KAREN (mamma di jay)
Stavo aspettando che Jay finisse di cambiarsi, anche se è da trenta minuti che è chiuso in camera sua,adesso ero stanca di aspettare.
-JAY, MUOVITI!- dissi,bussando con violenza. Ma qualche secondo dopo la porta si aprì, ed eccolo li in tutta la sua eleganza sull'uscio con quello che sembra un'espressione dispiaciuta.
Non odiavamo nostro figlio e solo che non riuscivamo a instaurare un rapporto uguale a quello che avevamo instaurato con le nostre figlie,ovviamente parlo di me e di mio marito, anche se Jay non si è mai sforzato o far si che le cose cambiassero. -BENE! VEDO CHE SEI PRONTO!- dissi alzando la voce, mentre lui annuì.
-È TUTTA COLPA TUA!!- dissi urlando e con un pizzico di rabbia.NICK...
Notai che al rito funebre era venuta tutta la classe e anche la classe di Loli nonostante tutto si fossero comportati male con lei. Jay se ne stava in disparte e non accettava neanche le condoglianze, infatti le persone evitavano anche di avvicinarsi a lui. Mia madre andò da lui e lo abbracciò, lei lo considerava come un figlio, "Il figlio un po'stronzo" come lo chiamava lei. La madre di Jay, Karen se ne stava li seduta insieme a suo marito Roby come se nulla fosse, non li avevo visti neanche un secondo avvicinarsi a Jay erano come impassibili nei suoi confronti, ma alla fine era suo figlio e anche lui soffriva come soffrivano loro ,bohh, non solo il figlio strano anche i genitori.
-Nick, forse aveva ragione Jay quando diceva che i suoi genitori se ne fottevano di lui-mi bisbigliò all'orecchio mia madre, io annuì.
Certo che aveva ragione, aveva ragione e come! Ai genitori di Jay non fregava fermamente un cazzo di lui e delle sue emozioni pensano solo a loro stessi e niente più.
JAY...
Me ne stavo in disparte come se fossi quello escluso da tutti, forse un po', ma non perchè mi avevano escluso loro, ma perchè mi ci ero escluso io. Non volevo stare in mezzo ad un mucchio di persone che fino a trenta secondi fa, se ti vedevano per strada manco ti salutavano e adesso fanno quelli dispiaciuti e che ti vengono a dare le condoglianze anche se non gliene frega un cazzo. Segno di rispetto dice mia nonna, ma rispetto un cazzo, il rispetto non nasce nella perdita di qualcuno ma il rispetto deve nascere anche nella vita quotidiana, quindi se non mi rispetti quando sei per strada stammi lontano,appunto mi ero isolato da tutti creandomi il mio angolino.
Una mezz'oretta dopo l'inizio della funzione il sacerdote lasciò un piccolo spazio di lettura di alcune dediche in modo tale da far si che Loli in questo giorno venga ricordata al meglio possibile. I miei genitori vestiti entrambi con degli abiti neri e con degli occhiali da sole anch'essi neri se ne rimanevano li, come di pietra, non li avevo visti piangere se non quel giorno all'ospedale, non li avevo visti mai addolorati, ma riuscivano a sorridere nonostante tutto non c'era nulla da ridere, mia sorella Kate che era stata avvisata ,si era precipitata qui, da non so dove ed era il ritratto di mia madre, un sasso, mentre poi c'ero io che lasciavo fuori uscire le lacrime, facendo vedere a tutti il lato di me che non avevano mai visto, cioè lasciando vedere alle persone il mio lato sconfitto. Ho sempre lottato, ho sempre fatto vedere il lato brutto di me stesso, il lato buio che tutti terrebbero nascosto per non essere giudicati, io no invece, io ho sempre fatto vedere il mio lato buio e problematico al popolo lasciando al buio il mio lato normale se vogliamo definirlo così. Non ho mai avuto paura di mostrarmi quello che sono in tutte le mie sfumature e sfaccettature, tranne oggi, oggi ho paura a stare qui in piedi a piangere per la perdita della mia cara sorellina. Non doveva finire così la sua vita, non doveva sopratutto finire a 15 anni per un incidente stradale provocato a causa di un testa di cazzo, molto probabilmente ubriaco, che non rispettava il turno al semaforo.
-Hey, piccolo- mi chiamò Paola sottovoce per poi buttarsi in lacrime al mio collo.
-Hey- dissi piangente,mentre l'abbracciavo,abbracciarmi in questo momento era la cosa più giusta che lei avesse mai fatto. Paola alla fine non era una cattiva ragazza, anzi era solo in cerca di qualcuno che riuscisse a farla sentire speciale amandola, cosa che non ero riuscito a fare io in un anno e mezzo di relazione. Sapevo che lei ancora provava qualcosa per me e che cercava di mettersi in mostra in tutti i modi in modo tale che io la notassi, ma il passato rimane passato e il nostro rapporto infatti non è più ritornato come prima anzi è solamente peggiorato.
-Piccoletto- mi disse sua madre mentre mi abbracciava e mi stampava qualche bacio sulla guancia anche lei in lacrime. -Tranquillo, non piangere devi continuare a vivere e non ti abbattere- io a quelle parole scoppiai ancora di più a piangere, lei sapeva cosa significava perdere qualcuno di speciale -Capito?- io annuì mentre ero intento a bermi le mie stesse lacrime, non riuscivo a non piangere, non riuscivo a pensare che dovevo costruirmi un muro solo per poter andare avanti, non riuscivo a pensare neanche a vivere, è come se una parte della mia vita fosse volata via nel momento in cui mi era stato annunciato che mia sorella era morta.
-Piccoletto, tranquillo- mi ripetè lei,in questo momento lei stava prendendo le parti di mia madre, c'è mia madre non era venuta ne ad abbracciarmi ne a dirmi di stare tranquillo, mia madre se ne era proprio sbattuta di me.
La mamma di Paola con quattro semplici parole era riuscita a tranquillizzarmi cosa che non aveva fatto mia madre, sangue del mio sangue.-Odio sempre più i miei genitori! -
ROBY (padre di Jay)
Ed eccolo mio figlio, in tutta la sua eleganza e bellezza infinita che ha 18 anni si circonda di donne che lo consolano e lo abbracciano, consolare il proprio figlio non aspetterebbe alla propria madre? Giusto, in fin dei conti noi e lui non andiamo molto d'accordo anzi, forse ci si odia proprio.
Ammetto di provare un leggero odio nei confronti di Jay da circa 10-11 cioè da quando lui aveva più o meno 6-7 anni, perché? Perché lui è il ritratto di mio padre.Mio padre un uomo pieno di sé, con molta eleganza anche se porta una tuta sportiva, orgoglioso e gentile allo stesso tempo.
Invece io no, io non sono come mio padre, io e lui non abbiamo nulla in comune come Jay non ha niente in comune con me se non con mio padre. Io ho sempre avuto paura di mostrare al mondo come sono realmente per paura di essere giudicato invece loro no,loro mostrano se stessi a tutti senza timore e vengono anche amati nonostante loro siano problematici.Jay è il ritratto della lussuria, dell'avidità, della felicità, della gentilezza, dell'eleganza, dell'orgoglio, dell'amore,della freddezza,della passione e soprattutto è il ritratto di mio padre che io ho sempre odiato!
STAI LEGGENDO
Death Or Glory?
RandomJay un ragazzo adolescente come tanti insegue il proprio sogno, quello di diventare un pilota di Rally. Ma, tra scomparse inaspettate, amori, cambiamenti e colpi di scena,il nostro giovane amico riuscirà ad avere la gloria che si aspetta? Riuscirà...