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Sabato...

I giorni passarono velocemente, io non andavo a scuola,non sentivo Aurora da lunedì, avevo litigato pesantemente con Palù e avevo quasi alzato le mani a mia madre dopo una discussione, bene, diciamo che andava tutto bene e che le cose erano di nuovo collassate.
《Perché scusa, quando mai si erano sistemate?》
-Mai!?-

Ritornai alla realtà quando sentì bussare
-Che c'è? - chiesi, ma non ricevetti risposta -Chi è?- richiesi -Sei ancora lì fuori o te ne sei andato? - nessuna risposta, stavo perdendo la pazienza -La mia pazienza ha un limite!?-

-Già lo so- disse Palù, era una settimana che non ci scambiavamo una parola, era una settimana che non ci guardavamo negli occhi, era una settimana che non c'è la spassavamo, ammetto che quel ragazzo mi era mancato anche se era molto vicino a me.

-Entra- dissi quasi in un sussurro, era colpa mia se avevamo litigato,era solo colpa mia se ci trovavamo in quella situazione, era colpa mia se negli ultimi giorni la nostra amicizia stava andando quasi a rotoli, lui non è Nick.
-Come stai?- mi chiese lui senza degnarmi di uno sguardo.

-Sentì Palù- stavo per iniziare il mio discorso non preparato -non ti dirò la solita frase del cazzo "Sto bene grazie"- mimai delle virgolette - Non sto affatto bene, mi sento una merda. È un periodo di merda questo che sto passando, non avrei mai pensato che così, da un momento all'altro si potesse perdere tutto, sai... - Lo guardai per un attimo - mi hanno sempre detto che la vita è imprevedibile e che non puoi mai sapere quello che ti aspetta,non avevo mai creduto a questa frase è ho sempre programmato ogni giorno della mia vita, da quando mi svegliavo fino a quando non andavo a dormire facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio ma a quanto pare, le cose non sempre vanno per il verso giusto-

-Già- disse lui, ero meravigliato, solo quello riusciva a dire?

- Sai,qualche giorno prima dell'incidente avevo promesso a mia sorella di essere la sua ombra e che mai nessuno le avrebbe fatto del male, avevo programmato tutto, ogni giorno, ogni ora e ogni singolo secondo, ma, alla fine sono stato io a farle del male- dissi, mentre nei miei occhi si stava per formare una lacrima.

-Tu non volevi farle del male, Jay-

-Hai ragione, ma l'ho portata via da me, adesso lei è lì, rinchiusa in una tomba sotto metri di terra, mentre io sono qui col cuore spezzato- dissi guardando il soffitto

-Jason Heaven, ricorda che devi andare avanti- disse Palù

-Sì, devo anche ricordare di non programmare più la mia vita,mi va male sempre tutto ugualmente- ammisi amaramente guardandolo perplesso.

-Dai su, basta buttarsi giù dovresti scendere e pranzare dato che è già ora di pranzo-

-Non ho fame Palù, anzi mi devo preparare per stasera- dissi.

Aprì l'armadio e iniziai a cercare cosa mettere,non avevo la più vaga idea di che posto si trattasse, cioè se era un posto elegante o un posto da rozzi come quello che frequentavo io di solito, in poche parole non sapevo nulla di quel pub misterioso.

-Vestiti sobrio, così magari non sbagli- disse Palù, standosene seduto sul letto a girarsi i pollici.

-Cosa intendi per sobrio?- chiesi piegando leggermente la testa di lato

-Una camicia e un paio di pantaloni normali, questo intendo per sobrio- disse

-Praticamente una cosa che non sia ne molto elegante ne molto sportiva, una via di mezzo insomma- dissi io guardando dentro l'armadio.

-Esattamente- rispose

Presi un paio di pantaloni neri, una camicia a maniche lunghe bianca e le converse anch'esse bianche e buttai tutto sul letto.

Death Or Glory?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora