capitolo 14: bocciatura

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Anche quest'anno, come ogni anno, nelle ultime due/tre settimane di scuola vengono consegnate le lettere di rischio bocciatura ad alcuni allievi.
Gabriele e Marco hanno ricevuto la lettera.
Sono molto triste perché i genitori di Marco sono molto severi e se verrà bocciato non potremo più vederci.
In quanto a Gabriele...non so se sia un bene o un male il fatto che forse non saremo più in classe insieme.
Forse sarà un bene perché me lo leverò dalla testa e un male perché credo che in fondo mi mancherà.
Nella mia classe ho un'amica alla quale posso confidare tutto che si chiama Laura.
Io e Laura l'hanno scorso non ci parlavamo quasi mai, ma quest'anno siamo state sempre insieme e abbiamo scoperto di avere molte cose in comune.
E proprio quando instauro un rapporto di amicizia così bello...ecco che una lettera rovina tutto.
Si, anche lei ha ricevuto la lettera.
Non so bene in cosa consista la lettera però Laura mi ha fatto leggere le ultime frasi e non dicevano nulla di buono.
In quelle poche righe si parlava di insufficienze, bocciatura e poco impegno.
Quindi forse, oltre a Marco e a Gabriele, verrà bocciata anche Laura.
Marco non è nella mia stessa classe quindi la bocciatura non condiziona le volte che ci vedremo, semplicemente mi dispiace per lui che dovrà ripetere l'anno.
Un giorno la mamma di Marco mi ha preso da parte e mi ha detto che se lui non verrà promosso non uscirà più di casa per tutta l'estate.
Mi sembra una punizione troppo eccessiva ma non posso giudicare dato che (visto che ho solo 13 anni) non sono ancora mamma.
Ho cercato di aiutare in tutti i modi Laura e Marco a studiare e a recuperare ma senza ottenere i risultati che speravo.
Mi dispiace molto per loro.
Per Gabriele un po' mi dispiace e dall' altro lato penso che gli stia bene.
Lui non ha mai fatto niente per dimostrare che gli importava, per lui esiste solo il calcio.
Il calcio...è assurdo come un pallone da calcio possa superare cose come gli amici e la scuola.
Anche quando stavamo insieme il suo più grande amore non ero io ma il calcio.

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