Non credo che esistano

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Era quella una notte oscura,
Permeata dall'odore della paura,
Quattro ragazzi, riuniti per gioco,
Ma da scherzare c'era assai poco.

Si divertivano, ridendo per scherzo,
Ma dei ragazzi, non c'era più il terzo,
Credevano fosse una grossa burlata,
Ma la notte non va sottovalutata.

Non vi allontanate, state fermi,
Scommetto che vorreste gridargli,
Lasciateli andare quei luridi vermi,
Ho qualcosa da insegnargli.

Per anni han creduto che fossi mito,
A colpi di insulti mi han quasi finito,
Li avevo avvertiti, mi han dato retta?
Lasciatemi almeno compier vendetta.

Non credo che esistano,
Dillo ancora,
Eccoli, arrivano,
Terrore, paura.

Demoni, diavoli, come mai visti,
Degli inferi e terreni, son tutti misti,
Chi si credeva ingegnoso e forte,
Ora è qui accetto, nel luogo di morte.

Non credo che esistano,
Ne sei sicuro?
Oh, non c'è via di fuga,
Dov'era la porta, ora c'è un muro.

Spero che questa storia vi sia piaciuta. Ho pensato di farla in rima, per essere originale. Che ne pensate?
E voi? In cosa non credete? Magari quel qualcosa che credevate un mito è la fuori, che vi aspetta. Quel bagliore, quell'ombra...siete sicuri che sia solo la vostra immaginazione?

20 Racconti di fantascienza mai raccontatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora