeva di buono, di uomo vero, di abbracci da dietro e baci sul collo. Di amore puro, di desiderio. Potevo sentire tutto ciò, come una sensazione permanente, un inchiostro sottopelle che andava a formare un disegno tutto nostro. Ma era tutto sbagliato! Tutto...-...forse dovremmo alzarci...- sussurrò Mattia, senza accennare movimento.
La voce roca con la quale pronunciò quelle parole di vibró nelle viscere, stordendomi completamente. L'aria si fece carica di erotica elettricità... e allora decisi, con quella poca lucidità che mi era rimasta, di giocarmela con le migliori carte.-Mh... credo di si...- replicai, sfiorando le sue labbra mentre parlavo. Quell'accenno di contatto mi provocò un unlteriore aumento del battito cardiaco. Stavamo per farlo. Si, non mi sarei pentita di nulla! Lo volevo con tutta me stessa.
Si protese ancora meglio e le nostre labbra entrarono in contatto. Una scarica di emozioni meravigliose e terribili mi invase lo stomaco, azzerando la mia lucidità. Era tutto vero, stava accadendo! Lasciai che le sue mani carezzassero la mia schiena, poi le mie braccia, i capelli, i fianchi... Le mie mani gli circondavano il collo, attirandolo più vicino. Percepivo l'amore puro scorrermi dentro, accompagnato dal suo respiro. Ci movemmo all'unisono, le labbra si schiusero, sfiorandosi appena. Nell'immensità di quel bacio, mi sentivo colmata di un vuoto cosmico che nel mio petto si era espanso dopo i miei sbagli. Ero felice, felice da far schifo, perché lui mi curava, mi portava via dal successo, dalle parole inutili della gente, trasportandomi in un universo nel quale non importava altro che la passione, la fame di averci e possederci... ed anche se un giorno mi fossi costretta a rinunciare a tutto quello che stava accadendo, perché non eravamo destinati, si sapeva, giurai a me stessa che mai mi sarei sentita parte di qualcosa di immensamente grande, come l'amore impossibile che io e Mattia nutrivamo l'uno per l'altra.
"anestetico utile al male del cuore"
PERDONATE LA MIA ASSENZA...
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«Siamo Due Storie Sbagliate, Diventate Perfette»
FanfictionL'eccezione che conferma la regola. La fantasia che racconta verità. • L'amore, la passione repressa, i baci rubati e i "ti amo" sussurrati. Due anime fuggitive, che si cercano, si scontrano, si innamorano in ogni attimo. Cosa è accaduto davvero t...