Lui

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Il giorno dopo sono completamente distrutta: per cercare di dimenticare quanto avevo fatto soffrire Michael decisi di buttarmi sui super alcolici, già mia madre comprava gli alcolici...
Sta di fatto che non ho dormito per niente siccome ho passato la notte a vomitare tutto quello che potevo avere buttato nello stomaco.
A scuola non calcolo nessuno, a parte Andrea; lei sa sempre come tirarmi su.
"Non hai fatto niente di male, Gin. Se non ne eri più innamorata, avevi tutto il diritto di lasciarlo. Se ci fossi stata ancora insieme, avresti solo peggiorato le cose".
Inizialmente pensai che avevesse ragione, come sempre.
Eppure mi sento sempre in colpa, anche perchè tutto era inziato dall'incontro con il ballerino...a proposito, oggi avrò la mia prima lezione di danza: non vedo l'ora.
Il sorriso prende possesso del mio viso e penso che finalmente rivedrò gli occhi azzurri di quel ragazzo misterioso.
Finita scuola, a casa preparo tutta la borsa e mi dirigo all'accademia.
"Ciao" mi dice una voce familiare che proviene dalla mi destra.
Giro il volto e non posso che sorridere.
"Chi si rivede" esclamo divertita.
"Adesso me lo dici il tuo nome?"
"Lo dirò dopo a lezione, ma se la curiosità ti sta divorando, mi chiamo Simone".
Mi sorride.
Adoro il suo sorriso.
I suoi denti bianchissimi danno ancora di più un senso di perfezione al suo volto.

I suoi denti bianchissimi danno ancora di più un senso di perfezione al suo volto

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Mi sto innamorando di un ragazzo di cui conosco da pochi secondi solo il nome.
Magari non è così simpatico come sembra, penso.
"Vuoi restare a guardarmi per tutto il giorno, o vuoi andare a ballare?".
Non mi ero accorta neanche che lo stavo fissando; divento subito rossa per l'imbarazzo, un mio difetto.
"Si certo, andiamo".
"Tu entra, io aspetto ancora un attimo. Devo vedere una persona".
Una ragazza, sicuro, dico tra me e me.
"No, non è una ragazza, ma un mio amico". Detto questo ride.
"Non mi dire che l'ho detto ad alta voce..."
"Altissima. Dai vai, non ti preoccupare, non mi spaccia droga".
"Cominciamo bene". Lo saluto con un gesto della mano e mi incammino dentro l'accademia.
Quando mi voltoper guardarlo un ultimo volta, sta ancora sorridendo.

Troppo bello per durareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora